Capitolo 42

33 4 1
                                    

Pov's James

Ero seduto sul piccolo davanzale sotto la finestra a fumare, stavo guardando la mia stellina sdraiata sul letto con il suo nuovo peluche, era così bella, semplice, sorridente, i suoi occhi brillavano di felicità, e chissà, magari la causa di quel luccichio lo provocavo io.

Spensi la sigaretta e la misi nel portacenere che Hope aveva appositamente comprato per me, mi alzai dal davanzale e mi sedetti sul letto, "cosa guardi stellina?", le chiesi mentre iniziai a fare delle carezze sulla testa, lei si avvicinò a me e si appoggiò sul mio petto, "tik tok amore", io sorrisi, stavo per parlare ma il suono del campanello mi precedette, Hope balzò in piedi e si soffermò a guardarmi, "merda", io la guardai con un'espressione stranita, "potrebbe essere mia madre, magari si è dimenticata qualcosa a casa", "alle 21 di sera?, non ti ha detto a che ora sarebbe partita?", lei scosse la testa preoccupata, "ti prego, stai qui e non scendere per nessun motivo", io le sorrisi, "tranquilla, non voglio che mi cacci ancora", prima di uscire dalla camera mi regalò uno dei suoi sorrisi più belli, poi spense la luce e scese in cucina.

Pov's Hope

Spensi la luce e scesi piano in cucina, non sapevo se effettivamente era mia madre ma visto l'incontro turbolento che aveva avuto con James, era meglio evitare, mi avvicinai alla porta a passo felpato e guardai dallo spioncino, poi l'aprii.

"Che cosa vuoi?" dissi amara lui mi guardò, "volevo scusarmi", io sbuffai, "te ne devi andare, puzzi di alcool, hai bevuto?", lui sorrise, " ascoltami ti prego", io girai gli occhi al cielo, "muoviti", lui sorrise ancora, "avevi ragione, sono geloso, lui può toccarti, lui può averti, io no, non potrò mai e questo mi fa stare male, perché Hope, io sono sempre stato innamorato di te"

 "Pensare che lui ti fa stare bene mi fa venire la nausea, perché al suo posto c'ero io, prima c'ero io", stava per entrare in casa ma una mano lo fermò, "Alex forse è meglio che vai", merda, guardai subito James, per quanto la presenza di Alex così vicina a me gli stava dando visibilmente sui nervi, riuscì a mantenere la calma, "eri qua con lui?", io annuii, "Alex, abbiamo già parlato, io e te siamo amici e basta", Alex si allontanò dalla porta e ci guardò entrambi, "sei solo una troia", James fece un passo avanti, il suo petto scoperto ricoperto solo dai tatuaggi venne illuminato dalla luna, "come l'hai chiamata scusa?", Alex ridere, "perché tu non lo sai che è solo una troia?", in quel momento qualcosa dentro di me si ruppe, "ti conviene andartene, stavolta non c'è il mio amico che può fermarmi e te lo giuro che il mio più grande desiderio è quello di ammazzarti di botte", Alex scosse la testa, "prima capirai che è una troia meglio è", in tempo zero salì in macchina e se ne andò, forse non me ne ero resa conto ma stavo piangendo e non so da quanto tempo, James si avvicinò a me e mi abbracciò,

"lascialo perdere è un coglione", non riuscivo a smettere di pensare alle parole di Alex, potevo capire il suo essere arrabbiato ma fino ad un certo punto, strinsi James a me, appoggiai la testa al suo petto leggermente freddo e lui posò la sua mano sulla mia nuca, "vieni stellina, rientriamo", poco dopo James mi prese in braccio, io lo guardai e gli sorrisi "che fai?", lui sorrise, "hai bisogno di distrarti, vai in camera e fatti una bella doccia calda, io chiamo Josh e Laila, sicuramente ti svolteranno la serata", "è un gesti carino amore, ma non ce n'è bisogno dico davvero", gli dissi mentre lui mi poggiò delicatamente sul letto, "non voglio che stai male per quel coglione e poi, Josh e Laila si odiano, ci faremo del ridere", "questo di sicuro", dissi ridendo, "dai stellina vatti a preparare", mi disse appoggiando una mano sulla vita mentre le sue soffici labbra si posarono sulle mie, "io scendo, tu scrivi a Lila, ma non dirle che c'è anche Josh" mi disse lui con un sorriso fiero io acconsentii con la testa e mi avvicinai all'armadio, presi un top bianco e i miei soliti pantaloni del pigiama blu scuri con le stampe di stelline, presi anche l'intimo e mi spostai in bagno per potermi fare una bella doccia calda.

HopeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora