|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟏𝟔|

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Pov. Toni

<Sei ancora incazzata.> Mi sento dire alle spalle mentre giro in intimo davanti al divano dov'è stesa lei e... ha ragione, ogni nervo del mio corpo è nuovamente teso e gli occhi infiammati sono un chiaro indizio.

<Averti scopato non elimina ciò che sta succedendo Kir.> Anzi se possibile mi fa incazzare ancora di più perché da quando ho sentito quel sapore di ciliegia su quelle labbra la mia mente è registrata solo su quel canale. Il giorno dopo che sono tornata dalle terme avrei pagato oro per avere un contatto con lei, volevo vederla, baciarla e... e mi sarei ritrovata su una picca probabilmente. Ho scaricato la mia frustrazione simile a quella di una dipendente in astinenza con Bourbon, ci siamo massacrati evitando il viso, ma il mio corpo leggermente a chiazze è un ricordino di quanto è stato intenso quell'incontro.

<Tutto qui Vermouth? Debolucci siamo og...> Lo zittisco con una ginocchiata allo stomaco che ho fa piegare e non volendolo colpire alla testa lo spingo solo verso il tappetto presente al suolo.

<Bourbon non conviene provocarmi.> Lo avverto sgranando gli occhi quando lui usa la gamba per farmi cadere e ci riesce, ma il mio corpo agisce prima che la mia mente possa dargli l'impulso di posare la mano a terra e fare forza con il braccio per spingermi lontano da lui.

<E a te di star zitta.> Ci troviamo entrambi chini con le gambe divaricate e una mano al suolo per reggerci. Basta uno sguardo ed entrambi scattiamo verso l'altro con forza.

Mi ha aiutato un sacco a differenza di adesso che dopo neanche un paio di provocazioni da parte di Syria l'ho portata nel suo appartamento dove l'ho presa sul divano. Lei non può saperlo, ma inconsciamente ho evitato il letto perché mi avrebbe ricordato lei a quando...

<Fanculo!> Urla quella parola spingendo il corpo contro il mio avendo inarcato la schiena quando infilo senza avvisarla due dita dentro quel calore così umido.

<Potrei diventare una fan anche di quello in effetti.> Ci scherzo su baciandole il collo cosa che non faccio spesso, penso sia una cosa intima e lo faccio senza rendermene conto ora. Quando una ciocca dei suoi capelli però mi fa il solletico sotto al naso è come se riattivassi il cervello e di conseguenza mi allontano da quella porzione di pelle accorgendomi che lei non se ne è resa conto, sta pensando a qual...
<Cazzo!> Capisco subito cosa stava meditando di fare mentre il fastidio e al contempo il piacere si mischiano dentro di me facendomi crollare la testa contro il materasso. Avendo infilato un solo dito mi sento così stretta che se in questo momento lo muovesse senza tener conto delle mie condizioni sentirei del dolore si, ma verrei immediatamente.
Mi manca il fiato quando sento delle carezze sul volto che quando giro di lato e incontro i suoi occhi... Diamine quanto è bella.

<Ti voglio.> Devo aver sentito male, non può essere reale ciò che penso di aver ascoltato. Eppure... percepisco ancora il suo dito dentro di me e quegl'occhi color ambra, ma che adesso che siamo ferme con la luce che le illumina le iridi vedo delle sorte di crepe d'oro. È reale. Lei l'ha detto, vuole... me. Il che mi sembra assurda come cosa, ma se lei ha avuto il coraggio di ammetterlo...

<Ti voglio anch'io.> Le confesso unendo le nostre labbra che si schiudono non appena trovano le altre.

Mi porto una mano tra i capelli volendomi davvero mettere a piangere. È un tormento quella donna, lo era già prima quando invece di catturarla giocavo con lei finendo poi con un avversaria degna di nota e che mi ha messo in difficoltà serissime. Però adesso... è una rottura differente.

<Abbi pazienza fra poco più di tre ore sarà tutto finito.> Già... Alle 18 la zittiremo per sempre. Sono quasi uscita di testa sapendo ciò che era realmente successo e io ho bisogno che quella dannata muoia, non può assolutamente uscire quella notizia e inconsciamente Fangs e Sweet Pea mi faranno un favore enorme.

My exception is you - Un amore pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora