Capitolo 40.

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Che cazzo stai combinando Bethany? Frena gli ormoni Hamilton, e ritira tutto ciò che hai detto!

Il mio subconscio ha pienamente ragione ma io in questo momento non sto collegando nulla.

-Guardami e dimmi di baciarti- mi punzecchia perché sa che non lo farei, sa che non lo guarderei in faccia e che mai potrei ordinargli di baciarmi, eppure come già detto precedentemente, in questo momento io non sto collegando nulla.

Lo guardo dritto nelle iridi color ghiaccio, sfumato dal rossore attorno alle pupille per il troppo alcol, respiro e gli ordino -Baciami-

Sobbalza in un primo momento, rimane spiazzato dalla mia risposta ,eppure la nota di divertimento c'è.

Sorride, sorride e avvicina la sua testa dura da morire alla mia e i due gusti, menta e vaniglia, si diffondono in aria accompagnati dal mio balsamo al profumo di miele.

Giocherella con me in un primo momento, e questo fa innervosire me, ma nulla ha più senso quando posa le sue labbra contro le mie. Nulla ha più senso..

Si stacca, e appoggia la sua fronte sulla mia; sbuffa quando mi stacco
-che c'è?- domando -avevi ragione quando mi dicesti che voi Hamilton sorprendete, hah- .

Se ne esce così alla cazzo come se fosse una cosa buffa..ma vera..

- E quindi?- domando un po' irritata -nulla nulla, hai vinto la scommessa- risponde.

Mi giro di scatto -scusa che scommessa?- fa spallucce prima di raggiungermi.

Il mio cuore batte all'impazza per via di quella poca distanza, e appena lo guardo negli occhi...deja vu...

-ehi tesoro io ci sarò,promesso- abbasso gli occhi ricordandomi il momento con il mio ex ragazzo, e non volendo rivivere le stesse parole mi dirigo fuori dalla porta sfiorando la mano di Ross, che mi procura un forte magone allo stomaco, e mi chiedo se è veramente questa la sensazione di poter avere una seconda possibilità nella vita con cupido.

Maledetto lui e le sue frecce del cazzo. Oppure maledetto il karma e le sue ruote del cazzo.

Ma fatto sta che non posso dare la colpa a qualcosa se nemmeno io so cosa sto facendo con Ross.

Che diamine sto combinando? È tutto così incasinato! Io sono un casino!

E se non funzionasse? Mi ritrovo a chiedere. E poi io lo voglio? Forse. Evidentemente sì da quando mi ha baciata per ben due volte.

L'ultima volta glielo hai chiesto tu! Precisa la mia voce. Mi ha obbligata lui, mi ritrovo a dire a me stessa, e sicuramente conoscendomi non mi sarei fatta umiliare davanti a lui per un misero e dolcissimo bacio.

Ecco, mi sono fottuta da sola, mi piace Ross, come mi piaceva Chriss ai principi della nostra storia,erano le fondamenta quei piacersi a vicenda, ma quanto a fondo amo Ross Pattinson? Come amo ancora Chriss Sumpter?

-Dio, non lo so! -

-Cosa non sai?- sobbalzo presa alla sprovvista, mi giro a vedere quel ragazzo tanto diverso da come lo vedono tutti, tutti i santi giorni, e che ora è in casa dio mio padre, appoggiato sulla soglia della porta, mezzo sobrio con un sorriso stampato in faccia che mette a risalto il suo smile..

scrolla la testa e prendo un paio di pantaloni e una maglietta.

-seguimi- gli ordino e senza fiatare mi segue in una delle tante stanze per ospiti.

-l'asciugamano è in bagno, questi sono di papà- non mi lascia finire che si intromette -mi fai indossare i vestiti del tuo vecchio?!- domanda come se ci fosse chissà cosa.

-Non avete poi così tanti anni di differenza- glielo butto lì e me ne vado sbattendo la porta.

Arrivata in camera mia chiudo la porta e mi striscio su essa sedendomi.
Che sto combinando? Sono fottuta di sto passo.

POV'S ROSS.

Che sto combinando? Bethany è una ragazza stupenda, e io metto in gioco tutta la sua ira quando ci gioco insieme.

Ma poi perché l'ho baciata? E lei perché ha accettato? Non lo so proprio. È più incasinata di un tossico dipendente con un mucchio di debiti che non sa nemmeno come risolverseli.

Eppure l'ultima parte è sbagliata. Sarà pure un casino, un bel casino, anzi un bellissimo, stupendo casino, ma li sa risolvere da sola..

È fatta così, questo l'ho capito, ma poi tutto il resto? Com'è lei? Cosa si nasconde dietro a quegli occhi spenti?

Vorrei sapere di più su di lei.
Mi riprometto di chiedere a mia sorella di curiosare sulla vita della sua nuova amica, o meglio dire della sua unica e vera amica, esco dalla doccia, legandomi sulla vita l'asciugamano.

Indosso i vestiti di suo padre che non sono per niente male, e mi chiedo ancora come è davvero Bethany, da cosa è uscita, e cosa ha dovuto subire...

In casa sua si sta bene, non è né calda ne fredda e sotto le coperte si stacca da dio. Cosa starà facendo Bethany ora?

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-No! No! No mamma! No!- sento urlare dalla stanza vicino e i ricordi della sera prima mi vengono a mente.

Sobbalzo e in un minuto sono in camera sua. Si sta dimenando su se stessa, è sudata e le goccioline sono brillanti sulla sua pelle, sotto la luce della luna piena.

È bellissima anche in questo stato. Però la sua espressione sul viso mi fa preoccupare e mentre sto per avanzare ancora verso quella chioma rossa, qualcuno mi prende per le spalle.

Mi giro di scatto e incontro un paio di occhi verdi, come quelli di bethany e dei capelli ramati, proprio come i suoi. Mi prende il panico, cosa che non succede spesso quando esco dalle case delle troie che mi sono scopato la notte prima, ma la situazione è letteralmente diversa.

La nonna della ragazza sta a fissare sua nipote col cuore in gola, una mano sulla mi spalla e il silnzio totale,e io non posso non chiedermi perché non la ferma.

-Perché non la sveglia?- sussurro nel silenzio rotto solo dalle urla di quella chioma rossa che si dimena nel letto.

Non risponde e l'agitazione prende il sopravvento su di me quando per la seconda volta pronuncia la parola ''mamma''.

-No, mamma!!- urla infine prima di svegliarsi tra le mie braccia. Accende l'abat jour e respira a mala pena.

Quando dopo un lasso di tempo, che mi sembrava un'eternità, incontra i miei occhi chiede solamente -da quanto sei qui?-

Le rispondo sincero -da quando ti ho sentita urlare-. Non dice nulla e va in bagno: quando apre il getto d'acqua capisco le sue intenzioni, e poco dopo anche il dolce profumo di miele e vaniglia si espandono in tutta la camera a partire dalla porta semiaperta del bagno.

la nonna non c'è più e non so da quanto tempo se n'è andata, ma perchè non l'ha svegliata?

Passano minuti, e minuti e ancora minuti, quando sento l'acqua ritirarsi ma lei non uscire, aspetto, ma nulla.

Mi addormento preso dal sonno e dal poco alcol presente in circolo da ieri sera, e anche dalla tarda ora: le 3.43 del mattino,pensando alla ragazza da poco distante.

SPAZIO AUTRICE...

CAPITOLO POSTATO ALLELUIA!!

SCUSATEMI PER IL RITARDO E NULLA, GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO CONTINUATO A LEGGERLA, VOTARLA E COMMENTARLA! GRAZIE DI CUORE.

E UN GRAZIE VA ANCHE A CHI HA RICOMINCIATO LA STORIA PUR DI ASPETTARE. GRAZIE INFINITE.

DETTO CIÒ, LA STORIA STA AVENDO UN SUCCESSONE DI STO PASSO DUNQUE UN GRAZIE SPECIALE DA TUTTO IL MIO CUORE VA A TUTTI VOI CHE MI AIUTATE SEMPRE DI PIÙ. GRAZIE!

_LoveAngela♡

#unpiccolouraganointempesta

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