|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟏𝟏|

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Pov. Cheryl

Due minuti e trentasette. Trentotto. Prendendolo da sotto le braccia lo tiro velocemente fuori insieme all'aiuto di un tizio del resort per farlo stendere a pancia in su per terra e controllare il battito... Inesistente! Sei in tempo Cheryl! Ho ancora un minuto e venti secondi. Dai dai... Inizio la tecnica cardiopolmonare ignorando il mondo esterno, deve respirare, deve respirare! Tiro io il respiro di sollievo quando alla seconda pressione che faccio del terzo giro Paul si gira di lato buttando fuori l'acqua che aveva invaso i polmoni.

<È tutto ok, è salvo. Respiri.> Dico prendendogli le spalle per non farlo andare in avanti e aiutarlo nella respirazione. Questo non serve a molto perché dopo un paio di secondi in cui i nostri guardi si incrociano lui perde conoscenza.
<Chiamate un'ambulanza e la polizia! Ora!> Urlo a coloro che sono accorsi rimanendo in disparte mentre lo rianimavo. Un ragazzo con il costume a boxer fa subito quello che gli ho detto e poi avviso tutti di rimanere lontano dalla scena. Posiziono in modo che non possano esserci collassi polmonari Paul e poi mi alzo seppur ancora zuppa per analizzare la scena. Nella stanza non c'era nessuno se non lui, ma correndo per il corridoio c'erano molte persone in accappatoio e ciabatte dall'aria di voler venire qui. Tutto intorno è in ordine e le ciabatte di Paul sono ben allineate vicino al bordo della vasca.

<State tutti fermi dove siete! Niente stati agitatori.> L'arrivo della polizia di certo si sente e non appena chiedono chi l'ha fatti chiamare il ragazzo di prima indica verso la mia direzione che sono ancora vicino alle ciabatte allineate.
<Direi che è stato fortunato a ritrovarsi lei nel resort termale detective.> Queste sono le prime parole di Max l'ispettore della dipartimento di omicidi di New York. Ci siamo già incontrati varie volte e sin dalla prima mi sono creata un'identità: detective privato. In questo modo mi sono assicurata una copertura per ogni evenienza.

<Immagino di sì, anche se avrei voluto che non succedesse nulla.> Chiarisco onde evitare e lui mi annuisce mentre io con lo sguardo osservo due poliziotti che si occupano di Paul.

<Mi delucidi su cos'è successo?> Gli inizio a spiegare tutto ovviamente escludendo che la ragione per cui sono qui era dettata dalla sua sicurezza. È partito tutto nel momento in cui controllando il segnale GPS del suo telefono che ho collegato con la piantina del resort ho visto che entrava nella piscina ma poi si era bloccato al centro, venti secondi, trenta, quarantacinque e la luce del GPS è iniziata a tremolare finché ad un minuto non si era spenta con il telefono andato in cortocircuito. Ho capito che c'era qualcosa che non andava, era impossibile che non si fosse accorto di essere entrato nella vasca con il telefono e così ho seguito l'istinto mi sono messa a correre.
<Indagheremo sui presenti nel corridoio.> Mi informa non appena ho finito guardando la quindicina di persone tenute d'occhio da tutti e tre i poliziotti; nel mentre parlavamo hanno preso e portato via Paul con l'ambulanza d'urgenza, da quanto ho sentito hanno paura che siano comparse delle lezioni interne.

<Non è meglio in tutta la struttura? Occupandomi di rianimare Paul non ho tenuto d'occhio chi c'era o meno nel corridoio.> Gli spiego sentendomi in difetto in questo momento.

<Non serve, c'è una telecamera nell'incrocio tra la sala bar e il corridoio che porta fin queste vasche. Vedremo se qualcuno se ne sarà andato nonostante quella donna ha detto a tutti di non muoversi.> Max mi indica verso la direzione dove ci sono tutte le persone, ma non capisco a chi si riferisce.

<Precisamente chi è stata?> Chiedo curiosa dato che non è una cosa che viene in mente con una persona annegata.

<La donna corvina con i capelli lunghi e gli occhi rossiccio.> Il mio sguardo va sull'unica corvina che ha i capelli lunghi e la riconosco subito, è la donna che si è preoccupata per la porta aperta della mia camera. Insolito. Non so precisamente cosa, ma l'istinto mi dice che c'è qualcosa di insolito.

My exception is you - Un amore pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora