Capitolo 4.

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-ti ho fatto il pranzo tesoro, sono di sopra se ti serve qualcosa- -grazie nonna-. Sono seduta sopra il divano con un piatto di lasagne tra le mani e la forchetta in bocca. Nonna prima o poi mi farà diventare obesa con i suoi piatti prelibatissimi, potrebbe mettere su un ristorante , peccato che non lo faccia, ma è un bene se guardo il lato opposto: può preparare dolci e cucinare per me. Kevin oggi finisce scuola tardi quindi starò sola a far nulla.

Accendo la tv, non so neanche cosa fanno a queste ore. Metto un canale a caso 'Capodanno a New York' a me pare che siamo molto lontani dal 31 Dicembre, mah, lo guardo o non lo guardo? Io dico di no, mhh forse hai ragione, scorro i canali tra un boccone e un altro e intravedo 'catfish: false identità' su MTV.

Lo lascio e mi gusto la lasagna.
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Due ore dopo

Salgo In camera mia e mi butto a peso morto sul letto mettendomi il portatile sopra la pancia. Accendo e aspetto un paio di minuti, ma la mia mente naviga sull'accaduto a scuola.

Se avesse visto alcune foto? Se avesse visto chi è il ragazzo delle immagini e lo avesse scambiato per se stesso?

Scaccio via i miei pensieri banali, immaginandomi che alla fine non è successo nulla alla fine. Per curiosità appoggio il portatile sul materasso e mi dirigo verso la mia borsa, acchiappo il mio blocco e controllo che ci sia tutto.

I dipinti ci sono, conto pure le foto..ne manca una, quella in cui siamo a letto, la prima sera che lo abbiamo fatto, mi stava circondando la vita con le sue braccia forti, stavamo sorridendo mentre guardavamo l'obbiettivo sulla telecamera, me lo ricordo perfettamente, come se fosse ieri..

Andai in panico, non era il momento per fare tuffi nel passato. C'erano tutte le immagini, mancava solo quella. Una delle più importanti. Perché ti sei portata via quel blocco? Appunto perché? Magari l'ho confuso con un altro e si vede che non ci ho fatto caso, in qualunque caso troverò quella foto!

Frugai dappertutto, le lacrime minacciavano di uscire, no! Non ora! Non posso!

Misi la stanza sotto sopra e controllai più e più volte in ogni angolo, persino sulla tazza del vater, ma nulla. In preda alla disperazione mi accasciai a terra sopra vestiti, libri, scarpe e altro.

-ahhhhhhhh-urlai. D'un colpo la porta so spalancò e due mani calde e ruvide mi si posarono sul mio viso -tesoro sono cui, tranquilla, ci sono io ora- quella voce così rassicurante e reale. - mi perseguita da quattro anni, quattro fottuti anni, nonna- le lacrime uscivano, sentivo il naso bruciare e gli occhi annebbiarsi; -non capisco il perché nonna, perché non riesco a togliermelo dalla testa? Dimmelo perché nonna..-urlai -perché. .perché? - continuavo in un sussurro.

Non avrei mai pianto per nessuno, lo promisi a mamma e lo promisi a me stessa dopo il passaggio a miglior vita sua, perché nessuno era più importante di lei.

 'Era', infatti . Ora c'è lui. -pensi ancora a lui tesoro mio, per questo stai male. Pensi a tutto quello che avete combinato insieme e il mondo ti stà crollando sotto di te, solo non ti rendi conto. 

Io non ti obbligo a dimenticarlo, anzi io non voglio che tu lo dimentichi, ma tesoro, devi sfogarti, parlarne con qualcuno- - non ho nessuno, nonna, nessuno. Non ho amici nonna, da ormai tre anni, non mi sento con nessuno, niente, non ho niente. 

Il mondo qui dentro gira attorno a soldi e affari, non ho più mamma nonna, non ho più Chris nonna, non hi nessuno- dico tra un singhiozzo e un altro.

 -papà ha una nuova moglie, come fa? Io lo so nonna, lo so che lui non l'ha mai dimenticata, ma allora perché? Lui ha trovato un diversivo nonna , per non affogare, mentre io e Kevin siamo ancora a mare aperto che nuotiamo senza pausa, col pensiero che verrà qualcuno a prenderci, si può? 

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