|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟒𝟐|

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<Sei formid...> I suoi occhi diventano il triplo mentre si blocca irrigidendo ogni parte del corpo.

<Toni?> Le poso una mano sul braccio quasi a sostenerla, ma lei non distoglie lo lo sguardo da dietro di me così mi volto preoccupata che ci sia qualche pericolo imminente, ma non vedo altro se non cinque persone che camminano sul marciapiede.

<Ho bisogno di te.> Quelle parole così decise e urgenti mi fanno sussultare riportando per qualche secondo lo sguardo su di lei.
<Donna castana, occhiali da sole e capello con un bastone, dall'altra parte.> Seguo le sue indicazioni trattenendola a stento non appena prova a scendere dal marciapiede e buttarsi per strada senza minimamente guardare.

<È una non vedente Toni, cos'h...> Mi zittisco quando quella che avevo scambiato per una persona con difficoltà invece posa atterra il bastone e...
<Le macchine Toni!> Le urlo quando lei si lancia in mezzo alla strada correndo verso la donna che è salita velocemente su una moto infilandosi un casco. Imprecando prendo dalla borsa la prima cosa che penso può esserci utile e seguo Toni andando sul fronte della moto che capisco essere il suo obiettivo, ma...

<Fanculo!> Toni urla contro la moto che ho sfiorato con la mano non riuscendo a tenere la presa, ma qualcos'altro si. Mi avvicino velocemente a lei fermandola dal correrci dietro.

<Fermati e seguimi. Le ho messo un cip vicino alla sella.> Le spiego in modo conciso portando i suoi occhi nei miei che adesso sono sgranati per la sorpresa.
<Hai detto di aver bisogno di me. Eccomi. Ci sono.> Aggiungo ricordandole le mie stesse parole e pur non sapendo cosa sta succedendo scuoto in lei un sorriso sincero mentre l'ammirazione splende nelle sue iridi.

<Ti seguo.> È sicurezza quella che c'è nei suoi occhi e pur cosciente del calore nel mio petto per quello sguardo, dopo un secco cenno della testa la portò verso la mia macchina su cui la faccio salire.

<Puoi spiegarmi un po' chi sto tallonando?> Le domando risentendo dello svantaggio tra questa persona in moto e noi in macchina. Non c'è molto da discuterne per gli inseguimenti in caso di disparità tra mezzi avere la moto è l'opzione più furba; ti permette di nasconderti e fluire tra i mezzi con più facilità.

<Onestamente? Non lo so. Si è presentata a... vicino alla base fingendosi cieca e dicendo che stava aspettando qualcuno. Ma non è arrivato nessuno finché non ha approfittato di un mio momento di distrazione per dissolversi nell'aria.> Mi... mi sta coinvolgendo in una situazione con una persona che è stata vicino all'ubicazione della loro base? È... è più sicura e fiduciosa verso di me più di quanto pensassi.

<Cieca non è se guida e soprattutto a questa velocità.> Commento toccando con il dito lo schermo della console per rimpicciolire un po' la mappa e seguire il tragitto che sta percorrendo. Se la seguiamo man mano arriveremo troppo tardi e c'è la possibilità di perderla... dobbiamo anticiparla.
<Dove diavolo sta andando?> Chiedo tra me e me prendendo una parallela immaginando che in questo momento sarà meno affollata e grazie a quella riesco a bruciare metri uno dietro l'altro.

<Non in una zona vicina.> Chiarisce come se non ci fossi arrivata non appena vedo l'entrata per la super strada.
<Nord...> Lo shock e la frenesia lasciano il posto ai ragionamenti e alla mente per anticipare chiunque sia questa donna. Poggia la testa su una mano piegando il braccio per posare il gomito nella rientranza del finestrino e io aumento la velocità facilitata da questo nuovo suolo, posso raggiungerla più facilmente. Non so esattamente a cosa pensa Toni, però io mi domando perché vada così veloce. È impossibile che mi abbia vista mettere il cip sulla moto, ma allora perché va veloce. La vocina nella mia mente mi urla qualcosa che non riesco ad afferrare e la frustrazione è troppa.

My exception is you - Un amore pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora