-Bet, ti prego- mi supplica Gary.
Lo guardo e vedo la preoccupazione e la paura negli occhi suoi color nocciola.Sento un pianto, e subito la mia mente assieme a tutto il corpo si sposa nella direzione della macchina.
-No Gary, noi restiamo!- dico inginocchiandomi davanti alla macchina.
Posso farcela. Ce la farò.Non riesco a guardare chi ci sia nel sedile del conducente o del passeggero, tant'è che il parabrezza è schiacciato alle sagome.
Il pianto si fa sempre più vicino ed isterico mentre spacco il vetro del portabagagli, in modo che le schegge non possano ferire chi ci sia dentro l'abitacolo.
La testa di un neonato scorge dall'auto vettura schiacciata al limite quasi. Riporta ferite. Cazzo.
-Chiamate i soccorsi cazzo! C'è un neonato qui dentro!!- urlo nell'istante preciso in cui le sirene di più ambulanze si fermano accanto a me.
Le porte delle ambulanze si aprono in un tonfo e subito alcuni paramendici si affrettano a soccorrere i conducenti.
-Signorina, si sposti la prego- mi dice cortesemente una ragazza spostandomi leggermente.
Mi allontano quanto neccessario perché si eseguano i soccorsi. Due uomini spaccano le portiere della macchina usando qualche aggeggio e si sporgono per far uscire il corpo di una donna minuta e dai capelli biondi ormai bagnati dal sangue.
La testa della donna è rotta. Le gocce di sangue scendono nette sul suo collo, percorrendo tutto il suo cadavere.
I paramedici la avvolgono in una tela, mentre dall'altra parte fanno uscire l'uomo.
-Portatelo via immediatamente!- ordina un medico.Subito l'uomo viene trasportato all'interno del l'ambulanza e nel mentre lo vedo spogliarlo, le porte si chiudono, le sirene si accendono e, l'ambulanza parte.
Ora il pianto mi arriva alle orecchie come se stesse cercando di attirare la mia attenzione.
Cristo santo! Il piccolo sembra non avere più di un anno. La gamba riporta una ferita: perde molto sangue. Viene messo in ambulanza e subito la ragazza di prima domanda -è stata lei a chiamare i soccorsi?-
Guardo Gary -si siamo stati noi- dico.
-Dovete raggiungerci per testimoniare- dice.
Come quel giorno..-Prendiamo la macchina- dice Gary con voce tremante. La ragazza annuisce e il mio amico mi prende per mano e mi apre la portiera.
Subito ci mettiamo in moto seguendo l'ambulanza, sorpassando semafori rossi e incroci pericolosi.-Beth, stai bene?- domanda Gary.
-Ce la farà il padre?- domando senza rispondere alla sua.A sua volta non risponde. Dubito che sia una buona notizia. Mille quesiti mi ronzolano in testa e il maldi testa si fa spazio tra queste domande senza risposta.
Sposto una ciocca di capelli e mi sento appiccicare: sangue.
Merda. Merda. Merda.L'acqua sulle scoglie.
La spiaggia poco affollata.
La mamma sulla tavola da surf.
Papà che scatta le foto.
Kevin che costruisce castelli di sabbia.
Io che raggiungo il mio piccolo..Le urla di una donna.
La pin...
-Bethany, ehi- mi sento scuotere.Lo s...
-Bethany!- sobbalzo. La macchina si è fermata.
Mi guarda e lo sento imprecare sotto voce.
-Sto bene, andiamo- dico.Seguiamo i paramedici fino in sala operatoria mentre la ragazza di prima dice che dovremmo aspettare.
Poco dopo si presenta la polizia con dei manuali in mano.
¤¤¤¤¤¤Siamo in attesa da più di otto ore. Si è fatto buio ormai e ancora non abbiamo notizie dalla sala operatoria.
Fuori il vento batte forte contro le finestre. Ormai siamo in pieno inverno e tra qualche mese è natale.
E la famiglia di quel scricciolo non avrà una madre, una moglie,una sorella.
Spero con tutta me stessa che il padre ce la faccia.Ma l'euforia del momento finisce: la luce rossa sopra la porta dove hanno portato i due corpi in fin di vita si spegne e un uomo sulla cinquantina esce in veste operatoria.
Mi alzo di scatto seguita dal mio amico.
-Salve, siete..?- ci invita a presentarci.
Non rivelerà nulla se non siamo neanche conoscenti. Ed è in questi momenti di pura ansia che posso usare a mio favore il cognome di famiglia.-Hamilton- dico stringendo la stretta sulla mano di Gary.
Il dottore sobbalza e subito si precipita a chiedere scusa e a darmi del 'lei'.-Come stanno?- domanda il ragazzo all'uomo ma quest'ultimo non risponde.
-Come stanno?!- chiedo io.Alza la testa e percepisco la delusione e la paura. -Se la bimba dovesse svegliarsi...- resta in sospeso -si sveglierà orfana-
Si sveglierà orfana.
Si sveglierà orfana.
Si sveglierà orfana.Quella piccola e bastarda frase mi riecheggia in testa come un nastro al ripetitore.
Le mie tempie vanno a fuoco e il cuore aumenta il battito.
Qualcuno della sua famiglia la prenderà con sé?
E se nessuno la vuole?-Il conducente del camion- dico diretta.
Il dottore si distrugge la pelle attorno alle dita, segno di nervosismo.-Lui..lui è..è- balbetta.
-È?- quasi urlo.
-ha alzato un po' il gomito e..- non riesce a concludere la frase che un'infermiera spunta da dietro la porta e annuncia -la neonata si è svegliata dottore, presto!- ed è lì che la voglia di vedere qel pezzente e far patire lui le pene dell'inferno aumenta.Spazio autrice.
la storia aumenta di giorno in giorno e io ringrazio ogni singola persona che legge, vota e commenta.
Come andrà a finire?
VOGLIO rissa! E VOGLIO Ross *-*
CHI È PAZZA/O DI ROSS?PUBBLICITÀ
→ Un filo tra le torri di Notre Dame di Elis_night ☆
→Potrai scoprire chi veramente sei soltanto sei non ti arrenderai di RobertaMessina9LEGGETE, VOTATE E COMMENTATE!
#unpiccolouraganointempesta#_loveAngela♥
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◀specchi rotti▶
Romance-siamo persone di vetro.Una lama, e lo graffi. Un colpo, e lo crepi. Un botto e lo rompi. Siamo specchi che non riflettono, siamo specchi rotti, Bethany, siamo specchi rotti, non persone, solo specchi rotti- e si approppriò delle mie mie labbra, com...