29.

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Theo comincia a ridere, non riesce più a smettere.

"Che hai da ridere?" Gli chiedo prendendogli la testa e spingendolo sott'acqua, di nuovo.

Lui torna velocemente a galla, mi guarda divertito e poi spinge me sott'acqua sta volta. Prevedibile.
Risalgo anche io.
Lo guardo irritata.

"Hai tutto il trucco sbavato, scommetto che tu e Fey avete passato l'intera giornata a truccarvi così bene per niente." Dice ridendo ancora di più.

Sicuramente si starà immaginando la scena di me e Fey che perdevamo tempo a renderci perfette, quando in realtà questa era l'ultima cosa che ci immaginavamo di fare a Capodanno.

Insomma; prendere un camper, andare chissà dove, ritrovarci ad un party sulla spiaggia, far volare lanterne e poi tuffarsi in mare?
Beh, cose che succedono tutti i giorni.

Cerco di controllarmi per rimanere seria, non voglio di certo dargliela vinta. Dopo qualche secondo scoppio a ridere anch'io, come non detto.

Dopo qualche minuto decidiamo di tornare a riva, così usciamo piano dall'acqua. Appena giunti a riva ci rendiamo conto che la festa stava continuando, e la notte era ancora lunga.

"Ehi ti vado a prendere qualcosa da bere." Dice Theo porgendomi un tenero bacio sulla guancia.
Io annuisco e lui sparisce in mezzo alla gente.
Da lontano riesco a vedere Isaac che prende in braccio Fey e, non so come ma il loro modo di guardarsi mi incuriosisce.
I miei pensieri vengono subito interrotti da qualcosa.
La festa continua, ed è pieno di luci colorate, proprio come al mio diciassettesimo compleanno, ma giuro di aver visto due bagliori dorati.
Questa volta non commetterò lo stesso errore di pensare che probabilmente sono state le luci a confondermi.
No, ora so riconoscere perfettamente uno sguardo, uno sguardo di lupo mannaro.
L'ho visto per un millesimo di secondo, quindi non posso esserne certa, ma sto prendendo più confidenza con il mio istinto animale ultimamente e, beh, sento che c'è qualcosa che non va.

Poco dopo sento delle braccia prendermi i fianchi da dietro: Theo.
Mi volto e lui mi porge uno strano cocktail di un rosa acceso.
Non oso chiedergli che cos'è, bevo e basta.
È dolcissimo, forse troppo.

Cerco di dimenticare ma poi lo rivedo, dietro Theo. Vedo i suoi occhi.
Lascio Theo lì in mezzo alla gente e comincio a camminare piuttosto veloce tra la folla. Voglio raggiungere quel bagliore dorato che ho visto, mi faccio strada tra la gente troppo ubriaca per ribattere.

Il telefono squilla.
Sarà sicuramente Theo, e infatti lo è.
Non rispondo.
So che facendo così lo farò incazzare ma devo prima essere sicura di quello che ho visto.
Quando ormai sono nel bosco a fianco alla spiaggia, vedo un uomo alto davanti a me, il cui volto è scurito dal buio della notte e dalla lontananza.

Si fa sempre più vicino.
Sento le gambe tremare leggermente e il cuore aumentare di battiti.

Quando il ragazzo si avvicina per poco non mi viene un infarto.

"Adrian?" Riesco a dire in un sussurro più a me stessa che a lui.

Il ragazzo alto, biondo, e dallo sguardo affascinante mi guarda dritto negli occhi.

"Ciao, Alissa." Dice soltanto.

Perché riesco sempre a cacciarmi nei guai?

"Dovresti bere meno alcool piccola." Dice mostrando gli occhi dorati.

Mi guardo la mano e mi accorgo che ho ancora il drink in mano, così, in tutta calma finisco di berlo.
Non si dovrebbe sprecare una cosa così buona, no?

Lui scoppia a ridere, una risata amara.

"Scusa ma tu non dovresti essere morto?" Chiedo tranquillamente.
Ormai dopo tutto quello che ho vissuto quest'anno non mi stupisco più così facilmente.
Quindi rimango impassibile.

Il cellulare squilla di nuovo.
Guardo il nome scritto sullo schermo: Theo.

"Non te lo consiglio." Mi dice acido Adrian.

"Cosa vuoi?" Chiedo scocciata dalla sua presenza.

"Rivoglio mio fratello." Dice in tono irritato.

"Beh, hai sbagliato persona, non sapevo nemmeno che avessi un fratello." Dico quasi ridendo.
E io che pensavo mi volesse uccidere.

"Come mai non mi hai ancora uccisa?" Chiedo curiosa.

"Tu non mi interessi Alissa, io lavoravo solo per Natan, non mi importa di quello che ha fatto tuo padre e non ho intenzione di perdere tempo con te." Dice serio.

"E allora cosa vuoi?" Gli chiedo per la seconda volta. Sto iniziando a scocciarmi.

"Mio fratello." Ripete serio.
Mi sta prendendo in giro?
Come faccio io a risolvere i suoi drammi familiari se non riesco nemmeno a risolvere i miei?
Lo guardo stranita.

Lui mi guarda.
"Dio, non lo sai? Non te l'ha detto?" Dice curioso ma anche sbalordito.

"Detto cosa? Di cosa stai parlando?"

"Ti sei chiesta come mai sono l'unico del branco di Natan ancora vivo?"
Dice serio.

Non riesco a capire.

"Stavo tenendo in ostaggio Isaac, e lui quando si è liberato mi ha solo dato una botta in testa per stordirmi." Continua Adrian.

"E con questo cosa vorresti dire?" Chiedo spaventata.

Prima che potessi ricevere risposta sento dei passi dietro di me farsi sempre più vicini.
Vedo Theo, Fey, e Isaac venirmi incontro spaventati.

"Eccolo, eccolo il mio fratellino." Dice Adrian facendo un cenno con la testa verso il mio migliore amico.
Poi il suo sguardo e quello di Isaac si incontrano.

Cosa diavolo mi sono persa?

Ehilaaa:3
Vi ricordavate di Adrian?
Lui diventerà importante:3

Grazie per tutti i voti e i commentii (scusate se ve lo dico ogni santa volta:)

Detto questo, se vi è piaciuto il capitolo lasciate una stellina:3

Lo Sguardo Del MaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora