✖ FOURTY SIX ✖

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X nessun punto di vista X

Nel frattempo, sul ponte di prua, Lorenzo si trova appoggiato alla ringhiera, con lo sguardo perso nel vuoto, mentre una fresca aria primaverile scompiglia la sua chioma dorata.

A passo felpato, si avvicina a lui Matteo, che gli da una pacca amichevole sulla spalla.

«Amico, penso proprio di aver fatto una gran cazzata.» sospira Lorenzo, voltandosi verso il ragazzo.

«A chi lo dici.» ride Matteo, appoggiandosi alla ringhiera come l'altro.

«Ma perché le ragazze sono cosi complicate?» chiede il biondo.

«Stanno semplicemente aspettando qualcuno che riesca a leggerle e a capirle fino in fondo.» risponde saggiamente l'amico.

«Uno disposto a scovare anche nel piú profondo per comprenderle?» chiede aggrottando la fronte Lorenzo.

«Penso proprio di si.» annuisce Matteo, sospirando rumorosamente.

«Allora non capiró mai le ragazze.» si porta una mano dietro la nuca Paggi, assumendo un'espressione contrariata.

«Puoi sempre provarci.» scrolla le spalle il moro.

«Sarà dura..» sbuffa Lorenzo, prima di portarsi le mani dentro le tasche della felpona grigia, nonostante la temperatura abbastanza alta di questa serata di maggio.

«Ci proviamo insieme, siamo amici, no? E gli amici fanno questo.» sorride lievemente Tiberia, cercando il modo di scusarsi per la litigata dei giorni precedenti.

«Ti voglio bene, Matté.» dice Lorenzo sorridendo.
«Ti voglio bene, Loré.» ripete Matteo, prima di abbracciarlo.

«É una cosa un po' da gay, non credi?» ride Matteo staccandosi dall'abbraccio fraterno di Lorenzo.

«Si, hai ragione.» ride l'altro, dando una lieve spinta a Matteo e facendolo ridere rumorosamente.

«Andiamo a riconquistare Serena e Isabella?» chiede malizioso Matteo, dopo aver concluso la sua risata.

Lorenzo annuisce e si dirigono insieme verso il ponte principale, piú carichi che mai.

Serena.

I primi ciak sono andati per il meglio. Abbiamo ripetuto le scene per piú volte per cambiare le inquadrature, cosí nel montaggio le uniranno tra loro.

É incredibile quante cose stia imparando stando qui su un set, a stretto contatto con numerosi professionisti.

É un mondo cosí magico questo.
Me ne innamoro sempre di piú e sono sempre piú convinta di voler fare questo dopo essermi diplomata.

É un sogno che porto nel cuore fin dall'infanzia, é tutto ció che desidero e adesso lo posso confermare con certezza.

Per il momento abbiamo girato già cinque scene, ma la storia é ancora molto lunga e durerà fino a domani sera, almeno credo.

«Adesso la scena si sposta al bar, dove tu devi bere un po' di frappé.» mi spiega il regista «Poi dovrai alzarti e correre verso la ringhiera con un'aria, uhm, quasi assente.» continua l'uomo.

«Quindi mentre bevo il milkshake devo assumere un'aria malinconica?» chiedo, sperando di aver capito.

Il regista strizza un occhio, facendo un "ok" con il pollice, segno che ho compreso al meglio la scena.

Per fortuna non sto facendo figure di merda e sono molto professionale per essere la mia prima volta di fronte ad una telecamera.

«Pronti a girare la scena.» avvisa il produttore, facendo in modo che tutti i tecnici si sitemino ai loro posti.

Mi siedo ad uno sgabello del bar, con in mano un bicchiere di frullato alla fragola, cercando di concentrarmi il piú possibile, mentre il regista si accomoda sulla sua sedia e guarda la scena da uno schermo portatile.

Faccio dei profondi respiri e annuisco al regista, cosí da fargli capire che sono pronta a registrare.

Appena il regista urla «Azione!», Matteo passa di fronte la telecamera e si fionda sulle mie labbra, baciandomi con una passione che mi provoca i brividi lungo tutto il corpo.

Istintivamente mi alzo dalla sedia, mentre le sue mani cingono i miei fianchi.

Mi sono mancate le sue labbra e non posso fare a meno di permettergli l'accesso quando me lo chiede, dimenticandomi del videoclip, del regista e di tutti gli spettatori.

Matteo mi tiene ben stretta dalla vita, mentre io porto le mie mani dietro la sua nuca, spingendolo piú verso di me, fino a sentire il suo corpo contro il mio.

Le sue labbra sono come al solito calde, cosí come le sue mani.

Sento i frammenti del mio cuore avvicinarsi tra di loro a poco a poco, facendo in modo che si ricomponga lentamente, mentre sento il profumo di Matteo inondarmi le narici.

Quel profumo tanto amato, che mi ha sempre fatto sentire protetta e, in un certo senso, amata realmente.

Non so spiegare ció che provo, ad eccezione delle farfalle nello stomaco che danzano allegramente, insieme al solito intero zoo, che in questi giorni mi é mancato.

Dio, Matteo, che effetto mi fai?

«STOOOOOP!» urla il produttore esasperato, mentre il regista e Rosalinda se la spassano alla grande.

Io e Matteo ci allontaniamo immediatamente, guardandoci intorno.

Le persone ci guardano confusi, altri sorridono maliziosi e altri ancora ridono per le tante imprecazioni del produttore.

«Forse abbiamo dato un po' troppo spettacolo.» rido, sussurrando all'orecchio di Matteo, in modo da non farmi sentire.

«Io ti amo, non posso lasciarti. Non ora. Sei tutta la mia vita e ho bisogno di te. Non farmi uscire dalla tua vita, ho sbagliato, lo so, me ne rendo conto e mi assumo le mie responsabilità, ma il mio amore é troppo grande e non voglio perderti, non dopo aver capito che tu sei l'unica che desidero e che amo, dico sul serio.» si dichiara Matteo, senza dare ascolto ai richiami del produttore che gli intima ad andarsene, mentre il regista si strofina glorioso le mani e Rosalinda si asciuga una lacrima di commozione.

Sorrido e lo bacio di nuovo, in tutta risposta. Non posso stare lontana da lui, é la mia felicità e io mi fido di lui.

Nonostante tutto, amo Matteo con tutto il cuore e lo voglio per sempre al mio fianco.

É vero, puó aver sbagliato, ma io so che lui non avrebbe mai fatto niente del genere per farsi perdonare, se non gli fosse importato realmente.

E so anche che lui é un ragazzo speciale, é diverso, é strambo, ed é per questo che é unico nel suo genere.

So con certezza che lui non c'entra niente con la storia di Angelica, che é stata lei a creare tutto questo putiferio, perció credo in Matteo e non ho piú intenzione di lasciarlo andare via da me.

«Non faró piú l'errore di andare da Angelica, te lo prometto.» si scusa ancora Matteo.

Poggio un dito sulle sue labbra, intimandogli di stare zitto e lo bacio ancora, assaporando nuovamente quel sapore delle sue labbra, quel sapore di felicità.

Si, della mia felicità.

#angoloautrice
Happy ending per i protagonisti?
Uhm... penso proprio di no, perché la storia continua con nuove sfide, ehehe.
Ho deciso di scrivere ancora molti capitoli, perché l'ispirazione continua ad arrivarmi e ho già in mente numerose idee per i prossimi capitoli, che spero riusciranno a stupirvi!
Come sempre, se vi va, lasciate una stellina⭐ e un commento.
Alla prossima, __Allyouneedislove__ ♡

Odiami e baciami || The CrookidsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora