✖ TWENTY NINE ✖

5.2K 252 6
                                    

Isabella.

Una volta terminata la prima ora di lezione, Lorenzo mi fa cenno di seguirlo verso la poppa.

Mi volto verso Serena prima di uscire dall'aula, ma la trovo impegnata a parlare con Matteo.

Meglio non interromperli.

Una volta giunti a destinazione, guardo Lorenzo con aria confusa.

«Perché mi hai portata qui?» chiedo voltandomi verso l'infinita distesa d'acqua che si trova sotto di noi.

Il sole batte forte alle dieci del mattino, impedendomi di tenere gli occhi aperti per troppo tempo.

«Abbiamo un conto in sospeso noi, giusto?» dice lui dopo attimi di silenzio.

Cerco di tornare con la mente alla sera precedente, dopo l'uscita di Ser.

Forse é meglio che ti ricordi io come sono andate le cose, che ne dici?

Penso sia l'idea migliore...

«Isa, sei dentro?» é la voce di Lorenzo.

Mi alzo dalla scrivania e vado ad aprire la porta, ritrovandomi di fronte ad un esemplare di Lorenzo biondo.

«Entra.» sorrido e lo faccio sedere sul mio letto.

Ha un'espressione seria e tesa in viso e questo mi preoccupa.

«Stai bene?» gli chiedo poggiando una mano sulla sua spalla.

«Veramente... Devo parlarti.» mi dice con uno dei tono piú seri che abbia mai usato.

"Devo parlarti." non assicura niente di buono, in nessuna circostanza.

MAI.

«Va bene... Dimmi.» rispondo con un nodo alla gola, deglutendo a fatica.

«So che forse é una scelta un po' azzardata, ma tu mi piaci molto. Sei una ragazza cosí allegra, cosí brillante e piena di difetti che a me piacciono un botto. E mi chiedevo se anche tu provassi una cosa simile.» rivela il ragazzo tutto d'un fiato, alzandosi di botto dal letto e posizionandosi al centro della stanza.

Cazzo, si é dichiarato.

E adesso cosa dovrei fare? Lui é il ragazzo che mi piace, quindi dovrei rispondere di si, tecnicamente.

Le parole sono come un miscuglio di grovigli in questo momento, non sono nemmeno in grado di ragionare.

Lo raggiungo al centro della stanza, posizionandomi di fronte a lui e guardandolo dritto negli occhi.

Lui non batte ciglio, rimane fermo in attesa di una mia risposta.

Sto per aprire bocca quando sento bussare alla porta. Inizio ad imprecare nella mia mente e spero che questo qualcuno abbia una motivazione valida per venire a disturbarmi, altrimenti passerà guai seri.

«Ciao Isabella.» sorride falsamente quell'oca di Beatrice.

Dio mio, adesso inizieró ad odiarla ancora di piú.

Forse dovrei ucciderla.

«Cosa ci fai qua?» chiedo scorbutica.

«Sono passata a salutarti, é da tanto che non parliamo un po', no?» risponde lei, sempre con quel sorriso stampato sulla faccia, come se avesse una paralisi facciale.

Le ragazze false sono la prima cosa nella lista delle cose che non sopporto. E io detesto tante, troppe cose.

«Noi non ci siamo mai parlate!» esclamo strabuzzando gli occhi.

Odiami e baciami || The CrookidsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora