Capitolo 22

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Punto di vista esterno

Il cielo era omai diventato cupo, le nuvole ristrette e grigie. I tre giovani erano ancora lì. Sotto quel cielo cupo. L'uno a domandarsi a cosa sarebbe successo ora, l'altro a chiedersi risposte.

La ragazza,Bethany, era l'unica calma. In un senso i pensieri di Marco avevano un senso. Solo chi li vede di persona potrebbe perderci dentro e notare il passato brusco e il piccolo uragano che si porta dietro.

Gli occhi della ragazza erano delle calamite. Gioielli senza prezzo. Lei era qualcosa di straordinario. Qualcosa che bisognava guadagnare con molta fatica; come la fatica che ci mette lei ad andare avanti: con la vita.

POV'S ROSS
Non parlo con Bethany da quando..da quando sono uscito dall'ospedale e vederla lì, fregarsene delle stronzata che ha combinato il mio migliore amico ex migliore amico era troppo.

Non so di preciso a cosa stia pensando Marco;guarda Bethany in silenzio come se aspettasse che reagisse da un momento all'altro e io, vorrei solo tirargli cazzotti su cazzotti.

Seguono attimi di silenzio in cui nessuno dei tre parla ma io voglio risposte.
Proprio mentre sto per parlare Bethany mi anticipa -Marco, dovresti andare ora- gli consiglia.

Annuisce. No, non è così che deve andare. Non la può passare liscia.
Lo prendo per il colletto e lo attacco al muro -Che cazzo ti è passato in mente quando scommettevi con lui, eh?? Chi dei due l'avrebbe scopata,sentiamo!-
-Ross, lascialo!- esclamò la rossa per la prima volta guardandomi negli occhi.

Diamine quegli occhi. Così cupi e spenti. Come il cielo in questo momento.
-Cosa ci guadagni picchiandolo,eh? Sentiamo!- ricalca l'ultima parola facendomi il verso.

-Nulla Ross,non ci guadagni un cazzo, quindi ora, lascialo in pace-.
Marco si libera dalla mia presa approffitandosi della mia distrazione nei confronti di Bethany.

Lo guardo mentre indietreggia con gli occhi lucidi. Marco piange? -Mi dispiace amico. Davvero. Spero tu possa perdonarmi un giorno- e se ne va lasciandomi lì. Lasciandoci interviene la mia insulsa vocina. Dannazione c'è la rossa con me.

Quando mi giro i nostri occhi si incrociano e di togliersene non s'accennavano. Ma fu lei a staccarle per prima e in un certo senso un magone allo stomaco si impossessò dentro di me.

Avrei preferito sostenere lo sguardo ma a quanto pare a lei non dava molto a piacere.
Che cazzo vado a pensare poi?

Vorrei parlarle, chiederle come sta, ma nulla. Lei non accenna ad aprir bocca e di sicuro non sarò io a fare il primo passo. Per cosa poi? Per una ragazzina viziata?

Mi sorpassa e quell'inebriante profumo di vaniglia e miele si diffonde in aria. Dovrei entrare in classe ma non voglio. Dannazione a me che sono vicino a lei.

Proprio mentre avanzo per andare nella parte opposta sento un urlo straziante. Mi giro di scatto e Bethany è piegata in ginocchio e si tiene il ventre.

Corro verso lei e mi sistemo alla pari.
-Cosa..che..cosa succede?- domando.
Non guarda e non parla. Trattiene il respiro e soffoca urli. È una scena orribile.

Con quel poco che le rimane chiede -puoi accompagnarmi...- si interrompe-ahhh!- urla -in macchina?-. Annuisco.

Lei fa per alzarsi e camminare ma dalla sua faccia deduco che il dolore sia lancinante. Non me ne frega un cazzo! La prendo in braccio e sul suo viso noto un'espressione incomprensibile. Non ci bado molto e la porto davanti alla macchina in poco tempo.

-le chiavi?- domando preoccupato della sua situazione. Sta sudando freddo. Le gocce cristalline di sudore le bagna la fronte facendo aderire i capelli alla fronte.

Indica la tasca dei pantaloni. Metto una mano dentro la tasca senza pensarci sù e il contatto con le sue gambe anche da sopra il tessuto dei pantaloni mi fanno sentire..strano. Una vertigine sulla spina dorsale mi attraversa..che significa?

Apro la macchina e la poso delicatamente sul sedile del passeggero. La guardo ma non da segni di vita.

La scuoto. Ha il respiro affannato e gli occhi chiusi -Ross portami...- -ahhhhh!- urla accasciandosi sul sedile -a casa- e sviene nel concludere.

Cazzo! Cazzo! Cazzo!
-Bethany!- la scuoto
-Bethany!- la richiamo.
Cazzo!cazzo!cazzo!

E ora che faccio? Portami a casa mi ha detto, solo..io non so dove abita,merda!

Estraggo il telefono e chiamo Bella,non mi aspetto quel granché solo per culo potrebbe rispondere.

Con mia grande sorpresa risponde.
-Bella,sai dove abita Bethany?-
-No,perché? Che è successo?-
-Senti quando avrai finito vai in aula di arte, prendi i nostri zaini e portali a casa. Bethany è svenuta, la porto in ospedale. Ciao.-

Riattacco e accendo l'auto. Ho sempre avuto una certa passione per le auto ma mai come per le moto. Le moto sono la mia vita, la mia passione e la mia roccia.

Ma adesso non è il momento, devo portare questa ragazzina in ospedale.
Esco dal cancello e mi metto in carreggiata verso l'ospedale.

La prendo in braccio ed entro.
Un'infermiera si gira di scatto a vedere cosa accade e il medico alle sue spalle la imita.
Hill.

-Ross, ma cosa dia.. Bethany?!- si ferma e sgrana gli occhi -seguimi- dice a me - libera una stanza- aggiunge poi rivolgendosi all'infermiera -subito!- esclama notando la donna ancora immobile sulla soglia di una porta.

Alcune persone si girano a guardarci mentre seguo Hill con in braccio questa cima ramata. Non pesa, sembra quasi fatta di piuma. È così piccola tra le mie braccia e così innocente..ma che diamine vado a pensare? Mi ripeto per la seconda volta il questa giornata.

-Posala sul letto!- mi ordina Hill facendomi tornare nella realtà. La poso delicatamente mentre l'uomo borbotta qualcosa alla donna. Non ci bado molto e rimango al capezzale della ragazza dal viso sudato e pallido.

-Ecco a lei- sento dire dalla donna. Penso sia la sua cartella clinica, in effetti c'è scritto il suo nome.

Sul viso di Hill si disegna un'espressione preoccupata e non decifrabile; senza badare a chi c'è o meno alza il felpone della ragazza rivelandone un livido bestiale violaceo.

Rimango paralizzato per un momento. Si estende per almeno un quarto del polmone ed è una scena schifosamente rivoltare.

Hill mi guarda e io lo guardo. Ma che cazzo sta succedendo? Da dove cazzo è uscito quel livido?

- Loren prepara una stanza per sottoporla ad una tac-
Non sto dietro a nulla e seguo i movimenti del dottore.
Loren che,suppongo sia l'infermiera, esce dalla stanza mentre Hill prepara aghi,siringe e altro.

Finalmente decido di aprir bocca -che sta succedendo?- domando.
Come se solo ora si fosse accorto della mia presenza,Hill si gira verso me bianco come mai prima l'avevo visto.

Faccio un gesto col capo perché si faccia avanti ma lui non parla. Sto letteralmente perdendo la pazienza. -Che cazzo sta succedendo Hill??!- domando ancora una volta e, forse per l'ultima volta.

Si gira -non lo so ancora, ma in qualunque caso noi dottori e tutto il servizio ospedaliero abbiamo l'ordine e il compito di mantenere la privacy- si ferma e aggiunge-ovviamente ne verrano a conoscenza solo i familiari e le persone a lei più care- conclude poi.

Mi viene da tirargli un cazzotto ma mi trattengo e cerco una soluzione. Sento gli occhi verdi della ragazza assumere un'espressione indecifrabile mentre confesso la cosa che mai avrei pensato di fare:- sono il suo ragazzo,cazzo! Ho il diritto di sapere!-

Spazio autrice
TADAN!
GRANDE ROSS IN MODALITÀ 'FIGURA DEMMERDA' ON.

COME LO PRENDERÁ BETHANY LA SUA AFFERMAZIONE?

E POI, COS'HA BETHANY HAMILTON?

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The beginning of the End di _Sangueblu_

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