Capitolo 43

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pov's Laila

Per tutto il tragitto io e Josh non parlammo d'altronde il nostro rapporto era dominato dall'odio.

Mi girai per guardarlo, "da quando vi conoscete te e James?", lui sorrise, "siamo praticamente cresciuti insieme", io gli abbozzai un sorriso, "pensi che vada bene per Hope", lui sorride, "so che il mio amico è una testa di cazzo, ma penso sia innamorato di lei, anche se non vuole ammetterlo" io sorrisi, forse mi ero sbagliata su di lui, "perché me lo chiedi?", io lo guardai, "perché penso che Hope lo ami", lui si girò verso di me, "lo credi davvero?", io annuii, "non la vedevo così da molto tempo, le brillano gli occhi quando è con lui, spero solo non la faccia stare male", "lo spero anch'io, James ha sofferto molto durante la sua infanzia, spero solo che si renda conto del bene che Hope gli vuole", io gli misi una mano sulla spalle, "non sei male come credevo", lui rise e io gli andai dietro, " modestamente so di essere simpatico", io scossi la testa, "un pochino si dai", "devo andare ancora dritto?", io annuii, "vai diritto, quando superi l'insegna della farmacia svolta a sinistra, poco più avanti ci sarà casa mia"

lui non rispose, io presi il telefono e guardai l'ora, era 1:15 del mattino, sbloccai il telefono e risposi a mia madre.

Mamma: tuo padre è fuori, io sto andando a vedere come sta Samuel.

Io: tu torni?

Mamma: no.

Non le risposi, sapevo che non stava andando da mio cugino Samuel, stava andando a cercare mio padre, lei era a conoscenza dei vari tradimenti, voleva averne la conferma, così quando lui "andava a giocare a bowling" lei lo seguiva, arrivando a casa direttamente la mattina dopo.

"Biondina, tutto bene?", mi chiese Josh preoccupato, "sì perché?", lui mi guardò confuso, allungò la mano verso il mio viso e mi raccolse una lacrima, merda, "non ti chiederò il motivo per la quale stai piangendo, so che non mi conosci affatto, ma se vorrai dirmelo ti ascolto",

 io gli feci un sorriso affettuoso, alla fine mi ha detto una cosa carina, aprii la portiera della macchina e scesi, stavo per andarmene ma mi girai, "senti, io sono da sola a casa, ti va se ci beviamo qualcosa?, vedila come un gesto per ringraziarti del passaggio", Josh sorrise, "sei sicura, è tardi", io annuì, "va bene, dove posso parcheggiare l'auto?", "seguimi, te la faccio mettere nel garage".

Pov's Josh

Seguii Laila che mi portò fino al garage, parcheggiai l'auto e scesi.

misi le chiavi in tasca e la guardai, lei mi stava sorridendo, "sei sicura che sia una buona idea?", lei mi guardò con un'espressione stranita, "che cosa vorresti dire?", io risi, "beh biondina, non andiamo d'accordo, sei sicura di voler stare nella stessa stanza con me?", lei rise e mi diede uno spintone, "si chiama gentilezza", io le feci un sorriso.

La seguii fino alla porta di casa, una volta aperta restai ammaliato dalla bellezza di casa sua.

Ad accogliermi si presentava un piccolo corridoio che dava su un salotto ben arredato e curato, il divano di trovava accanto alla parete, era un divano ad angolo, davanti c'era una tv di circa ottanta cinque pollici, dietro la sala cera la cucina, al centro c'era situata l'isola, poi i fornelli e in fondo un tavolo da pranzo.

io restai ammaliato da questa bellezza, "la tua casa è bellissima", lei mi fece un sorriso forzato, "grazie", "senti io arriva vado un attimo a cambiarmi, tu fai come se fossi a casa tua", io annuii e la guardai percorrere le scale a chiocciola che portavano al piano di sopra, mi girai e mi avvicinai alla tv, pensa guardare una partita da questa tv, sarebbe grandioso, mi allontana dalla tv e mi avvicinai al divano, era un divano moderno, semplice ma bellissimo, chissà quanto cazzo di soldi deve avere la sua famiglia, stavo pensando ad un'ipotetica somma di patrimonio quando un boato fortissimo mi fece sobbalzare, "Laila stai bene?", lei non rispose, "non so dove tu sia, ma sto venendo a controllare se sei ancora viva", inizia a camminare e feci le scale, davanti a me si presentò un lungo corridoio buio, "Laila?", ancora una volta non rispose, presi il telefono e accesi la torcia, sulla mia destra vidi un interruttore, lo schiacciai e per mia fortuna si accesero le luci del corridoio, le stanze si trovavano sui lati, poi davanti alla fine del corridoio c'era un'altra scala, molto probabilmente portava in mansarda, percorsi lentamente il corridoio quando le luci si spensero, ok, inizio ad avere un brutto presentimento.

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