✖ SIXTEEN ✖

6.1K 262 5
                                    

Isabella.

«É cosí strano... Tu suoni la batteria, io la chitarra, due strumenti completamente diversi, che peró insieme stanno a meraviglia.» sospiro, guardando Lorenzo con gli occhi a forma di cuoricino.

«Bé, un po' come noi due, no?» sorride il ragazzo, avvicinandosi di piú al mio viso.

Ooooh, che romanticone!

Sto per rispondere, ma Matteo si intromette tra noi, salutando l'amico.

«Matté, che ci fai qua?» chiede Lorenzo, sorpreso.

«Ma come che ci faccio? Ti avevo detto che mi sarei iscritto al corso di musica!» esclama divertito Matteo.

«E che strumento suoni?» chiedo intromettendomi nella loro conversazione.

«La tastiera.» risponde il ragazzo dal ciuffo ribelle, affiancandosi a noi.

«Davvero? Non ti facevo il tipo da tastiera!» esclamo meravigliata.

«Me lo dicono in molti... Eppure suono questo strumento da quando avevo sette anni.» sorride un po' imbarazzato Matteo, poggiando una mano dietro la nuca.

La prima lezione di musica passa velocemente, tra prove con gli strumenti, un po' di teoria con la nostra professoressa e qualche battuta uscita fuori dalle bocche di alcuni ragazzi francesi.

«Ragazzi, prima di terminare la lezione vorrei dirvi che, insieme alla professoressa Cowell, che avete conosciuto questa mattina, abbiamo deciso di organizzare un piccolo spettacolo alla fine di questo percorso di studio... Vorrei che ognuno di voi creasse un piccolo gruppo e che scriva qualche canzone, per suonare durante le pause di uno spettacolo teatrale che sta organizzando, appunto, la Cowell. I gruppi possono essere costituiti da massimo cinque persone, non di piú.» spiega l'insegnante Jonson, ex musicista di grande fama.

«Noi tre formiamo già un gruppo!» esclamo io, entusiasta dell'idea di poter formare una band musicale insieme a Lorenzo e Matteo.

«Si! Ma per completare il tutto servirebbe una cantante, non pensate?» suppone Matteo, alzandosi dal suo posto.

«In effetti non sarebbe male come idea...» pensa ad alta voce Lorenzo, seguendo l'amico verso il ponte.

«Possiamo chiedere alla professoressa se possiamo unirci con una cantante del gruppo di canto, e noi una la conosciamo.» sorrido con tono malizioso, facendo capire ai ragazzi la persona che fa al caso nostro.

«Intendi...?» chiede Matteo, pensando sicuramente il nome di Serena.

«Si, intendo lei.» rispondo con un sorriso smagliante, capendo le intenzioni del ragazzo.

«É un'idea eccezzionale!» urla di gioia il ragazzo con gli skinny, battendomi il cinque con la mano.

«Ascoltami: lei ti piace?» lo guardo dritto negli occhi, cercando di leggergli dentro, cosa che non mi riesce alla perfezione.

«No.. Cioé, forse. Insomma, sono... ecco... confuso. Spesso é simpatica e mi piace la sua compagnia, altre volte vorrei solo farla zittire per le troppe lamentele e i troppi insulti che mi lancia.» sbuffa Matteo, sedendosi sul letto della sua camera.

Lorenzo si sdraia sul suo e mi invita ad avvicinarmi.

Muoviti, sdraiati accanto a lui!

No, mi vergogno troppo.

Perché dovresti perdere questa occasione? Avanti, fatti coraggio.


«Preferisco.. ehm.. sedermi.» balbetto a bassa voce, accasciandomi sulla sedia di fronte la scrivania «E comunque, Matteo, é normale che una ragazza ti faccia un effetto simile, altrimenti dove sta il divertimento?» riprendo il discorso di prima.

Odiami e baciami || The CrookidsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora