|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟑𝟏|

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<Mi state dicendo che casualmente voi tre, che lavorate nella stessa azienda tranne lei Garrison, vi siete ritrovati qui per un messaggio mandato dalla vittima?> Neanche nell'ipotesi più lontana questo può essere passato per un caso. È matematicamente impossibile. Quando ho proposto a Max di interrogare i restanti sette sospettati tutti insieme lui dopo un iniziale stato di confusione ha accettato e abbiamo scoperto che Eva, Sean, Jeff e Garrison, si conoscono tra loro e i primi tre lavoravano nella stessa azienda della vittima anche.

<È la verità! Guardi.> Il primo a farsi avanti è Sean seguito dalla donna e dagli altri due uomini. Sono tutti uguali i messaggi e dicono di incontrarsi qui alle sedici, l'unica cosa che cambia è il nome che c'è all'inizio e che si riferisce al destinatario del messaggio. Passiamo ad interrogare loro, sulla loro posizione, vita e rapporti con la vittima e...

<Possiamo anche lasciare liberi quei tre, ho il forte sospetto che centri uno di quei quattro.> Mi dice a bassa voce Max in disparte e a quelle parole mi attivo immediatamente.

<Assolutamente no. Hanno qualcosa che mi fa tenere in allerta. Tanto dobbiamo farlo comunque come gli altri.> La mia sicurezza fa tentennare Max sulle sue convinzioni e guidato dalle mie intuizioni sui casi precedenti mi ascolta così mentre dei poliziotti continuano con l'interrogatorio su quei quattro io, Brandon, Max e Heather ci avviciniamo a quei tre. Si presentano dicendoci i loro nomi Ryan l'uomo, Giselle la donna taciturna e Sophie miss completino lilla.

<Vi ho trovato a fare sesso in quel camerino, mi spiegate come sia possibile che dopo un black out, uno sparo e delle urla voi non vi siete rese conto di nulla?> Domando osservando in volto le due donne, ma se Giselle sembra avere la morte in viso l'altra sorride come se fosse soddisfatta della domanda.

<Succede questo quando si ha una fidanzata particolarmente brava.> Un'esperta a letto? Decisamente. Serro la mascella a quel ricordo che in realtà non so nemmeno perché mi sia venuto in mente in una situazione del genere, ma la cosa mi innervosisce soltanto.

<Mi sta sul cazzo.> Mi sento sussurrare quello all'orecchio da Heather che mi è arrivata alle spalle e io devo solo darle ragione, ha proprio la faccia da testa di cazzo.

<Ascolta. Prima risolviamo questo caso prima mi allontano dalla voglia irrazionale di colpire quella smorfiosa.> I tre ci raccontano della loro vita e ritroviamo tutto sul computer su cui controlla Brandon, è tutto vero. L'ultimo a darci la sua versione è Ryan e intanto completino lilla è tornata a cozzarsi alla sua fidanzata. L'altezza è più o meno uguale, Sophie sarà alta come me e  Giselle come la vittima.

<Cherry dove vai?> Mi sussurra Heather, ma io mi avvicino a quelle due che dopo aver fatto un paio di passi portano il loro sguardo su di me.

<Può staccarsi un secondo dalla sua fidanzata e mettersi di fronte a lei?> Usare il lei con chi ti sta sul cazzo a pelle è la parte più irritante che può capitarmi in questi casi. Stranamente non fiata forse per la confusione e una volta che ottengo quello che ho chiesto alzo con un dito il suo braccio mettendolo in modo parallelo al suolo. La spalla. Arriva alla spalla essendo alta quanto me, quindi dall'altezza del proiettile che era nel petto il colpevole non può essere più alto della vittima. Jeff ed Eva, si possono eliminare dai sospettati. Ma la cerchia è ancora ampia...
<Può tornare a cozzarsi alla sua fidanzata.> Concludo pronta ad allontanarmi se non mi avesse risposto.

<Le crea qualche disturbo?> La sua domanda non è di curiosità, ma di provocazione e lo si capisce chiaramente dal suo tono.

<Con delle praline di cioccolata nello stomaco e un morto? Direi di sì è altamente inadeguato, come il fingere di fare sesso per tenersi nascosti.> Avrà passato Max, ma non me. Non ci casco alle loro menzogne ed è proprio il motivo per cui ho detto a Max di trattenere questi tre.

My exception is you - Un amore pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora