✖ THIRTY THREE ✖

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La mattina, dopo aver fatto colazione insieme ai ragazzi, mi reco in aula per le lezioni di cultura inglese e delle verifiche di italiano.

A pranzo, decidiamo di provare ancora delle canzoni, senza peró saltare il pasto, ordinando delle pizze, gentilmente offerte da Lorenzo.

Purtroppo, alle quattro torniamo in cabina per salutare Isa.

Lei é prontissima, vestita con i soliti colori accesi, i lunghi capelli colorati sciolti sulle spalle e un enorme paio di occhiali da sole tondi.

«Ci rivediamo domani sera, allora.» l'abbraccio prima che lei lasci la cabina.

«Augurami buona fortuna!» esclama lei, annoiata.

«Pregheró per te.» alzo le spalle, sorridendo, prima di ritrovarmi da sola nella stanza.

E adesso cosa faccio?

Una buona coscienza ti consiglierebbe di studiare, ma siccome tu ti ritrovi ad avere me, corri da Matteo!

Non posso, devo studiare per la verifica di tedesco, purtroppo.

Quale parte di non avere una buona coscienza non ti é chiara?

Dopo un paio d'ore rimasta sola in cabina a studiare tedesco, inglese e matematica, aver ascoltato musica e aver letto un po' di capitoli del mio romanzo preferito, decido di chiamare Matteo.

«Ehi Matt. Passi dalla mia cabina?» chiedo non appena sento la sua voce dall'altro capo del cellulare.

«Scusa, sono andato a skateare un po' in giro per Parigi. Torno prima di cena, non ti preoccupare.» risponde con un tono un po' dispiaciuto.

«Non ti preoccupare, divertiti.» gli dico prima di riattaccare la chiamata.

Delusa, controllo l'ora e sono quasi le sette, cosí esco sul ponte, dove mi imbatto con Angelica e Beatrice.

Ci mancavano loro.

«Ehi Serena.» sorridono falsamente, salutandomi con la mano.

«Non ho tempo da perdere.» rispondo irritata, superandole.

Prima che possa battere ciglia, me le ritrovo nuovamente accanto.

«Perché sei cosí cattiva con noi? Stiamo solo cercando di esserti amiche.» dice Beatrice, assumendo un finto labbro da cucciolo.

«A me non interessa essere vostra amica.» ribatto sgranando gli occhi per quelle parole.

«Come va con Matteo?» mi chiede Angelica, senza prestare ascolto a ció che ho detto.

Ficcanaso.

«Non sono affari che riguardano né te, né nessun altro!» esclamo infastidita, cercando di evitare il piú possibile questa conversazione.

«Senti, "amica", Matteo é sempre stato innamorato di me, cosí come io di lui. Non puoi arrivare tu e rovinare tutto.» sbotta Angelica puntandomi un dito contro.

«Uno: Matteo non é mai stato innamorato di te, due: evapora.» alzo la voce senza pensare alle persone che passeggiano sul ponte e che ci squadrano da capo a piedi per lo 'spettacolino' che stiamo offrendo.

Per mia fortuna, prima che possa tirarle qualche pugno, Matteo arriva in quel momento, con lo skate sotto il braccio e un'espressione preoccupata.

«Amore, andiamo?» mi chiede portando un braccio attorno alla vita, mentre Angelica assume un'aria contrariata e ingelosita.

Annuisco e mi dirigo verso la cabina, lanciando occhiatacce alla bionda tinta, prima che lei possa fulminarmi con uno sguardo.

Pff, patetica.

Odiami e baciami || The CrookidsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora