Capitolo 7.

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Mi sto dirigendo in classe dove a quanto pare sono in ritardo sapessi che novità. Proprio.

Apro la porta ..-ohh buon giorno anche a te,posso sapere il motivo del ritardo? Anzi no- e si mette a ridere.

Ma che cazz?! No okay chi cazzo è questo? Il tuo professore non ora brutta insignificante vocina sono la tua stessa coscienza. Idiota.

Faccio girovagare la testa per la classse. Ironia della sorte? Beh Ross è in classe insieme a tutta la compagnia esclusa Bella che mi fa cenno di avvivinarmi a lei con un sorriso timido.

Ross..l'ho davvero chiamato con il nome di colui che mi droga dalla mattina alla sera?

-per oggi la passi rossa, ma ricorda che non ci sarà una prossima volta per te pidocchietta- ride amaramente dopo la sua stupida conclusione. Piddocchietta a me? Ora lo vedi bastardo!. Nono ferma fer..

-mi ha appena dato della pidocchia?- chiedo,anzi per la precisione la mia coscienza si è collegata alla lingua senza scendere a un accordo.

-che ti aspettavi pulce,arrivi in ritardo e tra l'altro con quella testa rossa da chissà dove l'hai preso.- ancora quella risata.

-maddai,facciamo sulserio?- domando inarcando le braccia. Ora il mio tono di voce è leggermente alto. Confuso. Irritato. Deluso.

-vuoi metterti contro di me ragazzina?- domanda lui a sua volta con un ghigno poco invitante in faccia. -vediamo cosa sai fare- conclude poi.

Cosa dovrei fare? Prenderlo a pugni? Per quanto volessi farlo il mio umore non era delle migliori. Evaporavo frustrazione da tutti i buchi possibili. Emanavo un concentrato di esplosivo che alla prima scintilla sarebbe scoppiato. E ve lo garantisco, ciclo o no sono peggio di qualsiasi demone a questo mondo.

-allora ragazzina,non dici nulla?- alza un soppraccciglio e tiene stampato quel maledetto ghigno sul viso. Glielo strapperei a morsi. No grazie non ci tengo ad assaporare chissà quale disgustosa parte del suo viso.

-hai paura piccolina? Guarda- dice indicando il corridoio alle mie spalle -laggiù ci sono i bagni- conclude. Che significa?

-deve andare ai servizi?- chiedo inarcando le sopracciglia. Insomma mica deve chiedere un permesso no(?). La classe si alza in una fragorosa risata.

Sposto il mio sguardo sul professore divenuto bordeaux in faccia. Che ho detto? -non ti mettere contro di me ragazzina,non sai contro chi vai incontro- minaccia lui.

Ah davvero? Ora passiamo alle minacce? Maddai. Che razza di scuola è?! Maledetto scuola!Maledetta classe.!Maledetti i professori! Maledetti i compagni!. Maledetto il mondo intero!

-non lo so e non lo voglio sapere. Fatto stà che se lei si crede superiore ai suoi alunni per il fatto che è solo un docente - presi un sospiro -è un coglione di prima qualità- sputai acida.

Brusii in classe si alzarono,bisbigli e bisbigli. Sembrava di stare alle elementari se non peggio.

-tu- disse indicando -nome e cognome, ora!- urlò. Che potei fare? -Bethany Hamilton- a quelle parole la sua faccia bordeaux perse il colore attuale diventando di un bianco cadaverico. Sbuffai alla scena. Sempre la solita storia. Basta una parola.

Anche la classe non sembrava più dare segni di vita,ma poi tutto tornò a riprendere,stavolta più rumorosi di prima. Imbecili.

-l..lei è..è l..la f..fi...figlia d..del s..sign..signor Ham...Ham..Hamilton?-domandò colui che appena due minuti prima mi stava prendendo per il culo.

-pensavo dovessi portarlo in infermeria,alla faccia di un cadavere- sputai velenosa. Diventò blu a quell'affermazione.

-voleva portarmi in presidenza giusto? Ora perché non mi scrive le due righe e me ne vado- sapevo che finire in presidenza per la seconda volta avrebbe detto o chiamare mio padre oppure finire in punzione. Avrei comunque corso il rischio,tanto non avevo nulla da perdermi.

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