|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟒𝟒|

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<Crys lasciala, non...> Mi faccio avanti per cercare di mediare tra loro, quando un braccio mi circonda il collo e un altro il bacino bloccandomi.

<Ton...!> Cheryl si spinge in avanti contrastando Crystal, ma non appena faccio forza di lato per provare a respirare lei si blocca e i suoi occhi si puntano sul mio aggressore.

<Ti avevo detto che si sarebbero agitate raggio di sole.> Sgrano gli occhi a quella voce che adesso riconosco perfettamente e che ho sentito per quattro anni. Raggio di sole... Bastardo!

<Lasciala. Ora.> Se stavo per colpirlo e fargli rimpiangere veramente il giorno in cui è nato quell'ordine, non parole ma proprio quell'ordine che Cheryl gli da mi fa bloccare.

<Siamo diventate protettive a quanto vedo.> Gli avrei dato una gomitata allo stomaco se lui non rendeva più ferrea la presa intorno al mio collo e per istinto di sopravvivenza porto le mani sul suo braccio per provare a prendere aria.

<Ti ho detto di lasciarla!> La vedo andare contro la presa di Crys che però tira fuori... un coltellino piantandoglielo vicino alla gola.

<Cr...Crys... ferma!> Urlare quelle due parole mi è costato più di quanto pensassi e vado subito in affanno non resisterò allungo.

<Dovete stare ferme e buone, entrambe.> Avendo bloccato Cheryl Crys può permettersi di girarsi a guardarmi e la cosa che mi spiazza è come non interviene per salvarmi il culo, mi sta strozzando!

<E senza che provate a ucciderci.> Se Cheryl si è fermata dall'attaccare Crystal per qualsiasi cosa sia successa tra loro, solo perché è mia sorella. Io non garantisco la stessa cosa per il mio aggressore.

<Lasciala e non farò nulla a Crys.> Lo stupore deve essere evidente sul mio volto perché lei nonostante tutto mi rivolge uno sguardo preoccupato che si sta offuscando velocemente ai miei occhi.

<E tu?> Se la mia speranza che bastasse la parola si Cheryl era viva ora viene spiazzata. Non so cosa pensare, avrei detto che Crys non l'avrebbe neanche attaccata Cheryl, ma... non mi sta neanche liberando da questo pezzo di merda.

<V...va bene... Crys... lasciala.> È come se avessi detto le parole magiche perché in un istante scompare la presa che mi stava soffocando, ma non essendo pronta cado su un ginocchio fermandomi in tempo con le mani sul suolo.

<Toni!> Una pressione diversa e più gentile mi tiene su mentre i miei polmoni si impegnano a riprendere velocemente tutto l'ossigeno di cui li stavano provando.

<Sto bene...> La rassicuro con affanno posando una mano sul suo braccio prima di sollevare la testa e incontrare due occhi color miele sommersi dalla preoccupazione che nasconde però una rabbia che so che non è scomparsa e che è uguale alla mia in questo momento. Volto leggermente la testa e in quel momento li vedo: luce e ombra. Crystal e Bourbon. Sono uno affianco all'altro che ci osservano e se la mia gioia da far male nel rivederla viva era senza fine adesso sono confusa e incazzata.

<Siete estenuanti messe insieme.> Bourbon si passa una mano tra i capelli quasi scocciato ignaro dello sguardo storto che gli rivolge Crystal.

<Adesso siete incazzate, ma possiamo spiegar...>

<Be' non è difficile da capire tu sei una stronza bugiarda e tu uno troppo bravo nel suo lavoro.> Guardo allibita Cheryl che non solo ha ripreso in mano la sua rabbia, mi ha anche fornito di un dettaglio su Bourbon: "lavoro". Chi cazz... Mi alzo velocemente non appena vedo Cheryl avvicinarsi a loro due, ma succede tutto troppo velocemente.

<Ho protetto la tua ragazza dovr...> La mia mascella quasi tocca terra quando veniamo risoprannominate fidanzate, ma il clou è quando Cheryl piazza un pugno a Bourbon che rimane con il volto girato.

My exception is you - Un amore pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora