Capitolo 33

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→SE POTETE PASSATE SUL MIO PROFILO E TROVATE UN NUOVO LIBRO 'concorrente di NON IL SOLITO CONCORSO', SE POTETE LASCIATE UNA STELLA E UN COMMENTO, GRAZIE INFINITE E BUONA LETTURA♥←

-Beh che c'è?- domando infastidita vedendo che continua a guardarmi di sottecchi.

Il caffè le va di traverso, e io per un momento spero che si strozzi e muoia lì davanti a me.

Ma sarebbe ingiusto, toglierei qualcosa a Kevin e qualcosa a papà.
Si parla del diavolo e spuntano le corna, il mio uomo e l'altro che ha sposato mia madre prima di morire, scendono le scale e io non posso evitare di vedere il sorriso di Kevin già sulla soglia della porta.

-Buon giorno!- esclamano all'unisono Kevin e papà, quest'ultimo dando un bacio sulle labbra di cenerentola.

A togliere lo sguardo stavolta sono io, prima che mi vadi di traverso il caffè.

-Figliola- cerca fi accarezzarmi la testa papà, ma lo evito. Odio le persone che mi toccano la testa, è più forte di me.

Mi da su un nervoso, e potreste immaginare insomma, quando ci si sveglia già lunati e si mettono anche persone a cui tu vai a genio ma tu provi rancore,che fine potrebbero fare.

Che sia padre o matrigna mi è indifferente. Papà non ha alcun diritto su di me, almeno dal mio punto di vista.

Nonostante sia mio padre non posso considerarlo tale. È più forte di me. Non si perdona una persona se anche quest'ultimo non è disposto a collaborare.

Non si chiede scusa in una singola persona. O collaborano emtrambi o nessuno. Non ci si monta un motore se non si sa le istruzioni: è cosi che funziona con me.

-Qualcuno è di mal umore stamani- cantinella papà.
-E lasciala in pace Hamilton!- ride la nonna, dandomi un bacio sulla guancia.

A voi tutti santi del cielo.....benedite questa donna!

- Da lei non ti scansi però!- ribadisce il signor Hamilton scarstico come mai. Ma è felice, lo vedo felice.

-Ehi sorellona, mi dai un passaggio a scuola?- domanda Kevin stavolta, annuisco e lui mi abbraccia.

Esclama un 'vado a prepararmi' e sparisce dietro la porta. Ma che c'è che non va oggi? Insomma è per Gary?

Oh, insomma Bethany, non devi fare paranoie su un ragazzo che pretende di sapere il tutto quando pure lui non c'è mai stato negli ultimi quattro anni.

In effetti la mia coscienza ha pienamente ragione, dunque metto da parte il rimorso e indosso il parka salutando in casa e scendendo in macchina.

Kevin mi raggiunge in poco e mi racconta che non avrebbe voluto sentire un -ci vediamo presto, te lo prometto- un'altra volta.

A quanto pare il signor Hamilton e la Cenerentola vanno in giro per il mondo per affari.

-Veramente vanno a Tokyo- specifica ridendo Kevin e io nell'istante esatto smetto di ridere quando noto il nome di Bella sul mio telefono.

-Ehi, che succede?- domando.
Sento qualcosa spaccarsi e un urlo straziante. Pianto, pianti..

-Bella che cazzo succede?!- domando nuovamente mentre accelero.

-Ti prego Bethany, vieni a casa mia, ti supplico, ti scongiuro- riaponde col fiatone e riattacca.

Che cazzo sta accadendo?!
-che succede?- chiede Kevin e vorrei potergli dare risposta ma non so nulla.

-Devo andare da Bella, ti porto a scuola, okay?- domando. E lui sorridendo apre la portiera.

Corrugo la fronte -Sono già a scuola- risponde dandomi un bacio in guancia e mi chiede se posso venirlo a riprendere. Gli faccio cenno col pollice in su mentre una donna dai capelli neri gli si avvicina. probabilmente la maestra.

Però quei capelli neri...
Ma non riesco ad osservarla correttamente che un altro squillo mi fa riprendere la corsa a casa di Bella.

È Nathan, rispondo e metto la vivavoce.
È preoccupato, si sente dalla voce e mi dice di sbrigarmi.

Quando domando cosa stia accadendo non risponde e riattacca.

Accellero e non mi fermo a nessun semaforo rosso, ricevendo in cambio suoni di clacson. Come mai stamani il traffino è in figa?! Sono le mattinate come queste a darmi l'ansia.

Il traffico non c'è. Corrono ambulanze e vigili. Ricevo mille chiamate. Sento vetri frantumarsi. Bella piangere. Nathan richiamarmi...

Freno e salto fuori dalla macchina entrando dal cancello della casa di Bella. Suono e risuono finché una sagoma minuta non mi salta tra me mie braccia.

-Betha...-
-Bella che succede?!- chiedo
-Mar..Marc..Marco- balbetta.

Marco?
-Cosa gli è successo?- la stacco da me e le prendo il viso tra le mani
-Si è suicidato- dice Nathan uscendo dalla soglia della porta con gli occhi rossi.

I miei occhi si spalancano e nulla, e dico nulla ora come ora, uscire dalle mie labra se non un -cosa?- strozzato.

Sento altri vetri frantumarsi e mi chiedo che cazzo stia succendendo.

-Ti prego Bethany calmalo. Solo tu ci riusciresti. Ti supplico, calmalo- e solo ora mi rendo conto che è Ross quello che sta spaccando metà casa.

Prima che potessi decidere le mie gambe mi precedono e io mi ritrovo in una stanza con i mobili rotti.

Spazio Autrice
AMMAZZATEMI, MA DOVEVO. LA STORIA DA ADESSO IN POI PRENDERÀ UN'ALTRA PIEGA.

INTANTO ...R.I.P MARCO.

CHI È LA DONNA DAI CAPELLI NERI?
COSA SUCCEDERÀ A BETHANY?
COME REAGIRÀ VEDENDO ROSS IN QUELLO STATO, DOPO AVER SENTITO LA MORTE DI MARCO?

leggete,votate e commentate.

PROSSIMO AGGIORNAMENTO A 7★

La storia ha fatto 3K passa. Grazie a tutti voi.

#unpiccolouraganointempesta#

_loveAngela♥

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