|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟑𝟕|

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Pov. Toni

Contraggo le spalle avendo come prima sensazione nel passaggio dal sonno al dormiveglia quello di essere indolenzita. Prendo un lungo respiro sbadigliando prendendo sempre più coscienza del mio corpo. Sono a pancia in su e qualcuno mi sta stringendo la mano. No. Non qualcuno. Cheryl. Tento di aprire subito le palpebre e mi ritrovo nella sua camera nella penombra. L'ultima cosa che ricordo era lei stretta a me, ma... io sono crollata. Nel vero senso della parola. Ho sentito uno stato di... pace. Era così bello, accogliente e rassicurante che l'unica cosa che poi ricordo è il buio. Devo essermi addormentata mentre lei deve aver resistito di più e oltre ad abbassare le tapparelle interne si è infilata anche una camicetta in raso. Sorrido come una cretina nel vederla a pancia in su, i capelli sparsi ovunque sul letto con il volto girato di lato e una mano racchiusa sotto il mento tra la guancia e la spalla. Sembra così innocua e fragile in questo momento.

<Uhm...> Una smorfia compare sul suo viso facendomi credere che sta per svegliarsi e invece... nel sonno mi lascia la mano e dopo aver discusso un paio di secondi con le lenzuola utilizzando i piedi lei si... Sgrano gli occhi nel verdela mettersi con le braccia sopra la testa e i polsi incrociati. Mi metto sul fianco e le sbircio il viso per cercare traccia di una sua messinscena, ma... il suo respiro è regolare, il volto rilassato e le palpebre con contratte. Sta davvero dormendo così! La bocca mi si secca e la voglia di posare una mia mano sopra quei polsi e darle un buongiorno particolare è tanta.
<Mh...> Era... un gemito? Muove ancora le gambe tirando ancora più giù le coperte e io... capisco. Sta sognando di... Dio! Il mio sguardo percorre tutto il suo corpo con calma, il collo candido con il mio marchio, il rigonfiamento dei seni da sotto quella camicetta di cui riesco a vedere la fine grazie ai suoi movimenti che hanno tirato giù le coperte. Le finisce appena sotto il sedere...nudo. Si è messa questa camicetta di raso, ma non gli slip... Mi domando internamente se vuole essere la mia fine anche da appena sveglia, ma la risposta me la dà lei con un piccolo mugugno. Sogno bello attivo sta facendo. Rendiamolo realtà.
Sposto le coperte per scendere e allargarle quanto posso le gambe senza svegliarla per mettermi in mezzo. Non è una cosa che farei ma quando le mie mani sfiorano le sue cosce... le mie labbra le seguono. Le lascio qualche bacio sull'interno coscia beandomi della sensazione della sua pelle finché non salgo sempre di più.

<Dio.> Mi esce in un sussurro insieme a un'imprecazione quando percepisco l'odore della sua eccitazione... sollevo lo sguardo sul suo viso, ma le palpebre sono ancora rilassate e diamine ha ancora le braccia alzate... Tenendo gli occhi su di lei mi avvicino sempre di più fino a toccare con la punta della lingua il clitoride. Un mugugno le scappa dalle labbra, ma non deve averlo preso come un segnale dal mondo reale così dopo qualche leggero tocco lo prendo tra le labbra succhiando.

<Oh!> I suoi occhi velati dal sonno incontrano la realtà fino ad incontrare i miei. Quegli occhi. Sono una dolce tortura che però non riservo a lei aumentando il ritmo sul suo clitoride. Un gemito più forte e cosciente le esce da quelle labbra perfette mentre le sue braccia tornano giù in modo da infilarmi una mano tra i capelli e spingermi maggiormente contro di lei. Le avvolgo una coscia con il braccio tirandola più a me come se ci fosse un margine ancora non raggiunto, quando non è minimamente così.
<Toni...> La sua voce è roca dal sonno, ma quel suo affanno a causa delle mie azioni mi rintrona ancora di più. Mentre muovo la bocca con la lingua succhiandola, leccandola, baciandola qualcosa di diverso scatta in me, qualcosa che c'era anche stanotte.

<Fammi tua.>

C'è una parte di me che ha voglia di prenderla di far esplodere il mio desiderio per lei si, ma ce n'è anche una enorme e che è più forte che ha voglia di lei non solo di farci sesso, ma di farla... Mia. Di farci...

<Fa l'amore con me.>

L'amore. Come stanotte. La voglio solo per me e io voglio essere solo per lei. È una cosa esterna a me, ma con lei mi sembra... giusto. Lo voglio. Con quella voce roca urla il mio nome quando certa di quanto sia bagnata infilo direttamente due dita dentro di lei irrompendo delle sue parete già in spasmi per il piacere. Mia. La mia mente mi manda in loop quelle sue due frasi che si mischiano ai suoi gemiti finché non la tengo ben ancorata a me quando le sue pareti si stringono intorno alle mie dita mentre lei è in balia del suo orgasmo. La mia lingua raccoglie tutti i suoi umori mentre con le mani l'accarezzo accompagnandola per ogni singolo istante della sua discesa. Risalendo sul suo corpo le lascio qualche semplice bacio senza malizia o altro finché non raggiungo le sue labbra che si uniscono alle mie.

My exception is you - Un amore pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora