Capitolo 21

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È da quasi un quarto d'ora che siamo seduti sul muretto e,nessuno dei due ha ancora aperto bocca. Io perché non capisco più un accidenti di quello che sta accadendo e Marco probabilmente sta cercando le parole giuste.

Vorrei chiedergli cosa sta succedendo tra loro due e perché lo stava ricattando, ma non sono affari miei e io non voglio entrare nella sua privacy.

-E tutta colpa mia-
Guardo nella sua direzione e lo vedo cupo,pallido.
-Mi dispiace Bethany- si scusa.
-Ei,stai tranquillo. Andrà bene- lo rassicuro, incredula delle mie stesse parole.

POV'S MARCO
Ignara di tutto ciò che le ho fatto e di ciò che potrei confessare, mi rassicura. Sono un vigliacco! Un emerito codardo vigliacco!

Ora o mai più. Ora o mai più. Non potrò pentirmene. Non dopo ciò che ho fatto.
Non dopo quello che le ho fatto.

-Qualche giorno prima della festa io e Jake ci eravamo visti dietro un angolo di un dannato negozio in cui sei entrata te insieme a Bella e Celeste-
-Cosa stavate facendo?- domandó interrompendomi curiosa.

-Scambiando un po' di merce, ma quel fottuto giorno Jake ti notò e si mise in testa di doverti portare a letto. Gli dissi che non eri una buona preda dal momento che tutti conoscono tuo padre e lui disse che lo avrei fatto io e che quest'ultimo ti avrebbe portato da me -

Bethany stringe i pugni. La faccia è rossa e in questo momento penso che un cazzotto farebbe meno male di vederla così.

-Continua- mi intima.
-Se non lo avessi fatto avrebbe preso di mira mio padre. Bethany mi dispiace ma mio padre gioca d'azzardo e dio! Ha mille debiti e sono io quello che si deve fare un culo per coprire le sue spese. Non ci sono scuse,lo so benissimo, ma è mio padre,mi ha cresciuto e ora sono io che devo crescerlo. Non ti chiedo di perdonar...-

-Quanto gli devi?- domanda lei interrompendomi, -due bigliettoni- confesso. Erano otto all'inizio ma con la 'sfida' se così la chiamiamo sono diventati tre e io sono riuscito a pagarne una parte.

Se non gli porto i due restanti o finisco io nella bara o ci va mio padre e,francamente ci andrei io al suo posto.

-Riesco a dargli uno entro la fine del prossimo mese ma devo cercare un lavoro intanto che mi dia una buona paga e in un mese recuperare ...-
-uno te lo pago io- il cuore mi finisce in gola e non so cosa cazzo dire. Non sono mai stato bravo con le parole -sei finito in questa merda a causa mia,farò la mia parte- dice lei.

-tu sei stata picchiata a causa mia Bethany..- -beh non dovevo entrare in quel negozio- ribatte lei con un sorriso falso.

Mi rendo conto dei sentimenti che provavo per lei. Attrazione fisica e sesso mi sono scivolati via e ora come ora sarebbe l'ultima o forse per nulla la cosa che farei.

Che bastardo sono stato. Pensare che una ragazza come lei possa infilarsi tra le mie gambe. Una ragazza così innocente e bella. Dannatamente bella. Ma non voglio usarla per poi gettarla via come chissà che cosa. Non è come le altre puttane che mi sono scopato.

Si offre di pagare una parte e io pur non volendo sotto sotto, lo voglio. Voglio che mio padre smetti con questa stronzata di gioco.

Appena avrò saldato il debito mi toglierò dai piedi. -Appena consegnerò il denaro messo in gioco, Bethany i..io, i..io-

-Porca troia io t'ammazzo!- Oh mio dio. Non ora. Porca di quella vacca, ci mancava solo il mio migliore amico. Come cazzo me ne esco ora?

-Ross ti prego calmati-
-Calmarmi? Calmarmi?! Ma ti senti porco schifo quando parli? Hai messo in repentaglio la vita di una ragazza che è qui da nemmeno un mese per dei cazzo di soldi? Per un cazzo di gioco?!- sbraita contro.

So perfettamente che ha ragione. Ma non è la ragione in sé a dirmi di stare zitto. In repentaglio c'è anche la vita di mio padre. E mio padre non ha un cazzo di nessuno se non io.

Il gioco d'azzardo è divertente sì se giocato per vincere, ma una volta che ci prendi la mano sei talmente nella merda che ti fotti da solo.

Mia madre mi ha abbandonato quando ero piccolo e dio sa dove cazzo si trovi. Mio padre ha fatto di tutto per crescermi, finché non venni a sapere dell' azzardo.

Tornava alcune sere ubriaco,battendo forte le porte e imprecando contro mia madre che ci ha abbandonati. Che potevo fare io allora?

-La vita di mio padre è più importante in questo momento e so che sbaglio...-
-No taci! Taci,cazzo,taci!- urla.

Alcune ragazze assistono alla scena lungo il corridoio e iniziano a bisticciare: quello che sanno fare meglio d'altronde. Perché Bethany non è una di quelle ragazze? Puttane, che aprono le gambe al primo che capita,che il giorno dopo si dimemtica, che ...Bethany non è una di loro cazzo! Sbraita questa volta il mio subconscio.

La prima volta che l'ho vista ero appena uscito dopo essermi scopato la mascotte del gruppo: Cindy. La mia mente chiedeva sesso così come tutto il corpo, e ora, sono qui, a litigare col mio migliore amico, a farmi pagare un bigliettone a dirmi quanto animale sono.

Papà forse non lo penserebbe così, ma io sì. Mi sto rimpiangendo addosso tutte quelle notti passate a litigare con lui e dirgli per quanto ancora avrei dovuto saldare i suoi debiti.

Avrei potuto urlargli contro frasi di conforto non insulti. E lui, e lui avrebbe dovuto trovare conforto nelle mie parole. 'Sei un codardo nel parlare così a tuo padre' 'Mi sto facendo anche io un culo così per poterti e poterci tenere in vita' sono le continue frasi che mi diceva quando litigavamo.

Non posso essere il figlio perfetto per mio padre. Non posso e non voglio. Sono fatto così. Guardo Ross, ha gli occhi pieni di odio ma la sua fronte si allarga in uno sguardo interrogativo.

Guardo Bethany. Una ragazza che nel suo insieme è troppo per questo mondo. Non parla molto,non esprime sentimenti, non sorride. Quegli occhi verdi.. solo chi li vede di persona potrebbe perderci dentro e notare il passato brusco e il piccolo uragano che si porta dietro.

Non so precisamente il perché di queste mie deduzioni stupide che non potrei dirle ad alta voce, ma forse una prima lettera e un'ultima lettera non sarebbe male.

Sorrido tra me e me e gli occhi di Bethany si spostano sui miei. Guarda il mio migliore amico e torna a fissare me. L'angolo della mia bocca si sposta da solo e cazzo, per una volta nella mia vita posso dire di aver preso una decisione.

Una decisione di cui non mi pentirò. Magari gli altri mi prenderanno per un cretino,stupido,egoista,menefreghista, ma è ciò che sono. Amo mio padre,nonostante tutto. Mi ha cresciuto e io ho cercato di crescerlo: invano però.

Gli occhi di Bethany e quelli di Ross mi scrutano attentamente in cerca di risposte ma non dirò nulla finché non avrò scritto cinque lettere e spedite.

Un mese. Un mese a partire da oggi.

Spazio autrice
-21-

VE LO ASPETTAVATE DI MARCO? IO NO FRANCAMENTE, MA MI È PARTITA UNA SCINTILLA PER I PROSSIMI CAPITOLI E HO COLLEGATO UN PO' TUTTO.

UN MESE PER COSA? (OLTRE AL PAGARE JAKE LO STRONZO)

PRIMO POV'S MARCO!!! PENSO CHE CE NE SARANNO UN ALTRO PAIO DAL SUO PUNTO DI VISTA POI VEDRETE VOI..

La storia sta aumentando e ciò SOLO GRAZIE A VOI. VI AMO AMORI MIEI

#unpiccolouraganointempesta#
CIAUONE ALLA PROSSIMA :)♡

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