6:15.
La sveglia suona ed io per poco non cado dal letto.
La mia routine è tornata quella di una volta, in cui c'è la scuola a torturarmi ogni santa mattina."Fey muoviti." Le dico sbadigliando rumorosamente.
"Si, si, arrivo.." E si gira dall'altra parte nel letto.
Io intanto vado in bagno, opto per dei jeans a vita alta aderenti e un maglioncino color bianco panna, le mie fidate converse nere e per il trucco traccio una riga sottile di eyeliner con un tocco di mascara.Sono pronta.
Alle 7:00 io, Fey, Kayla e Hardin andiamo a fare colazione in un piccolo bar, finalmente un bel cappuccino accompagnato da una brioche alla crema appena sfornata.
Quanto mi mancavano queste piccole cose, stavo tornando a farci l'abitudine!Una volta a scuola Hardin mi si avvicina.
"Sta sera a che ora passo a prendervi?" Chiede.
"A cosa ti riferisci?" Sono confusa.
"Ali, sta sera c'è il ballo di fine anno scolastico." Dice ridendo.
"Oh merda, è vero!" Urlo quasi.
"Non dirmi che te n'eri dimenticata?"
Ed io rispondo imprecando.
"Lo prendo come un si." Ride fragorosamente.
"Alle 21:15 comunque." Gli faccio l'occhiolino e mi allontano.Successivamente trascorro il pomeriggio a spettegolare con Fey sulla gente, so che non è una cosa bella ma ci divertiamo troppo.
È anche a questo che servono le migliori amiche, no? Mi scappa una risata.-----------------
Alla sera...
Indosso il vestito e le scarpe che mi avevano regalato Fey, Kayla, e Isaac la sera del mio compleanno.
Mi stava perfettamente, e Dio se lo adoravo. Penso di nuovo ad Isaac, ma sta volta non permetterò che il senso di colpa e le debolezze mi assalgano.Mi aggiusto il trucco e mi piastro i capelli. Sono pronta.
Alle 21:15 puntuali passano Kayla e Hardin a prendere me e Fey, poi ci rechiamo tutti insieme a quella che dovrebbe essere la migliore festa di sempre.-----------------
"La musica è altissima!" Urlo per farmi sentire.
Ridiamo e cominciamo a scatenarci.
C'erano luci colorate e anche del cibo!
Vedo subito un bagliore rosso tra la folla, e ovviamente penso subito al peggio. Il bagliore si avvicina a me e poi lo vedo. Un ragazzo.
Era alto con i capelli biondi tirati indietro e gli occhi azzurri.
Non lo avevo mai visto prima d'ora.
"Vuoi un drink?" Mi chiede.
"Possiamo anche evitare la parte in cui fingiamo di non sapere cosa siamo." Rispondo secca.
Sono convinta, certa, che lui sia un licantropo. Riesco a sentire la sua forza, il lupo che è in lui.
Il ragazzo mi guarda dritto negli occhi per qualche istante, e poi accenna un sorriso malizioso.
"Certo, hai ragione." Dice ridendo.
"Cosa vuoi?" Lo minaccio con lo sguardo.
"Ti va di fare una passeggiata?" Chiede. C'è sotto qualcosa e voglio sapere che cosa.
Mi limito ad annuire e a seguirlo, non voglio che ci vadano di mezzo i miei amici, sta volta li avrei protetti.Usciamo dall'edificio.
"A proposito, mi chiamo Adrian." Dice secco.
Io non rispondo e continuo a camminare. Stiamo andando nel bosco? A quanto pare si, la strada è quella, ed io comincio a pentirmi di averlo seguito.Ad un certo punto lo perdo di vista e mi ritrovo da sola, la paura fa brutti scherzi, mi sento come la notte del mio compleanno. Mi sembrava di rivivere la stessa identica scena.
Un rumore come di foglie calpestate mi scuote dai miei pensieri.
Mi volto.
Il ragazzo biondo, Adrian, torna con altri 10/15 uomini, alcuni di loro erano ragazzi. Il più giovane avrà avuto si e no 25 anni.
In mezzo alla notte gli occhi di tutti hanno iniziato a brillare di un rosso sangue ipnotico.
Erano tutti alfa.
Un branco.Per la prima volta mi trovo faccia a faccia con il nemico, sono loro, le persone che hanno ucciso mia madre.
Rimango a fissarli, sulla difensiva, come in segno di sfida.
"È un piacere conoscerti, Alissa." Dice uno di loro.
"Mi chiamo Nathan." Aggiunge.
Non rispondo, perché dovrei?
"Che hai? Il gatto ti ha mangiato la lingua?" Mi stuzzica un altro.
Mantieni la calma, mi dico.All'improvviso scoppio a ridere.
"Che hai da ridere? Sai che stai per morire vero?" Mi rinfaccia Nathan.
"Fate pure." Li incito.
La rabbia mi sta letteralmente divorando.
"Come mai desideri così tanto morire?" Mi chiede sempre il capo.
"Perché credi che voglia morire?"
"E poi mi avete portato via tutto, non ho più niente da perdere." Aggiungo fredda.
"Oh, ne sei proprio sicura?" Chiede il bastardo.
Poi fa un fischio e vedo comparire Adrian con un altra persona.
La teneva in ostaggio.
Quando metto a fuoco la figura mi porto una mano alla bocca, poi crollo a terra sporcandomi le estremità del vestito.Rivederlo dopo così tanto tempo mi fa male. Le lacrime iniziano a farsi strada sul mio viso.
Isaac.
L'ostaggio era Isaac.Weeee;)
Se vi è piaciuto il capitolo lasciate una stellina e magari anche un commento per farmi sapere cosa ne pensate:3Detto questo vi volevo ringraziare per la millesima volta per tutti i voti e le visualizzazioni, che stanno crescendo ogni giorno!
Sono tanto tanto felice:33Grazie.
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Lo Sguardo Del Male
WerewolfAlissa Grey, una ragazza trasgressiva, dai capelli rosa, e cresciuta solo dalla madre; si ritrova ad una festa a sorpresa organizzata dai suoi tre migliori amici per il suo diciassettesimo compleanno. Era tutto perfetto, all'inzio. Quando tra la fol...