|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟓𝟎|

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<Sembra che sei in un post sbornia.> La prende in giro Heather mentre io non posso fare altro che ridere davanti all'aria sballottata di Veronica. Alla fine si è veramente addormentatola con le braccia conserte sul bordo e la testa china su di esse. Se non andavamo io e Heather a svegliarla sarebbe rimasta lì per non so quanto tempo.

<Devono aver messo qualcosa nell'aria, mi sento tutta intronata.> Borbotta portandosi una forchettata di pasta in bocca e io la seguo a ruota ho un sacco di fame a differenza di stamattina, a quanto pare l'inizio del nostro weekend ha portato più fame a tutte e tre.

<Hai i nervi del collo contratti.> Esco dal mio silenzio sorprendendo Veronica.

<Come hai fatto a capirlo? Non l'ho detto.> Inforchetto un paio di penne e facendo poi passare lo sguardo nella parte alta del suo corpo.

<Ma si vede, avrai i nervi accavallati per il lungo tempo in una posizione sbagliata. Sei leggermente gonfia.> Le spiego indicandola con la forchetta prima di portarla tra le labbra. Veronica si porta di riflesso una mano nella zona che deve farle più male e subito arriccia le labbra sospirando.

<Uffa.> Sbuffa arresa dal non essere riuscita a nasconderlo e io mi porto una mano davanti alla bocca ridacchiando.

<Vedi il lato positivo, possiamo andarci a fare un massaggio dopo.> Con quella proposta Veronica si attiva e si scambia uno sguardo complice con Heather e io che pensavo che mi farei stesa in sauna.

<Potete prenotarlo voi? Vorrei spalmarmi in sauna prima di andare.> Dovrò poi bere mezza bottiglia d'acqua, però mi alletta troppo. Loro accettano subito dicendo che ci avrebbero pensato loro e così dopo pranzo torniamo prima un po' in camera per darci una sistemata. La prima ad andare sono io e una volta che chiudo la porta del bagno mi permetto di prendere nuovamente il telefono. Nulla. Non c'è assolutamente nulla. Se da una parte mi fa piacere che sta bene dall'altra mi chiedo come faccia a resistere tutti questi giorni con persone che hanno agito alle nostre spalle. Sospiro posando il telefono per fare quello per cui sono entrata in bagno e anche velocemente, mi sto sognando la sauna. Quando esco vedo oltre la finestra Veronica sul balcone con il telefono all'orecchio e Heather stesa sul letto che si massaggia le palpebre.
<Conviene che ti prendi un caffè, sai?> Le dico ridacchiando mentre mi siedo sul bordo del letto sotto il suo sguardo.

<Fammi uscire di qui e sarà la prima cosa che faccio.> Sorrido nel vederla girarsi sul fianco dalla mia parte e ci scambiamo qualche parola aspettando Veronica che finisce di parlare con Archie da quanto mi ha detto Heather. Mi convince a lasciare la borsetta nella cassaforte presente nella camera, ma più che una decisione è un compromesso perché lascio tutto qui collegando il telefono all'orologio. Mi dico che non è solo per Toni che potrebbe contattarmi, ma anche per il lavoro avvalorando la scusa che così lei e Veronica possono stare tranquille. In realtà sarei io a non esserlo, ma dopo uno sguardo sospettoso me la cavo.

<Heaths se non vai tu in bagno ci vado io!> Heather sgrana gli occhi e rido quando le si sbriga ad alzarsi fiondandosi in bagno prima di dover aspettare mezz'ora per poterci andare dopo Veronica. Le rivolgo un saluto ironico e raggiungo Veronica che sta salutando al telefono.

<Tutto bene?> Le domando volendomi assicurare che non ci siano problemi.

<Oh sisi, dovrebbero tornare lunedì insieme a noi.> Mi riporta vari dettagli di ciò che sta succedendo e conclude che penseranno loro a fare il rapporto. Mi passa l'idea di consegnarlo personalmente e farci due chiacchiere, ma poi penso che dovrò ragionarci dopo il weekend a mente fredda. Così lascio tutto in camera nella cassetta di sicurezza e poi esco dicendo a Veronica che io sarò tra la sauna e la piscina vicina; non so tra quanto andranno a prenotare il massaggio e quando potremmo farlo quindi se passa troppo tempo non è saggio passarlo tutto ad alte temperature.
Tiro un sospiro di sollievo non appena entro e il calore pervade ogni grammo del mio corpo. Stendo l'asciugamano su una panca che ha da un lato un cuscinetto ignorando tutti i presenti soprattutto quando la schiena si appiattisce lungo il tessuto spugnoso e la testa poggia sul quel rialzo morbido. Il paradiso. Il completo vuoto nella mia mente mentre mi abbandono al calore regolando il respiro; riesco a sentire il battito del mio cuore alla bocca dello stomaco dove c'è il polso del braccio che ho lascio ricadere sopra il busto in modo morbido. Quel mio stesso battito mi culla estraniandomi dallo spazio che mi circonda insieme al calore che ha effetti sul mio corpo ora che il fresco accumulato è passato.

My exception is you - Un amore pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora