My exception is you - Un amore pericoloso

|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟔|

<Se non la smetti di muoverti in modo così strambo attirerai l'attenzione.> Mi sussurra Heather mentre attendiamo di entrare nella casa a due piani di Barney con tanto di giardino privato sul davanti circondato da una siepe.

<Potrai perdonarmi nel sapere che avere un coltello in mezzo alle gambe non è il massimo della comodità.> Per questo dannato ricevimento ci siamo dovute vestire particolarmente eleganti e se lei se l'è cavata con un vestito con la gonna lunga e morbida di un verde che le mette in risalto gli occhi, be' io... sono l'opposto. Il mio abito rosso è aderente e termina poco sopra al ginocchio. La nota positiva è che ho la coscia sinistra esposta dallo spacco si, ma è fatto in modo che non possa aprirsi maggiormente neanche mentre mi muovo. Ciò mi ha permesso di poter assicurare alla coscia un cinturino con taglio laser per non far notare il bordo con il l'aderenza dell'abito; per lo stesso motivo ho dovuto portare il coltello con la sua custodia nell'interno coscia.

<Non lamentarti se non vuoi che ti ci infilzo io con quel quel coltellino per questa idea del cazzo.> Ieri uscite dalla sala operativa abbiamo discusso animatamente finendola con lei che piantava il coltellino, che adesso ho assicurato addosso, sulla mia scrivania. Diciamo che la sua speranza su un piano migliore del primo sono andate a farsi fottere, ma è contenta che Ronnie sia appostata su un palazzo nelle vicinanze con il suo fucile.

<Stempera i toni Heath e lavora, hai capito come devi muoverti.> Le ricordo prima che Archie sotto copertura e un'altra guardia della sicurezza controlli i nostri inviti. Se Heather si rivolge a quella che non conosciamo io recito la mia parte con Archie che accetta il mio invito facendomi passare.
<Che c'è?> Le chiedo seria mentre lasciamo i nostri soprabiti all'entrata tenendo le borsette dove entrambe teniamo una pistola.

<Ho avuto una strana sensazione, ma sarà solo la suggestione.> Uhm... se non fosse così? Ma io non ho notato nulla. Premo il collegamento con gli altri volendo chiedere.

<Veronica, Betty avete notato qualcosa?> Chiedo sottovoce rilasciando il collegamento che viene chiuso sperando di ricevere presto una risposta. Nel mentre io ed Heather ci muoviamo vicine sorridendo e salutando a qualche invitato.

<Nulla. Non è cambiato niente quando siete entrate.> La voce di Veronica mi arriva all'orecchio grazie al piccolo auricolare che nascondo maggiormente grazie ai capelli che tengo di lato.

<Confermo. Neanche tramite le telecamere ho notato qualcosa.> Grazie al ruolo di Archie come guardia di sicurezza abbiamo potuto immettere un'altra piccola videocamera su un angolo della sala dove si tiene il ricevimento. Non ha un'inquadratura completa né eccezionale, ma ci siamo accontentati.

<D'accordo. Dividiamoci.> Avviso in modo sintetico a Heather dopo aver preso un flutè da sopra un vassoio.

<Vado.> La lascio andare per prima mentre io resto qualche secondo in più da parte, mi sembra di aver intravisto prima Barney, ma devo essermi sbagliata perché ora non lo trovo più. Faccio scena tenendo il flutè in mano e intanto cammino lentamente guardandomi senza dare nell'occhio intorno. So che il mio obiettivo è incollarmi a Barney, ma il mio istinto mi porta ad analizzare ogni dettaglio in cerca del mandante della morte di Barney. La moglie si è presente ed è insieme a due sue amiche, ma ho la sensazione che non sia lei il pericolo. Forse lo uccideranno con un colpo d'arma da fuoco o per mano di un cecchino dall'esterno; però Veronica è appostata e non sta notando nulla. Dov'è l'omicida quindi? Un movimento più veloce del modo in cui si muove la massa attira la mia attenzione e per poco non mi viene un colpo. Che ci fa qui lei qui?

<Betty? Cerca dove dovrebbe essere la cognata di Barney in questo momento.> Dico seria non distogliendo lo sguardo dalla mora che viene fermata da una coppia che devono conoscerla.
<Sbrigati.> Dico seria avvicinandomi a lei di lato.