Capitolo 21

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Hope 

Due settimana dopo l'incidente...

I giorni passavano e James non si era ancora svegliato, per fortuna però era ancora nel primo stadio di coma, questo significava solo una cosa, speranza, magari erano i farmaci a tenerlo così, non ne ho la più pallida idea, ma so solo che questo tempo senza di lui mi stava uccidendo .

Mentre penso a questo guardo la sveglia sul comodino, sono le 6:30, mi alzo dal letto e mi dirigo verso l'armadio, prendo un paio di Jeans e una maglietta bianca a maniche lunghe leggermente scollata ma non troppo, il giusto, mi dirigo verso il bagno e entro in doccia, la voglia di tornare a scuola era pari a quella di un bradipo, non volevo andarci, volevo starmene a casa, volevo andare da James, le mie assenze a scuola stavano aumentando, e la mia media scolastica stava peggiorando, ma non mi importava, la scuola era recuperabile, James? non ne avevo idea. "Tesoro muoviti, il bagno serve anche a me", la voce di Laila mi risvegliò dai miei pensieri, "sto uscendo ora, vieni", poco dopo sentii la porta del bagno aprirsi,"Hope muoviti, siamo in ritardo e Alex non può portarci", "io non voglio venire", si girò di scatto verso di me,"Hope devi reagire, non puoi stare tutto il giorno chiusa in casa oppure tutto il giorno in ospedale, devi riprendere in mano la tua vita", mi fece una carezza sul viso, una lacrima scese sul mio volto, " io, io non ce la faccio, Laila io ho bisogno di lui", iniziai a piangere e lei mi abbraccio, "ti prometto che dopo scuola andremo a trovarlo, ma devi reagire tesoro", mi scostai dal suo abbraccio, le abbozzai un piccolo sorriso e uscii dal bagno, andai in camera e mi vestii, decisi di mettere un filino di trucco e scesi in cucina, aspettai Laila e uscimmo.

Andammo verso la fermata del bus, per fortuna oggi c'era il sole, aspettammo per circa dieci minuti alla fermata, " Laila quando prendi la patente?", scoppiò a ridere, " tra qualche giorno dovrei dare l'esame, stai serena", dopo varie chiacchiere arrivammo davanti a scuola, le prime due ore dovevamo seguire due corsi diversi, lei iniziava la mattinata con il corso di spagnolo., mentre io avevo due ore di matematica, iniziammo a fare degli esercizi, ma la mia mente non riusciva a fare altro che pensare a lui, sarà stato fato, oppure destino, ma proprio in quel momento mi arrivò un messaggio da parte di Josh.

Josh: Ciao Hope, mi hanno chiamato dall'ospedale, hanno delle informazioni su James, ci vediamo lì ok?

non potevo crederci, feci un respiro presi lo zaino, mi alzai di scatto e andai verso la porta, " Signorina Williams, dove sta andando, vada subito a sedersi", non mi girai nemmeno, " mi dispiace, ma devo correre dal ragazzo che mi ha fatto tornare il sorriso", aprii la porta e uscii, potevo sentire le urla del professor Colton, "signorina Williams, torni qua, la farò chiamare dal preside", la sua voce continuava a chiamarmi, ma non mi importava, avevano delle informazioni su James, e io dovevo, volevo sapere, uscii dalla scuola correndo, presi il telefono e controllai l'orario del bus, oggi sembrava la mia giornata fortunata, sarebbe dovuto arrivare tra tre minuti, aspettai, so che erano pochi minuti, ma sembravano un'eternità, tutto sembrava un'eternità senza di lui, per fortuna il mio autobus arrivò, salii e mi sedetti al primo posto libero, tra la mia scuola e l'ospedale c'erano circa sette fermate di distanza, prima fermata, supermercato, ne mancavano sei, seconda fermata, farmacia, ne mancavano cinque, terza fermata, parco giochi, ne mancavano quattro, il bus non fece nemmeno in tempo a ripartire che subì un doppio tamponamento, merda, merda merda merda, solita fortuna sfacciata, scesi dal bus per vedere com'era la situazione, spoiler? non ci stavo capendo niente, sembrava molto grave visto lo stato d'animo dell'autista, ora il problema è, come ci arrivo all'ospedale?, mancavano ancora un paio di fermate per arrivare, per prendere l'autobus dopo avrei aspettato troppo tempo, in questo momento avrei voluto avere la patente, ma ovviamente no, stavo pensando a come raggiungere l'ospedale, quando una notifica mi distrò

Josh: dove cazzo sei? è più di mezz'ora che ti aspetto.

Io: vai da lui, io sto arrivando.

Non mancava molto all'ospedale, non so se era la scelta migliore, ma iniziai a correre, corsi il più velocemente possibile, poteva essere sveglio? o poteva essere peggiorato, non sapevo niente e io dovevo sapere ,ne avevo bisogno, corsi per circa un quarto d'ora, mi stavo per fermare quando intravidi l'ospedale, dai Hope, puoi farcela manca poco, arrivai dentro l'ospedale, non considerai nessuno, salii le scale di corsa e corsi davanti la sua stanza, mi fermai per un secondo, l'ansia prese il sopravvento, restai immobile a fissare la maniglia, forza Hope, puoi farcela, non farti prendere dall'ansia, respira, contai fino a tre e  appoggiai la mano sopra la maniglia e abbassai leggermente, l'ansia salì ancora, feci un respiro profondo e l'aprii, entrai lentamente, chiusi la porta e mi girai, pensavo di trovarci Josh, invece c'era solo James, sembrava ancora in coma, mi avvicinai al letto e mi sedetti sulla sedia, " amore, ciao" gli dissi con un tono di voce che era un miscuglio tra dolcezza e tristezza, " sai, ho sperato fino all'ultimo di arrivare qua e trovarti sveglio" una lacrima scese sul mio viso," sono giorni che aspetto il momento che tornerai da me" altre lacrime iniziarono a scendere sul mio viso, " so che magari non andiamo molto d'accordo, però mi manchi tanto James", gli presi la mano e gli feci delle carezze," sai, questi giorni senza di te, per molti possono sembrare pochi, ma per me sono stati difficili e lunghissimi, ero così abituata a vederti la mattina mentre andavo a scuola, oppure quando passavamo quelle giornate insieme, semplicemente ero abituata a stare con te nonostante i nostri litigi, ero così abituata a stare tra le tue braccia, mi manca tutto di te, mi manca vedere il tuo sorriso, sentire le tue stupide battute, mi manca il suono della tua voce, mi manca tutto di noi, mi manca il tempo che abbiamo trascorso insieme, e mi manchi tu James, quindi ti prego ritorna da me, ho bisogno di te, non so spiegarmi il motivo, ma non riesco a starti lontano James, in questi giorni l'ho capito, James, torna da me per favore, non so se potrai sentirmi, ma ti prego torna da me, dalla tua stellina."

Restai a guardarlo per qualche minuto, era comunque bellissimo, nonostante fosse attaccato ad una macchina ormai da due settimane era bellissimo, i suoi capelli castano spettinato, le sue ciglia lunghe, il suo naso perfetto, la sua bocca carnosa, restai ad ammirare la sua bellezza ancora per un po', gli accarezzai i capelli, e subito mi venne in mente quando mi aiutò con l'attacco di panico, è stato il giorno in cui mi addormentai tra le sue braccia, era una sensazione bellissima, mi sentivo bene, mi sentivo al sicuro, avevo bisogno di sentire ancora quella sensazione, in quella brutta giornata io avevo trovato il bello, e il bello nonostante tutto era lui.

Gli diedi un bacio sulla fronte, mi alzai dalla sedia e mi avvicinai alla porta, mi girai ancora una volta verso di lui e gli feci un sorriso, "ricordati che mi manchi", " e verrò presto a trovarti amore, te lo prometto", me se stavo per andare quando sentii una voce, "Mi sei mancata anche tu stellina".

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