«Allora, come ci chiameremo?» chiede Isabella, sedendosi su un vecchio baule.
Questo pomeriggio ci siamo tutti riuniti per cercare un nome adatto per la band che abbiamo intenzione di formare.
Matteo, con i soliti skinny e una maglia bianca, é seduto di fronte a me e da quando siamo arrivati non facciamo altro che scambiarci sguardi fuggitivi e sorrisi imbarazzati.
Ed é quello che dico io: se gli sguardi avessero un linguaggio, anche il piú grande idiota capirebbe che tu sei innamorata di lui.
L'aula di musica é davvero disordinata e servirebbe una bella pulita ovunque.
«Mmmmm.... Non ho fantasia!» esclama Paggi, cioé Lorenzo, che é vestito con una felpa nera e dei pantaloni suo toni del beige.
Mi hanno fatto promettere che li chiameró per nome, d'ora in poi.
E sarebbe ora, cara mia!
Divertente, si.
Andiamo, puoi benissimo dirlo che non vedevi l'ora di parlare con Matteo come una persona chiunque e non solo come una persona che ODIAVI.
Hai ragione, va bene, ma resta comunque il fatto che io e lui siamo semplici conoscenti, nemmeno amici.
Ho intenzione di non discutere con te, oggi.
«Potremo chiamarci "Gli Inarrestabili!"» esordisce Matteo.
«No, é orribile!» sputo io ridendo.
«Lei ha un'idea migliore, signorina perfettina?» mi chiede lui con voce irritante e divertita.
«Uhm.. Stavo pensando a... "Pointofview", che ne pensate?» rispondo a tono, giocherellando con il mio codino che porto sempre al polso.
«Si! Sarebbe come dire che noi esprimiamo il nostro punto di vista attraverso la musica, quindi una sorta di libertà che ci viene regalata solo grazie ad essa!» spiega Isabella entusiasta, battendo le mani come una bimba che ha appena ricevuto delle caramelle.
«Tu si che capisci tutto!» rispondo battendole il cinque con la mano e sedendomi al suo fianco.
«Allora siamo d'accordo?» chiede Lorenzo, appoggiatto alla batteria.
Tutti annuiamo sorridendo.
«Allora é deciso!» esclama Matteo «Da oggi la gente ci conoscerà come i "Pointofview".» aggiunge poi.
«Perfetto, ma c'é un'ultima cosa...» lo interrompo, alzando un dito e attirando l'attenzione di tutti «Promettiamoci l'un l'altro che le nostre faccende personali non si intrometteranno con questa band.»
Gli altri annuiscono, approvando questa decisione.
«Forza.» ci incita Lorenzo, mettendo un palmo della mano al centro.
Matteo poggia la sua mano destra su quella dell'amico, io appoggio la mia sulla sua e Isa sulla mia.
«É un giuramento.» dico con un basso tono di voce.
«É un giuramento.» ripetono gli altri all'unisono, alzando le mani.
Sorrido soddisfatta, cosí possiamo iniziare queste prime prove.
«Avete canzoni in mente?» chiede Isabella, accordando la sua chitarra classica.
«In questo momento non ho cosí tanta fantasia da poter scrivere e comporre una canzone.» scrollo le spalle, dirigendomi verso il microfono.
«Potremmo, uhm... provare con una canzone famosa giusto per iniziare, poi con il tempo pensiamo a comporre alcuni testi.» commenta Matteo, mentre si posiziona di fronte alla tastiera, che si trova alla mia sinistra.
Per un nano secondo, i nostri sguardi si scontrano ed io, imbarazzata, mi mordo il labbro inferiore e mi volto verso Isa, che si trova dalla parte opposta.
Ma perché mi fa cosí effetto?
Io ti sto ripetendo la stessa cosa da giorni, oramai, ma siccome tu non mi vuoi stare ad ascoltare, non parleró piú.
Oh certo! Proprio quando io ho bisogno di te tu decidi di stare zitta. Sei davvero molto utile, coscienza.
SEI INNAMORATA DI MATTEO MA NON VUOI AMMETTERLO, CAPISCI?
La mia vita non é un film! Non siamo in una sorta di telenovela in cui la protagonista femminile odia il protagonista maschile, ma alla fine finisce per innamorarsi.
Ma nella vita puó succedere di tutto.
Questa é una sorta di cliché.
Cosa intendi?
I cliché, ovvero cose che si ripetono continuamente in ogni situazione, tipo questa.
«Ser, stai bene?» é la voce di Matteo che mi distoglie dai miei pensieri, mentre mi passa una mano davanti agli occhi.
«Ehm.. Si, procediamo.» annuisco, preparandomi a cantare.
«Allora, ragazzi.» sorride la Cowell, entrando nell'aula «Avete trovato il nome per la vostra band?» ci chiede.
«Si, ci chiamiamo i "Pointofview".» rispondo con un gran sorriso.
«Mi piace, é originale!» esclama.
Attimi di silenzio imbarazzante calano nell'aula.
«Per lo spettacolo di fine anno abbiamo intenzione di far scegliere a voi cosa suonare, perció avete già qualche idea?» ci chiede la professoressa, interrompendo quel silenzio.
«Veramente speravamo che lei fosse cosí gentile da poterci dare una mano.» dice Isabella, imbarazzata.
«Oh, ma certo!» esclama la Cowell «Peró prima voglio vedere cosa siete in grado di fare... Uhm, vediamo... Ah! Provate questa canzone.» ci dice, porgendoci degli spartiti buttati a caso sulla cattedra.
Ne prendiamo uno ciascuno e iniziamo a studiarlo per una decina di secondi. É una melodia abbastanza lenta, naturalmente é una canzone d'amore...
Naturalmente.
E te pareva!
«Quando volete..» ci dice l'insegnante, sedendosi di fronte la cattedra.
Matteo inizia a suonare i primi accordi con la tastiera, subito dopo si aggiunge la chitarra di Isabella e poco dopo qualche suono da parte della batteria. Inizio a cantare le prime parole, pur non conoscendo esattamente il tono e la velocità.Penso si sia capito che la nostra prima prova é stata un vero e proprio disastro.
E adesso ci toccherà subire un rimprovero da parte dell'insegnante e probabilmente la nostra band é sciolta già prima di iniziare...
#angoloautrice
Okay, okay, so che é un capitolo molto corto, perdonatemi!
Vi promettto che dal prossimo capitolo in poi non saranno piú cosí corti ma molto piú lunghi e meglio strutturati. Parola d'onore!
Se vi va, come sempre, lasciate una stellina⭐ e un commento.
Alla prossima, __Allyouneedislove__ ♡
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Odiami e baciami || The Crookids
Fanfiction"Loro erano diversi. Erano cosí accecati dall'amore da non riuscire a vedersi. Lei lo amava con tutto il cuore. Lui lo sapeva ma non gli importava. Lei era strana e amava l'allegria. Lui vestiva di nero ed era sempre di cattivo umore. Erano cosi d...