|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟑𝟐|

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<Cosa cazzo...>

<Kir! Deve essere stata lei quando ci ha viste. Ha avvisato gli altri.> Campo in aria un'ipotesi che ragionandoci due secondi in più prendo per probabile, quella testa di cazzo pur avendo scoperto che si porta a letto Kir non lo avrebbe fatto, stessa cosa per Mal.

<Quello era Malachai vero?> Mi domanda a bassa voce passando dietro un furgone. Non vediamo dove si trovino, ma noi sappiamo dov'è la nostra macchina e dobbiamo arrivarci.

<Si...> Mi manca e il sapere che ce l'ho avuto così vicino e... e che non ho potuto neanche abbracciarlo...

<Uscite fuori, a questo giro non ti lascerò viva leader dell'FBI!> Pisco. È la voce di Pisco questa. Merda... L'avergli sottratto il bersaglio deve essersela segnata troppo con il sangue.

<Mi spieghi cosa intendi per "stiamo rimediando?"> Vermouth. La sua voce risuona nel parcheggio dopo il rumore delle porte che si chiudono e io e Heather rimaniamo ferme immobili.
<Pisco!?> È sorpresa. Come immaginavo non è stata lei, è stata quella puttana di Kir.

<Cosa sta succedendo?> Mal. La sua voce... Quanto mi è mancato... Chiudo gli occhi per cercare di controllare le emozioni, quattro anni. Sono quattro anni che non lo vedevo o sentivo la sua voce... La stretta della mano di Heather nella mia mi ricorda che lei è lì e che dobbiamo uscire di qui.
<L'hai avvertito tu della presenza di Cheryl e Heather? Ancora con questa storia? Non vi è bastato il pestaggio che avete ricevuto l'ultima volta?> Pestaggio? Quale pistaggio?

<È una situazione diversa questa. Sono qui le ho viste entrare, hanno schivato il proiettile per poco.> Ingoio a vuoto pensando a quel proiettile che sarebbe andato dritto in mezzo alla mia fronte se non mi spostavo in tempo.

<Dopo ne discuteremo. Adesso tu Pisco va a nord, Kir a sinistra, io farò la parte centrale e Bourbon a destra.> Ha messo Mal nella direzione di dove siamo come... come ha fatto a capire che siamo qui? Decido che sia una cosa a cui penserò dopo e faccio cenno ad Heather di continuare ad avanzare. Non manca molto ce la possiamo fare. Passo dopo passo ci avviciniamo quando un ombra incombe su di noi e io mi ritrovo ad alzare lo sguardo. Pur non riconoscendo quegli occhi ghiaccio i miei diventano lucidi per l'emozione, Mal... L'unico accenno di mio fratello che ottengo è quel sorriso sincero che per poco non mi fa crollare e correre ad abbracciarlo, ma la stretta di Heather nella mia mano mi fa riprendere. Dobbiamo andare. Lui cammina un po' sul posto facendo più rumore, ma quando faccio un passo lui ne fa ancora uno più alto. Mi giro a guardarlo e mi accorgo che sta osservando le mie buste. Le buste... Devo lasciarle o prima che salireno in macchina ci faranno uccidere. In combinazione a un suo passo faccio quello che mi ha detto e poi continuiamo nel nostro passaggio tra le macchine coperte solo dai lamenti degli altri e dai passi tutt'altro che silenziosi di Vermouth e Mal. Lo stanno facendo di proposito per aiutarci, ma qualcosa non mi quadra, c'è una domanda che vorrebbe palesarsi nella mia mente, ma non riesco a capire di cosa si tratti.

<Pronta?> Mi sussurra Heather e io annuisco dall'altra parte della macchina, dobbiamo essere veloci. Non appena Heather farà rumore con l'apertura e l'avvio del motore Pisco si metterà pronto al tiro. Un cenno veloce e apriamo le portiere fiondandoci all'interno. Heather è una scheggia ad accendere il motore mentre gli altri si guardano intorno per capire dove siamo, non avevamo messo in conto il rimbombo del luogo che va a nostro favore. Abbasso il finestrino mentre tiro fuori la pistola dal cruscotto della macchina e mentre Heather da gas punto a chiunque mi capiti sotto tiro.

<Non stavolta!> Con un braccio cozzo Heather ad sedile evitandole un progliettile alla testa che in realtà era diretto a me. Rispondo tempestivamente prima che la distanza sia troppa e sparo a Pisco mirando alla spalla, ma dopo la curva che prende Heather non so dove vada a finire.

My exception is you - Un amore pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora