|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟓|

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Pov. Cheryl

<Potresti smetterla di guardare quel pannello come se volessi bruciarlo?> Le chiedo uscendo dal bagno che ho in camera, come tutti, e che la porta si trova alla sinistra della scrivania.

<Potessi brucerei loro direttamente.> A quanto pare la nostra "conversazione" a letto non l'ha distolta da ciò che è successo. Mi avvicino al puff morbido che mi ha portato in camera e sui cui ci si è affondata aprendo le gambe per mettermi a cavalcioni su di lei.
<Non giocare sporco.> Se le sue mani si incollano ai miei fianchi coperti dall'asciugamano che ho intorno al corpo. il suo sguardo resta ancora sul pannello.

<E tu guarda me.> Ribatto voltando il suo viso verso il mio finché quegli occhi non entrano in collisione con i miei.
<Non mi ha fatto nulla. Forse era troppo stanca o forse non le interessavo.> Ricevo subito uno sguardo omicida da parte sua e diciamo che me lo merito, se non le interessavo non mi faceva portare da quei bambini il suo codice.

<Ehyyy! Eroina!> Distolgo lo sguardo dai genitori del bambino che d'istinto mi sono buttata e ho salvato, notando tre ragazzini con dei fogli in mano.

<Ciao.> Non so minimamente chi sono, saranno altri attirati dall'episodio che è successo, ma devo dileguarmi prima che venga attirato qualche giornalista o cose del genere.

<Questi sono per te!> Ognuno dei tre bambini mi dà un disegno, ma uno di loro insieme al disegno mi dà un foglio piegato in quattro.

<Sono bellissimi.> Dico in modo dolce a tutti e tre con un sorriso sulle labbra mentre apro il foglietto, ma non appena lo spiego una sola volta il nome che ci leggo sopra mi fa sbiancare.

<Davvero?? Quello te lo manda quella donna lì g...> Alzo di scatto la testa per vedere il punto in cui mi indica il bambino che però si blocca notando che lì non c'è nessuno. È sparita. Vermouth.

Quei tre disegni sono ancora sulla scrivania mentre il biglietto l'ho nascosto in un cassetto. Nessuno sa della sua esistenza a parte Heather. Quando sono tornata e mi ha visto interrata in varie zone mi ha chiesto che avevo combinato e a tutti ho detto la verità, cioè che ho preso per un pelo un bambino prima che si faceva un tuffo nel lago.

<Per stavolta. Non puoi rischiare così e se si stanca di stare buona e agisce? Dai per scontato che sei immune a lei.> Ha ragione. Finora è stata buona o almeno non ha agito contro di me, ma quando lo farà io dovrò essere pronta. Mi alzo da sopra di lei restando in silenzio mentre mi dirigo verso la mia scrivania osservando le foto dei Serpents. Li ho visti tutti, chi di striscio e chi... chi molto bene, eccetto... Tequila. Lei se veramente l'ho incontrata non lo saprei o almeno l'ho scambiata per Kir o Chianti perché nonostante i suoi tratti particolari non sono riuscita a vederla mai in faccia oltre a una foto. Tutt'altra cosa è il suo capo, lei... non la capisco, non capisco il significato del suo biglietto. Vengo distratta dai miei pensieri dal telefono che mi avvisa dell'arrivo di una notifica. Lo prendo e sgrano gli occhi al messaggio che ricevo. È lui.

Numero sconosciuto
Barney. Ricevimento. Vicino. Vera identità.

Malachai. Non capisco perché dovrei avvicinarmi a Barney senza travestirmi? Non ha senso. Mi sono travestita da signora sessantenne per passare come la madre di Heather. Perché vanificare quel lavoro...?

<Cambio del piano. Vatti a sistemare, ci si rimette a tavolino.> Dico ad Heather che non mi ha staccato lo sguardo di dosso e non per quello che abbiamo fatto prima, ma per vedere la mia reazione a ciò che mi era arrivato.

<Spero sia solo migliore di questo.> Prendendosi la maglietta esce dalla mia camera in reggiseno per andare in quella adiacente che è la sua.

Cheryl 🍒
Tra venti minuti voglio tutti nella sala operativa.

My exception is you - Un amore pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora