|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟏𝟑|

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Pov. Toni

<Ti ritrovi anche stavolta in un posto in cui non potresti stare.> Lo dice riferendosi a quel verbale di cui sinceramente non me ne può fregar di meno, l'unica cosa che mi ha affascinato è stato vedere come tutti i pezzi del caso si incastravano nella sua mente attraverso i suoi occhi e anche nel sentirla risolvere il caso. Non solo ha fatto ciò che mi aspettavo, ha anche superato le mie "aspettative".

<Mi succede spesso, ma è inevitabile.> Le dico quasi in un sussurro dandole pienamente ragione. Non lo solo trovarmi qui in questa stanza con lei, ma non dovrei proprio essere qui in questo resort, per Crys, per lei e per l'ANOBAC. Sono qui però e infondo so che non me ne sto pentendo neanche un minimo. La osservo alzarsi dalla sedia mentre mi osserva cercando capirmi, ma io non mostro nulla. Se le faccio vedere anche solo un minimo di ciò che provo da quando l'ho aiutata prima, sarei fregata.

<Toc toc.> Quella sincera voglia di capire viene sostituita in un battito di palpebre dall'irritazione.

<Che vuoi stavolta?>

<Due cose in realtà che possono essere entrambe cartacee?> Alza un sopracciglio confusa e lo sono un po' anch'io, più che altro per la seconda cosa perché immagino che la prima sia il verbale che stava compilando.
<Be' il verbale e il tuo numero. Sai per vederci finalmente senza cadaveri o casi d'indagine.> È veramente un coglione deficiente questo?? Non so da quanto ci stai provando, ma deve aver accumulato così tanti no che solo un cieco non capirebbe che è perché è lesbica, se fosse bisex forse una possibilità l'aveva anche. Per un momento ho creduto che gli avrebbe lanciato la penna in fronte e ammetto che sarebbe stato soddisfacente, però fa la brava detective privata consegnandogli il verbale; se c'ero io al posto di questo Nick mi sarebbe arrivato un coltello dritto in fronte.

<Ecco il verbale.> Schietta. Troppo. È al limite.

<E il numero?> Alla sua insistenza inizio ad innervosirmi anch'io pur essendo rimasta in silenzio, la parola "no" a quanto pare non gli arriva al cervello. Mi trattengo lasciando fare a lei che sorprendentemente non lo colpisce con nulla, ma...

<Sai che in effetti volevo chiederti di uscire Nick?> Si volta verso di lui mentre io la sguardo stupita non potendone fare a meno, non dirmi che vuole uscirci per toglierselo dalle palle! Non può farlo! O meglio si che può, ma...

<Be' finalmente! Quando?> Quel timore che in realtà non è timore perché a me non importa nulla, si placa quando vedo quel sorrisetto stronzo sulle labbra oh... la vedo bel...

<In questo preciso istante e per non tornare. Ah e chiudi la porta una volta uscito.> Giuro che mi aspettavo qualsiasi cosa tranne questa. Scoppio a ridere non potendomi trattenerne soprattutto vedendo la faccia da cretino che fa lui, diamine se non fosse un agente dell'FBI...

<Sei davvero una...> Non ci metto neanche un secondo a smettere di ridere diventando mortalmente seria.

<Sai una cosa?> La voglia di comportarmi da leader dei Serpents in questo momento è molta, ma poi capisco che il miglior modo per colpirlo è fargli capire il perché non potrà mai avere ciò che vuole.
<Ti auguro un minuto di intelligenza per capire quanto sei cretino.> Gli dico usandomi come cavia per fargli comprendere la realtà. È proprio questo il motivo che mi dico quando incontro i suoi occhi e mi avvicino pericolosamente al suo viso senza distogliere lo sguardo, non perché volessi, ma solo perché mi ci sono ritrovata incatenata. Per completare il mio ruolo di cavia mi avvicino alle sue labbra con l'obiettivo di far credere a quel cretino di averla baciata, però quando sento il suo respiro sulle labbra... Sconnetto la ragione. Mi precipito sulle sue labbra da cui mi allontano varie volte come se il mio cervello mi volesse ricordare che non è assolutamente il caso, ma... è desiderio quello che provo per lei e che mi porta a posare le mani sui suoi fianchi. Sarei sicuramente andata avanti, molto più avanti se non avessi percepito la sua mano che si stava sollevando per toccarmi il volto, ma avendo quella maschera solo facciale con la parrucca non posso permetterglielo. Mi stacco come un lampo da lei sentendomi destabilizzata per la mancanza delle sue labbra, ma capisco immediatamente che non le ritoccherò quando incontro i suoi occhi. Mi ha scoperto.

My exception is you - Un amore pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora