|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟓𝟑|

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<Dai Cheryl.> Toni mi guarda con quello sguardo che si usa palesemente per far cedere l'altra persona, ma lei è Toni quindi non mi fa un vero e proprio broncio però in compenso mi tende quella che dovrebbe essere la colazione. Rimango con le mani ben salde contro i miei fianchi che stringo leggermente per non allungare il braccio e cedere, ma ciò che mi salva dal farlo è un altra cosa.

<Non la alzerai da quel letto se non ti metti nuda.> Vedo quel cornetto nella mano di Toni rischiare di fare una pessima fine contro il suolo, un po' lo stesso destino che fa la mia mascella nel momento in cui comprendo le parole dette da...

<Non incominciare Crys, devi essere dalla mia di parte.> A Crystal invece rivolge un vero e proprio broncio più sul disperato, però mi ci concentro poco poiché la mia attenzione va alla donna che esce dal bagno con un costume azzurro come i suoi occhi che la rende stupenda.

<Lo sono, ma è più divertente stare dalla sua ora.> Quell'espressione di presa in giro che ho visto per giorni interi rivolta a me però fa il suo ritorno e io inizio ad osservarla cercando di scindere ciò che è vero da ciò che era una menzogna.

<Ti piace Crystal adesso, Sherry?> Se non tanto per la prima parte, mi volto a fulminarla per la seconda. Ho in un certo senso capito il significato di quel soprannome, ma non mi pare né il caso né opportuno chiamarmi in quel modo.

<Non è nulla che non ho già visto, Vermouth.> Ribatto pronunciando a denti stretti il suo nome in codice sorprendendola, ma è come se avessi richiamato anche i suoi comportamenti legati a quel soprannome così la maschera facilmente.
<Ora alza il culo dal letto, non si mangia lì.> Ripeto seria passando lo sguardo dal suo viso alle sue gambe ancora sotto le coperte.

<No.> Apro la bocca pronta a farle capire bene ciò che ho detto quando mi ricordo che non siamo sole e mi fermo a tre piedi dal letto.
<Problemi Sherry?> E davanti a quel suo sorriso comprendo che per quanto posso tenerle testa non posso né tantomeno voglio più ricorrere ad armi o alle mani. Non è più come prima e non lo sarà più.

<Continui ad essere irritante.> Le ribatto invece prendendo il cornetto che mi stava porgendo per andarmi a sedere come una persona normale su una sedia accanto al tavolino.

<Non posso perdere il mio tocco.> Mi fa l'occhiolino ed io sbuffo nascondendo il piccolo sorriso dando un morso al cornetto mentre senza guardarla direttamente vedo Crystal seguire le mie orme e sedersi dall'altra parte del tavolino.

<Ho visto una piscina con della roba melmosa, possiamo andare lì dopo colazione.> Propone Crystal riferendosi alla colazione portata da lei stessa essendosi svegliata prima di me e Toni. Quando è tornata con un vassoio pieno di cose io e Toni eravamo un po' stese sotto le coperte a parlare del più e del meno per non toccare altri argomenti pesanti. Inutile dire che non appena ho sentito la porta aprirsi sono andata in panico perché mi ero scordata di Crystal e mi ero subito alzata per non so cosa, ma quando ho incontrato quei suoi occhi, difficoltà. Questo ho sentito. Mi sono sentita in difficoltà per la nostra situazione e in imbarazzo per ieri sera, ma lei si è comportata come se nulla fosse, anzi mi ha preso in giro su una ciocca troppo sparata in alto.

<Cheryl?>

<Uhm?> Domando scuotendo leggermente la testa quando sento pronunciare il mio nome e mi accorgo che entrambe ora mi stanno guardando.

<Ti avevo chiesto se ti andasse.> Mi andasse...? Oh le vasche di zolfo.

<Si. Si si, appena finisci di fare la bimba con la colazione a letto conviene che ti vai a cambiare.> Anche perché manca solo lei. Per scappare da Crystal mi sono rifugiata in bagno con la scusa di darmi una sistemata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 2 days ago ⏰

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My exception is you - Un amore pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora