|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟒𝟖|

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Pov. Cheryl

<Cher sei sicura di far...> Ignoro Veronica piantando con il guantone un pugno sul fianco di Heather che ignorando il colpo si bassa schivando una mia gomitata.

<Ce la fa eccome Ronnie... tranquilla.> Le risponde Heather mentre io incasso, volontariamente, un pugno da parte sua. Dolore. Sento dolore fisico. Stanchezza. Bruciore nei muscoli. Sudore in ogni parte di me. Viva. Sono viva. Devo ricordarmelo.
<Be'? Tutto qui? Ti fermi perché ti ho colpito?> Alzo la testa trovando con gli occhi Heather con un ghigno che non mi tratta con riserve come aveva fatto prima Veronica e si scaglia su di me non dandomi tempo. Cadiamo a terra e lei stando sopra ha il vantaggio di pochi secondi utili per bloccarmi e colpirmi.

<Heath non es...> Nessuna delle due ascolta Veronica e ci rotoliamo colpendoci finché non ci fermiamo nello stesso momento. Succede senza che ci guardiamo, senza che ci diciamo nulla. I nostri corpi si fermano e restano tutte le sensazioni di prima e il respiro affannoso per lo sforzo. Sapendo che non ci attaccheremo mi lascio andare per terra a braccia e gambe aperte prendendo più ossigeno possibile mentre guardo il soffitto. Se ho passato la notte nel cuore di New York per poi andare su un grattacielo e vedere l'alba, quando sono tornata alla base nonostante la notte in bianco mi sono cambiata e sono andata in palestra. Avevo capito che riflettere e riflettere con tutte quelle emozioni mi stava facendo non solo uscire pazza, ma ero in un limbo: un mix di energia e nervoso. Tutto ciò l'ho concentrato sull'allenamento che all'inizio era solitario tra il riscaldamento, i pesi ed esercizi di resistenza, ma quando Veronica e Heather sono entrate scherzando e ridendo sono riuscita a scaricare tutto. L'ho fatto prima con Veronica dando una scintilla a quella miccia, ma è con Heather che sono esplosa non dandomi limiti.

<Grazie.> Abbasso lo sguardo vedendo Veronica che passa una borraccia a Heather e lei la prende subito dopo essersi tolta un guantone. Pigramente li tolgo anch'io lasciandoli sul pavimento e restando così ferma chiudendo gli occhi.

<Che ne dici di bere un po'?> Apro un occhio quando il piede di Veronica colpisce gentilmente il mio per catturare la mia attenzione e l'unica cosa che riesco a fare subito è sbuffare leggermente. Prendo un lungo respiro e apro gli occhi provando a mettermi seduta però cambio subito idea quando Veronica mi porge la mano che tendo subito ad afferrare.
<Forza leonessa.>

<A volte le storie d'amore tra lupi e leonesse non vanno a finire male, il finale potrebbe sorprendere.>

Sgrano gli occhi e la mia presa si annulla provocando solo la mia caduta senza modo di attenuarla.

<Porca putt...> Mi mordo la lingua portandomi una mano dietro alla testa mentre le ragazze si affiancano vicino.

<Cherry stai bene?> Heather porta le mani dietro alle mie spalle aiutandomi a mettermi seduta mentre Veronica mi sfiora con le dita la nuca.

<Dannazione che craniata che hai dato.> Le esce metà strozzata e metà sussurrata quella frase e basta uno sguardo per capire il perché. Tre, due, uno... scoppiamo tutte e tre in una sonora risata che per loro è di puro divertimento mentre a me se all'inizio lo era poi diventa una risata nervosa, isterica, stanca.

<Ehy... Shh... Shh è tutto ok.> Heather mi prende tra le sue braccia nonostante siamo sudate lerce e Veronica si siede davanti a me in modo da abbracciarmi anche lei.

<Cher...> Lacrime che ho trattenuto fin'ora trovano la loro strada davanti a loro. La diga non è completamente aperta, ma quelle che escono mi portano in affanno i polmoni o forse è proprio quel trattenere la causa.

<Ehy respira.> Il mio volto viene preso subito tra le mani di Heather che non distoglie lo sguardo dal mio.
<Copia me. Non bloccare il respiro, ok?> Respirare. Devo respirare. Copiare Heather e...

My exception is you - Un amore pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora