Non aggiungo niente, mi limito solo a leggere e rileggere il testo mille volte.
Le parole sono davvero belle, cosí come deve essere la melodia... Ma siamo sicuri che sia una buona idea cantarla con Matteo?
É una canzone d'amore... E noi questa parola non la formiamo piú...
«Grazie Juàn.» sorrido debolmente, prima di uscire dalla stanza del ragazzo e dirigermi a passo svelto verso la cabina di Matteo e Lorenzo.
Busso senza sosta alla porta di Matteo, fin quando si apre e mostra Lorenzo, mezzo assonnato.
«Non credi sia un po' presto per dormire?» chiedo indicando il display del cellulare che segna le sette e mezza solamente.
«Mi sono addormentato come un idiota!» ride scompigliandosi i capelli.
«Sei sempre stato idiota, Paggi.» sorrido dandogli un leggero schiaffo sulla guancia.
Non ti mancheranno queste risate adesso che andrai via?
«Cercavi Matteo?» mi chiede il biondo, sbadigliando.
«Si, é qui?» rispondo spostando lo sguardo oltre Lorenzo, solo per notare la cabina vuota.
«No, é rimasto in sala musica.» mi avvisa lui.
Lo ringrazio e corro verso l'aula, sperando di trovarlo lí.
Spalanco la porta della sala e lo cerco con lo sguardo.
Ed eccolo, in tutta la sua bellezza.
Perché si, é bellissimo.
E come si fa a resistere a cosí tanta bellezza?É seduto di fronte al grande pianoforte della sala, intento a studiare alcuni pentagrammi.
«Matteo..» tossisco per attirare la sua attenzione.
Lui alza lo sguardo da alcuni fogli e mi sorride «Ehi.»
«Non volevo disturbarti ma penso che tu debba leggere questa.» gli porgo la canzone scritta da Juàn.
«Cos'é?» mi chiede iniziando a leggere incuriosito.
«Una canzone.» rispondo semplicemente.
Aspetto che legga qualche altra strofa, per poi continuare «La Cowell vuole che venga inserita nella scaletta, il punto é che é un duetto d'amore.» mi siedo accanto a lui, di fronte al pianoforte.
«E chi l'ha composta?» chiede Matteo, portando lo sguardo su di me.
«Juàn.» bisbiglio, sapendo che si arrabbierà da qui a poco.
«Ah. E io cosa c'entro?» sbuffa il ragazzo, riconsegnandomi il testo in mano.
«É un duetto. La professoressa vuole che sia tu a cantarla..» mi interrompo, mentre lui sta per ribattere «Con me.» aggiungo prima che lui possa dire qualsiasi cosa.
Il suo sguardo si acciglia e mi guarda fisso negli occhi.
«Se non vuoi peró...» mi alzo dal posto, iniziando a cercare qualche soluzione disponibile.
«No. Io voglio, cioé é bella come canzone.» scrolla le spalle seguendomi fino all'uscita dell'aula.
«Bene...» sospiro «E comunque siamo amici, no?» chiedo mentre apro la porta.
«Si. Perché?» alza un sopracciglio, non capendo la mia domanda.
«La tua gelosia mi ha fatto pensare il contrario per un secondo.» sorrido divertita, ripensando alla scena durante le prove dello spettacolo.
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Odiami e baciami || The Crookids
Fanfiction"Loro erano diversi. Erano cosí accecati dall'amore da non riuscire a vedersi. Lei lo amava con tutto il cuore. Lui lo sapeva ma non gli importava. Lei era strana e amava l'allegria. Lui vestiva di nero ed era sempre di cattivo umore. Erano cosi d...