Pov's James
Non tutto quello che è rotto va buttato
Ore: 3:00
Erano ore che mi rigiravo su me stesso, ero stanco, volevo far zittire la mia mente, eppure, qualcosa dentro di me non me lo lasciava fare.
Mi alzai esausto dal divano e feci le scale per salire in camera, aprii con cura la porta facendo attenzione a non svegliare Hope, mi avvicinai all'armadio presi una felpa e un pantaloncino, successivamente tornai in salotto.
Presi il mio pacchetto di Camel blu dal comodino e uscii in giardino, mi andai a sedere sullo sdraio e iniziai a fumare.
"Non riesci a dormire?", la sua voce dolce interruppe la tempesta che stava invadendo la mia mente, "no, non riesco", lei si avvicinò a me mettendomi una mano sulla spalla, "come mai?", la guardai girarmi attorno, "pensieri intrusivi, tu cosa ci fai sveglia?", si sedette davanti a me e mi guardò, "ti ho sentito entrare, volevo assicurarmi che stessi bene", abbozzai un sorriso che feci fatica a nascondere, "non ti devi preoccupare per me, non stiamo più insieme ormai", si avvicinò a me, "allora perché tu continui a farlo?", guardai i suoi occhi verde smeraldo che fino a qualche giorno fa potevo soltanto ricordare, "perché non riesco a non farlo", la sua mano toccò la mia, cercai di spostarmi ma non ce la feci, c'era una parte di me che desiderava quel tocco da tanto tempo, "James", "Hope", i nostri sguardi si incrociarono, "io voglio amarti, con tutte le tue sfumature che hai, con tutti i tuoi difetti, io voglio te, non mi interessa degli altri, il ragazzo con cui mi hai trovata era una stupida cotta adolescenziale, ero convinta di poterti dimenticare ma non posso, non voglio", al suono di quelle parole mi bloccai, anch'io la volevo, anch'io avrei voluto amarla ma non sarebbe stata la cosa giusta, "io non faccio al caso tuo, io ti trattengo, io sono un freno per te", lei scosse la testa e sorrise, "smettila di dire queste cose, non è vero, io voglio stare con te", scossi la testa e mi alzai dalla sdraio, "forse è meglio che torni in camera", le disse dandole le spalle, avverti la sua presenza dietro di me, "James, diamoci una seconda occasione", "non pensi che ci se siamo date già troppe", le sue mani circondarono la mia vita, "io credo che se c'è amore, possiamo riprovarci", posai le mie mani sulle sue, "ma se ci dovesse essere amore e io avessi paura di ferirti ancora?", la sua testa si posò nell'incavo del mio collo, "per prima cosa, magari invece di scappare potremmo parlare di tutto quello che è successo", non risposi, mi girai e la guardai, annuii, Hope mi prese la mano e mi fece sedere accanto a lei, sapeva quanto fosse difficile aprirmi con gli altri, ma forse una delle cose che amavo di lei era anche questa, lei nonostante il mio brutto carattere, la mia testardaggine, il mio scappare dai problemi, con me non si è mai arresa.
Io e Hope parlammo per circa due ore, infatti si erano fatte le cinque del mattino, parlammo di tutto, del mio rapporto con Jasmine, del suo con Aron, di quello che avremmo voluto quando stavamo insieme e di quello che ci aspettavamo l'uno dall'altro se mai avessimo deciso di riprovarci.
"Ora è il caso di andare a dormire", le dissi con un tono di voce parecchio stanco, "si, credo proprio di si", si alzò dalla sdraio e si avviò verso casa, "mi sei mancata stellina", si girò per guardarmi, "anche tu mi sei mancato", restammo a guardarci ancora per qualche istante, poi entrammo in casa, mi fermai dalla finestra per chiuderla mentre lei avanzò per salire le scale, "James?", "dimmi", "puoi venire a dormire con me?", sospirai, "pensi sia appropriato?", "tu cosa vuoi?", mi avvicinai a lei che si trovava sopra al secondo scalino, "ne abbiamo già parlato", mi prese le mani, "mi manchi", "non è la cosa giusta per te Hope", lei mi mise la mani sul viso, "io voglio te, lasciati andare e concediamoci una seconda occasione", "fanculo", le diedi un bacio sulla guancia e la presi in braccio, percorsi le scale quasi correndo e la lanciai sul letto, lei mi sorrise, "si ma sta sera si dorme", "va bene", le spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e la guardai negli occhi, "sei la cosa più bella che mi potesse capitare, lo sai?", mi diede un bacio sulla fronte e si avvicinò a me, "buonanotte James", "buonanotte Hope".

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Hope
Roman d'amourHope Williams è una ragazza di diciassette anni, vive a Boston con sua madre in una casa abbastanza spaziosa, ma spesso sembra le risulti troppo stretta. è la tipica ragazza che ama stare per le sue, pochi amici e poca esperienza nel mondo dei raga...