Hope
Ero seduta sul muretto del parcheggio scolastico quando un tocco non troppo delicato mi fece sobbalzare mi girai pronta a sbranare il volto all'essere che aveva intenzionalmente disturbato la mia dose mattutina di musica ma aimè era Laila con un sorriso che stava cercando di soffocare tramite una smorfia arrabbiata, "che emozione stai cercando di nascondermi amore?" le chiesi ridendo, incrociò le braccia e mi guardò, "nessuna, sono arrabbiata", io scossi la testa, "sei sicura?", lei sbuffò, "dai racconta, sono curiosa", le dissi facendole l'occhiolino, i suoi occhi avevano una luce diversa ma non dissi nulla, per ora, "niente di che", mi disse sorseggiando la sua acqua aromatizzata al limone, "io e coso, come si chiama, ah sì Josh, abbiamo discusso, poi mi ha dato un passaggio in macchina mandando James dietro, lasciando così il posto davanti a me", non conoscevo molto Josh, ma conoscevo James e lui non avrebbe mai lasciato il posto davanti a Laila, quindi questa decisione l'ha presa soltanto Josh, riportai l'attenzione sulla mia amica, ormai entrata in imbarazzo, le feci un sorriso compiaciuto e lei scoppiò a ridere, "dai su, cosa pensi di Josh", lei fece una risata dolce e imbarazzata, "beh, se non si vestisse così male lo reputerei carino", mi disse mentre mi fece cenno di alzarmi per entrare ormai in seconda ora, "Josh non si veste male, poverino", Laila mi fulminò con gli occhi, prese il telefono dalla tasca dei pantaloni e aprì Instagram, "guarda questo suo post, ti sembra vestito bene?", scoppiai a ridere, il post ritraeva James in verticale con il suo solito outfit total black e josh che lo indicava con la mano sinistra mentre con la mano destra reggeva una birra, ed effettivamente era vestito un pochino male, aveva una felpa gialla girocollo e dei pantaloni bianchi, "vabbè Laila è di due anni fa la foto", le dissi mentre entrambe aumentiamo il passo per poter entrare in classe, "invece posso dirlo, sta testa di cazzo, stamattina mi ha fatta innervosire", successivamente mi venne un dubbio, mi fermai in mezzo al corridoio e la guardai, "Laila, perché quando hai cercato Josh era già nella cronologia?", le sue guance diventarono leggermente rossicce, ma proprio mentre stava per sputare il rospo la campanella del cambio d'ora la interruppe, "oh ma guarda bisogna entrare in classe", disse lei con uno sguardo compiaciuto, "sisi, poi me lo dirai", mi fece una smorfia ed entrambe entrammo in classe.
Ore 12:30
Le due ore di letteratura erano appena terminate e già non ne potevo più, come se non bastasse la mia mente non faceva altro che pensare a quella testa di cazzo di James, non ero arrabbiata, o almeno, non troppo, non capivo solo questo odio reciproco che c'è tra loro due, presa ormai dai troppi dubbi presi il telefono e scrissi ad Alex.
Io: vediamoci in biblioteca, dobbiamo parlare
Alex non rispose, mi lasciò semplicemente il visualizzato, manifestazione della sua rabbia, ma disponibilità.
Raccolsi il mio zaino, a passo svelto mi diressi alle macchinette per comprare un panino, l'incontro con Alex sicuramente mi avrebbe fatto perdere la pausa pranzo, e per quanti non mi sarebbe dispiaciuto avevo fatto una promessa a James.
"Stellina, stai mangiando?" io sorrisi, "certo", lui sospirò, "non sono stupido, ora guardami bene negli occhi", io lo feci, e non potevo desiderare di meglio in quel momento, "promettimi che non salterai alcun pasto", io girai gli occhi sorridendo, "amore ma sto mangiando", lui mi puntò il dito contro, "prometti", gli sorrisi "te lo prometto"
Scossi la testa per cercare di levare questo ricordo dalla mia mente o perlomeno di accantonare, mi abbassai e raccolsi il panino caduto da svariati minuti successivamente lo misi nello zaino e andai verso la biblioteca.
Bisogna sapere che fin dal primo anno, io e Alex abbiamo il così detto, "tavolino riservato", dove ormai da quattro anni e mezzo, ogni volta che dobbiamo dirci qualcosa e non abbiamo molto tempo andiamo e ne parliamo, confrontandoci e non, spesso quel tavolo ha visto litigi, pianti o baci, si, di baci, il primo anno di liceo io e Alex abbiamo avuto una sorta di relazione, lui si era dichiarato a me, io ero convinta di poter avere una relazione con lui, ma non è stato così, dopo circa tre mesi e mezzo capii che io e Alex non eravamo destinati a stare insieme come una coppia, ma a stare insieme come una coppia di amici.
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Hope
RomanceHope Williams è una ragazza di diciassette anni, vive a Boston con sua madre in una casa abbastanza spaziosa, ma spesso sembra le risulti troppo stretta. è la tipica ragazza che ama stare per le sue, pochi amici e poca esperienza nel mondo dei raga...