Hope

Capitolo 30

Hope

"Hope, guarda questo vestito, ti piace?", mi girai verso Laila, " è il terzo che provi e sono tutti e tre uguali", lei si mise a ridere, "e dai, aiutami, sono indecisa tra i colori", io la guardai e scoppiai a ridere, "prova quello azzurro , ti stava bene", "va bene tesoro, vadoo", si girò di scatto e si chiuse la tenda del camerino dietro di lei, stavo pensando a cosa mettere quando la voce di Laila mi distrò, "tesoro, guarda", rimasi a bocca aperta, era bellissima, "wow, ti sta una favola, è quello giusto", "pensi davvero che per il mio compleanno vada bene?", le stavo per rispondere quando la luce del mio display mi distrò, restai immobile a leggere più e più volte il messaggio, "Hope, stai bene?", io non risposi, non potevo crederci dopo tutto quello che è successo, aveva ancora il coraggio di scrivermi?, il tocco di Laila mi fece sobbalzare, "tesoro, tutto ok?", le girai il telefono per farle vedere la notifica, "perché ti ha scritto?", "non, non lo so, io, io", "ei tesoro, calmati, vieni qui", lei mi abbraccio, "pensi di volergli rispondergli?", mi spostai da lei e presi il telefono in mano, aprii la chat di James e inizia a leggere il messaggio.

James: Ciao, so che non vuoi parlarmi, ma come stai?

restai per qualche secondo a fissare il messaggio, cosa non aveva capito della frase, "mi devi lasciare stare?".

Io: mi devi lasciare stare, cos'è che non comprendi?

Uscii velocemente dalla chat e guardai Laila "allora, è questo il vestito?", lei mi guardò con un aria sospetta, "non vuoi parlarne?", io le sorrisi, "no, perché dovrei?, sto bene", lei mi guardò da testa a piedi, "se lo dici tu, comunque si tesoro, questo è il vestito", le feci un sorriso e le feci segno di cambiarsi, stavo pensando a cosa fare con James quando Laila interruppe i miei pensieri, "sai dovremmo cercare un vestito anche per te", io girai gli occhi al cielo, "non ne ho bisogno, ce l'ho già", la sentii sbuffare, "intendevo nuovo cretina, e non dirmi che non ne hai voglia, domani sarà il mio compleanno e non so se l'hai capito, ma non hai altre scelte oltre a questa.", Laila aprii la tenda del camerino e andò verso la cassa con un sorriso a trentadue denti 

Io e Laila girammo circa cinque negozi prima di trovare un vestito decente, ma alla fine lo trovai, era un vestito bianco, le maniche erano corte e arrivavano sotto le spalle, era attillato al busto e si allargava leggermente a scendere, aveva uno spacco lungo che faceva intravedere la gamba sinistra, era molto bello ma semplice. Mentre quello di Laila era un vestito lungo come il mio, ma più vistoso, aveva una leggera scollatura e le maniche con qualche dettaglio argentato che le cadevano leggermente sotto le spalle, le stava davvero bene.

Dopo aver fatto ancora qualche giro per il centro commerciale, decidemmo di tornare a casa, "mi dispiace che non puoi fermarti da me stasera, ma dopo la litigata con mia madre, non abbiamo ancora avuto modo di parlare", proprio mentre le dissi questo la luce del mio telefono che si accese.

Mamma: mi dispiace aver litigato, forse ho esagerato anch'io, ma stasera non tornerò a casa, vorrei delle scuse.

Dopo aver letto il messaggio mi girai verso Laila, "mia madre ha deciso di non tornare, puoi venire", nel mentre le risposi.

Io: dispiace anche a me, ma scappare non risolverà nulla, ti chiedo scusa per averti risposto male e le scuse dovresti farle anche a James.

Posai il telefono e accesi la radio, "sai tesoro, penso che andrò a casa", io le sorrisi, "tranquilla", lei alzò il volume della radio e iniziamo a cantare a squarcia gola.

Dopo circa un quarto d'ora arrivai a casa, salutai Laila, presi il sacchetto e andai verso la cassetta della posta, mia madre qualche giorno fa mi aveva chiesto di prendere la posta, cosa che ormai non facevo da tre giorni, quando la aprii i miei occhi si soffermano su un piccolo nastrino rosso, lo presi e legato assieme c'era un piccolo pezzo di carta piegato con una caramella, con su scritto, "da James, per Hope". Per quanto una parte di me voleva davvero dimenticare James, l'altra parte voleva vivere qualsiasi momento con lui.