Rimaniamo in silenzio per qualche secondo, senza sapere né cosa dire, né cosa fare.
«Tieni.» spezzo il silenzio, dandogli la collana in mano.
«Me la regali? Grazie!» esclama lui indossandola.
«Bene, adesso muovetevi a scendere, altrimenti farete ritardo.» cambio discorso in fretta, andando via.
Mi dirigo fino alla Sala Conferenze e mi siedo accanto ad Isabella.
«Dov'é la collana con il simbolo giapponese?» mi chiede.Non le sfugge proprio nulla.
«Ehm... devo averla dimenticata in cabina.» mento.
Ormai quella collana é di Tiberia, ma va bene cosi.
Proprio in quel momento fanno il loro ingresso nella sala i due ragazzi.
Tiberia ammica con l'occhio verso la nostra direzione e Isabella inizia a impazzire.
«ODDIO!! TI HA FATTO L'OCCHIOLINO!!! MATTEO É INNAMORATO DI TE!!!»
«Isa, ma che cazzo stai a dí? Te la regoli un po'? Solo perché un ragazzo ammicca con l'occhio non significa che sia innamorato. Non fare la stupida, ja.» sbuffo facendola tornare alla realtà.
La bionda sta per ribattere, ma per mia fortuna una professoressa dai capelli scuri e vestita tutta rosa, tipo Barbie, da testa a piedi, prende la parola.
«Buongiorno ragazzi. Allora, vorrei spiegarvi in breve di cosa tratta questo progetto a cui prenderete parte nei prossimi tre mesi.» la sua voce é davvero fastidiosa.
Mi metto comoda sulla sedia, sono sicura che sarà un discorso abbastanza lungo...
«Questo progetto é chiamato CETE, ovvero Culture e Tradizioni Europee. In pratica, nei tre mesi che seguiranno, avrete modo di poter studiare e scoprire le tradizioni, le culture, le lingue e tutto ció che c'é da sapere sui paesi dell'Europa.
Questa nave farà il giro di piú paesi europei, cosi da potervi far visitare anche i monumenti e i posti piú significativi che andrete poi a studiare.
Avrete modo di scambiarvi opinioni e di fare amicizia con altri ragazzi, vostri coetanei, provenienti da altri Stati che seguiranno le lezioni insieme a voi.» spiega la donna, gesticolando freneticamente con le mani.
Mentre ascolto distrattamente ció che dice quella professoressa in rosa, cerco di non girarmi per evitare di incontrare lo sguardo di Tiberia.Hai paura di innamorarti, non é cosí?
Oh mio Dio, sparisci.
Sai che ti daró il tormento per il resto della vita, no?
E sai che io non ti sopporto piú, no?
Pff, antipatica.
Chi ha parlato.
«Dovete però ricordare che non ci siete solo voi su questa nave, ma altre persone che hanno deciso di fare una vacanza, perció dovrete cercare di non disturbare e fare meno disastri possibili. Ovviamente ne pagherete le conseguenze.» aggiunge la Barbie con tono severo e lo sguardo chiuso in due fessure.
Detto ció, i professori si dileguano e noi possiamo finalmente tornare nelle nostre cabine.
«Da domani inizieranno le lezioni, perció oggi é l'unico giorno in cui possiamo svagarci prima di iniziare tre mesi di studio. Cosa facciamo?» mi chiede Isa stendendosi sul letto.
«Io vado a parlare un attimo con la professoressa, devo farle delle domande, tu intanto pensa a qualcosa da fare.» rispondo uscendo nuovamente dalla stanza.
Mentre mi dirigo verso la cabina 23A del primo piano, la stanza della mia professoressa, incontro una ragazza molto carina, con gli occhi verdi e grandi, i capelli castani e lunghi e un corpo abbastanza snello.
«Hola. Esta noche nos estarà una fiesta, ¿quieres venir?» mi chiede nella sua lingua madre.É, naturalmente, una ragazza che ha preso parte al progetto.
«Me gustaria mucho.» sorrido io.
La ragazza dagli occhi grandi mi porge un volantino con tutte le informazioni sulla festa e corre via verso un gruppetto di ragazze francesi.
Ritorno immediatamente in camera, le domande alla prof possono aspettare.
«Isabella, preparati. Stasera si va ad una festa!» esclamo entrando come una furia nella nostra stanza.
Spiego tutto alla mia migliore amica e iniziamo a decidere cosa mettere.
«Non ho portato niente di adatto per una festa. Non pensavo mica che organizzassero cose del genere.» sbuffo, sedendomi sul letto.
«La nave dovrebbe fermarsi in Sardegna fra qualche ora, prima di riprendere il suo viaggio, possiamo scendere e comprare qualcosa lí.» opta Isabella.
«E secondo te i professori ci lasceranno scendere?» chiedo abbastanza insicura.
«Mmm... Probabilmente no. Peró, possiamo farci aiutare da qualcuno.» sorride maliziosamente lei.La guardo con aria confusa, non capendo cosa volesse dire.
«Non starai pensando..» inizio io, leggermente preoccupata dalla sua malizia.
«Oh si, sto pensando proprio questo...» continua Isa sfregandosi le mani come i cattivi dei film.Dopo aver protestato per qualche minuto, senza risultati favorevoli, svogliatamente la seguo fino alla camera di Paggi e Tiberia.
Si, avete capito bene.
Isabella vuole farsi aiutare da loro, anche se non ho idea di come loro possano darci una mano a procurarci dei vestiti per la festa.
Lo so che speri di ritrovare Tiberia in boxer, come prima.
Ma non m'interessa minimamente.
Si si, ci credo tanto.
Dovresti fidarti di me, sei la mia coscienza!
Proprio per questo ti conosco e so che uno: non posso fidarmi di te perché cerchi di nascondere l'evidenza; due: é inutile che menti, Tiberia ti piace.
Non é vero.
Si che é vero.
VATTENE VIA, MI DISTRAI.
Sei tu che ti distrai da sola con questi pensieri.
Uff, ormai ho perso le speranze con te, fa' come ti pare.
#angoloautrice
Hello ✋
Spero che la storia vi stia appassionando, se vi va lasciate una stellina⭐ e un commento e noi ci vediamo alla prossima(:
__Allyouneedislove__ ♡
STAI LEGGENDO
Odiami e baciami || The Crookids
Fanfiction"Loro erano diversi. Erano cosí accecati dall'amore da non riuscire a vedersi. Lei lo amava con tutto il cuore. Lui lo sapeva ma non gli importava. Lei era strana e amava l'allegria. Lui vestiva di nero ed era sempre di cattivo umore. Erano cosi d...