Hope
Saluto Josh e entro in casa, ormai erano le 6:15 del mattino, a breve mi sarei dovuta svegliare per andare a scuola, ma dopo questa nottata passo proprio, salgo le scale per arrivare in camera mia, Laila si era presa tutto il letto, mi dispiaceva svegliata così scesi, misi il telefono in carica e mi sdraiai sul divano, ero stravolta, avevo ancora un po' di ansia addosso e avevo paura che James non si svegliasse, la mia mente continuò a viaggiare.
"Mi dispiace signorina Williams, James Miller, non ce l'ha fatta, è entrato nel terzo stadio di come, molto probabilmente non ne uscirà più" il mondo mi cadde addosso, iniziai a piangere, mi piegai dal dolore, James, il mio James, in coma, no, non era possibile, non potevo perderlo, non posso, iniziai a correre verso la sua camera, entrai di botto, "James, svegliati ti prego ho bisogno di te, amore ti prego svegliati", "Signorina si sposti, dobbiamo staccare la spina", iniziai a piangere ancora più forte, "la prego no, la prego" non feci nemmeno in tempo a finire la frase che staccò la spina, un urlo di dolore mi uscì spontaneo, perché, perché l'aveva fatto, " perché l'ha fatto?", il dottore si girò a guardarmi," mi dispiace signorina, non ci sarebbe stata speranza per lui", ripresi a piangere, mi accasciai a terra,," tesoro, vieni andiamo via da qua," " no, non posso stare senza di lui Laila" dissi con voce tremolante," non posso stare senza James, non posso", iniziai a tremare, il mio respiro si fece più pesante," Hope, ti devo portare via di qua, o ti alzi o giuro che ti prendo di peso", Alex era qui, non so quando era arrivato, non risposi, continuai a piangere, senti delle mani afferrai i fianchi "l'hai voluto tu, è per il tuo bene Hope, scusa", iniziai a dimenarmi sotto la sua presa, non volevo andarmene, volevo restare lì con lui, con il James, il mio James, non volevo lascarlo, " lasciami Alex, lasciami" dissi urlando, inizia a dimenarmi più forte," ti odio, ti odio perché mi hai portato via da lui, perché", " voi non capite, io ho bisogno di lui, io ho bisogno di James", continuai a dire piangendo, " ti prego fammi tornare da lui" mi accasciai nuovamente a terra, ero distrutta.
Mi svegliai di colpo con la faccia ricoperta di lacrime, accessi il telefono, avevo chiesto a Josh di scrivermi in caso ci fossero state novità, ma non c'era nessuna notifica da parte sua, ormai erano le 12:30 passate, mi alzai e andai in camera, presi il cambio e entrai in doccia, restai immobile sotto il getto d'acqua bollente per almeno dieci minuti, uscii dalla doccia e mi asciugai, mi vestii, misi una tuta e una felpa leggera, presi il telefono e le chiavi e uscii, andai verso la fermata del bus, poco dopo arrivò, dopo circa mezz'ora arrivai davanti all'ospedale, volevo andare da James, volevo vedere come stava, ne avevo il bisogno, entrai nell'ospedale, salii velocemente le scale e mi recai nella stanza di James, aprii lentamente la porta, non sapevo le sue condizioni attuali, ne se al suo interno c'erano dei medici, per mia fortuna, non c'era nessuno al suo interno, entrai lentamente e chiusi la porta subito dopo mi girai e mi avvicinai al letto, ed eccolo qui, James, il mio bellissimo James, "ciao, non so se mi sentirai, non ho il coraggio di chiedere ai medici informazioni sul tuo stato di salute, sai ho fatto un sogno", feci una pausa per prendere un respiro, sentivo la necessità delle mie lacrime a scendere giù per il mio viso," ed è stato bruttissimo, ho sognato che entravi nel terzo stadio di coma" una lacrima scese sul mio volto, "volevano staccare la spina e lascarti andare, ma io non volevo" le mie lacrime si fecero ancora più fitte, " però lo fecero comunque, io non volevo andarmene, e mi portarono via di peso, io volevo stare con te, io volevo che tu tornassi da me" continuai piangere, misi la fronte sulla sua mano, " ti prego torna da me", restai lì, e per tutto qual tempo continuai a piangere, mi mancava, volevo stringerlo a me, e l'idea di non poterlo fare, l'idea di vederlo tutti i giorni attaccato a una macchina mi faceva stare ,male, avevo bisogno del mio James, del James che si prende cura di me, del James che mi prende in giro a causa del mio pigiama, avevo bisogno di lui.
Non so dire di preciso quante ore restai lì, ma quando uscii il sole stava tramontando, stavo salendo sul bus quando il mio telefono iniziò a suonare, lo tolsi dalla tasca e guardai il display, era mia madre.
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Hope
RomanceHope Williams è una ragazza di diciassette anni, vive a Boston con sua madre in una casa abbastanza spaziosa, ma spesso sembra le risulti troppo stretta. è la tipica ragazza che ama stare per le sue, pochi amici e poca esperienza nel mondo dei raga...