Capitolo 38.

193 22 13
                                    

-Ehi Ross ecco, ho portato dell'acqua- questa era Bella che entrava in camera con mezzo bicchiere d'acqua nella mano. -Stai bene?- domandò questa volta suo fratello. Mi allontanai da lui e lo vidi sbuffare e alzare gli occhi al cielo come se il suo gesto altruista fosse stato sbagliato..e invece no; è stato premuroso da parte sua, ma quella sbagliata sono io.

-Che è successo qui?- chiese stavolta Klaus entrando col fiatone in camera. - è svenuta- disse Ross, -stai bene Beth?- domandò guardandomi negli occhi. Annuii non sapendo che altro dire.

Perché ora? Perché di nuovo?

Ancora punti interrogativi dove ci vorrebbero solo punti.

-abbiamo portato le pizze, è meglio se mangi qualcosa rossa- scherzò Klaus portandomi alla realtà dai miei pensieri. Prima che potessi ribadire Ross prese la precedenza dicendo che avrebbe portato la pizza in camera. -No- dissi -Devo andare da mio fratello, mi starà aspettando- conclusi alzandomi.

-Si ma tu..- iniziò Bella - sto bene, è stato solo un momento- dissi sorridendole.

Salutai tutti con un gesto della mano, e prese le mie cose, camminai piano sotto la pioggia che batteva sopra la mia testa, bagnandomi in un gesto solo. Saltai in macchina una volta davanti a essa, la accesi e rimasi lì ferma impalata ad aspettare qualcosa..ma non sapevo cosa.

Dieci minuti...dieci minuti a pensare a ciò che era accaduto un po' prima. L'incubo, in particolare. Perché ora? Perché? Perché? Perché? Mi ritrovai a dire da sola nel vuoto di quel veicolo, battendo le mani al volante.

Finalmente dopo essermi ripresa, andai a prendere Kevin. Non disse nulla, come al solito, e come mio solito, ma pareva strano che non mi avesse rivolto una parola da quando è entrato in macchina, così decisi di parlargli.

-Tutto okay?- chiesi -tu piuttosto?- domandò a sua volta.

Seguirono attimi di silenzio ma poi decisi a parlare - no- confessai -va tutto a puttane- conclusi.

Eravamo arrivati davanti a casa ma io sentivo il bisogno di scaricare tutto quanto, tutto ciò che avevo dentro, così dopo aver messo giu Kevin, mi allontanai dirigendomi verso l'appartamento della signora Tobias.

Una volta davanti citofonai, e bastò la voce di Mimì a farmi dimenticare tutto.
Mi aprì il cancelletto e subito corsi dentro a braccia aperte. Non vedevo l'ora di prendere in mano la mia piccola!

La bambina mi saltò addosso, e in men che non si dica eravamo entrambe sdraiate per terra, abbracciate l'una all'altra.

-Oh santo cielo! Mimì lasciala respirare un poco- esclamò sua madre entrando in corridoio, con in braccio la piccola Alison.

-Hai visto mamma, è arrivata la mia sorellona, te l'ho detto che sarebbe venuta!- trillò la piccola saltellando e battendo le mani, -ho così tante cose da farti vedere!- esclamò poi avviandosi su per le scale.

Intanto io mi avvicinai a Tobias e le chiesi il permesso di prendere in braccio la piccola Alison. Acconsentì, e disse che non dovevo nemmeno chiedere il permesso "casa mia è casa tua" affermò poi, allontanandosi in cucina.

-Mamma! Douglas è sveglio- la chiamò dal piano di sopra Mimì. Tobias spense tutti i fornelli e corse a prendere il suo bimbo.

Poco dopo la padrona di casa scese coi due figli e mi fece strada in un'ala della casa: aveva allestito una camera per i bimbi, una sala giochi tutta per loro! Era fantastica.

-Manca giusto un po' di colore, ma a quello possiamo pensarci dopo,che ne dici, ti piace bambina mia?- domandò.

-Fantastica è dir poco!- esclamai a mia volta.

◀specchi rotti▶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora