|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟖|

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Pov. Toni

Il rumore di una macchina in arrivo mi mette in allerta e mi faccio leggermente più indietro per coprirmi maggiormente dalla chioma dell'albero su cui mi sono arrampicata.

<Cheryl! Cheryl!> Il moro che delle volte mi ha dato davvero filo da torcere per depistarlo, scende dalla macchina precipitandosi dalla sua leader che si sta facendo una bellissima e profonda dormita con una sola pungicata dei miei aghi.
<Dannazione, ma cosa ti è successo?> Le controlla subito il battito ad assicurarsi che sia viva e una volta sicuro che il ritmo cardiaco ci sia, apre lo sportello dal lato del passeggero e prendendola in braccio la carica dentro come un fulmine; quella macchina scura come la notte che avvolge New York già da un po' sparisce nella frazione di pochi secondi dopo una traversa.

<Buon rientro Silver Bullet.> Dico con un leggero sorriso facendomi cadere giù dall'albero. Non appena le piante dei piedi si aderiscono al terreno sento un leggero fastidio al busto, mena forte la piccola Sherry.
<E sei anche dannatamente astuta.> Commento tra me e me mentre cammino per le strade che mi fanno allontanare dal caos presente in quella casa. È astuta perché dal momento in cui ho aperto bocca ha percepito che qualcosa non quadrava e quello purtroppo è stato uno sbaglio da parte mia. Ero così sorpresa di ritrovarmela di botto lì in quello studio che non ho ragionato; ho dato per scontato che Barney e lei si conoscessero e così ho utilizzato il suo nome, ma la sua espressione inconsciamente stordita che ha fatto mi ha permesso di capire che la realtà era diversa, ma ormai lo sbaglio lo avevo commesso.
Il telefono mi inizia a vibrare nella tasca della giaccia da uomo che indosso e che senza i cuscinetti attivi mi sta più grande della mia misura.

<Pronto?> Rispondo impassibile già immaginandomi come andranno le cose in questo momento.
<Vermouth! Ma sei impazzita!? Dove sei??> Alzo gli occhi al cielo scocciata mentre l'alterazione di Kir da una parte è anche comprensibile.
<Mi sto facendo una passeggiata. Chi provava ad uccidere Barney è bello che morto quindi non corre più alcun pericolo.> L'aggiorno su quello che era la missione e nient'altro, su come mi sia liberata di Henry e che cos'è successo dopo non sono affari loro.
<Ma non mi dire? Pisco ha visto le pattuglie della polizia sfrecciare per arrivare lì.> Mi avvisa Chianti dalla chiamata che mi ha fatto Kir, devono essere insieme.
<Riguardo Pisco, so che è stato beccato da un'agente dell'FBI, dove si trova?> Chiedo seria sapendo che Lydia e Jughead sono già stati aggiornati.
<Si era posizionato sul retro in modo da coprirti quando saresti uscita, ma all'improvviso gli è arrivato uno sparo che gli ha colpito il cappellino. È stata Veronica, non ce la aspettavamo la loro partecipazione.>
<Neanch'io mi sarei aspettata di trovare l'FBI qui stasera. Comunque iniziate a scrivere il rapporto, quando tornerò lo controllerò.> Tranquillizzo Lydia pronta a riattaccare quando colei a cui appartiene il telefono ne ritorna in possesso.
<Ti devo raggiungere?>
<No.> Dico secca e concisa per poi riattaccare.

<No!> Se fino a quel momento aveva uno sguardo duro e autoritario contro Henry, nell'istante in cui lui scaglia quel coltello vedo la paura per un innocente che stava per essere ucciso. "Stava" perché in realtà sono io, ma nonostante ciò quell'ammirazione di pura paura per la morte di un innocente, mi gioca un brutto scherzo rallentandomi e facendo tagliare la maschera sotto lo zigomo. La paura viene sostituita subito dallo shock quando dall'assenza di sangue capisce che quella che vede è solo una maschera ipotizzando già chi ci sia al di sotto.

<Puttana!> La sorpresa che le scatena il sapere che quello presente nello studio non sia il vero Barney la rallenta portando in vantaggio quel pazzo che l'atterra provando a pugnalarla. Il mio corpo agisce da solo facendomi compiere un passo in avanti e...

<Questa puttana ti manda dritto dietro le sbarre.> ...non so cos'avrei fatto, ma nulla va come mi sarei immaginata. Non solo capestro qualcosa con il piede, ma lei afferrando la lama con il palmo a nudo ferma il pugnale facendo poi volare via Henry da sopra di sé per alzarsi.

My exception is you - Un amore pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora