6.

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La notte non riesco a dormire.
Per niente.
Mi sembra di sognare e rivivere quella notte nel bosco, dopo tanto tempo che non ci pensavo.
Poi vengo svegliata da un rumore.
Mi alzo di scatto e mi accorgo che sono sudata e che sto tremando.
Ma che mi sta succedendo?
Cerco di dormire ma con scarsi risultati.

Poche ore dopo suona la sveglia.
E per la prima volta sono felice di svegliarmi presto, a causa della notte insonne che ho appena passato.
Vado in cucina e prendo il mio solito caffè. Poi mi preparo ed esco di casa.

Durante il tragitto per andare a scuola, vedo Theo che sta camminando poco più davanti a me.
Io non ce la faccio a continuare così.
La sua presenza mi mette a disagio.
Dopo poco noto che devia la strada, non stava andando a scuola.
So che non devo impicciarmi e non pensarci più, ma l'istinto vince e devio anch'io.
Mi mantengo a una decina di metri di distanza, cercando di non essere notata. Anche se i miei capelli si noterebbero subito, meno male che lui era girato di schiena.
Camminiamo e camminiamo ancora per una decina di minuti.
Poi passa sotto una recinzione e va nel bosco. Quel bosco.
Sono davvero sicura di continuare?
No, per niente. Ma decido di farlo lo stesso.
Quando raggiungiamo il centro del fitto di bosco, lui si ferma. Ed io sono nascosta dietro al tronco di un albero.
Ma chi voglio prendere in giro?
Lui si volta.

"Pensi che non sappia che mi hai seguito fin qui?" Sento dirmi.
"Esci fuori" Aggiunge.
Io non mi muovo. Così viene lui da me e mi intrappola contro l'albero.
Non ho via di scampo.
Appoggia le mani sul tronco e avvicina lentamente il suo viso al mio.

"Sei troppo curiosa, ragazzina" Mi sussurra lui. Io intanto guardo il suo viso perfetto e rimango immobile.

"Finirai per farti male" Mi dice serio. Era una sensazione assurda perché ero totalmente impaurita da lui, ma allo stesso tempo ne ero attratta. Lui sembra averlo capito.
Passiamo alcuni istanti fermi a fissarci. Poi lui si avvicina.

"Sei attratta da me, non è vero?" Sussurra piano.
Io non do risposta.

"Immaginavo anche questo" Dice poi.

Io non sapevo proprio che fare.
Ero spaventata, sì, ma mi sentivo anche al sicuro.
Si stacca da me, liberandomi.

"Merda, non doveva succedere" Lo sento dire a bassa voce tra sé e sé.

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La sera stavo tornando a casa, era buio. Abito in un appartamento abbastanza isolato, e camminare da sola per queste vie deserte non è una gran cosa.
Dietro di me sento i passi di qualcuno.
Così accelero l'andatura.
Il ragazzo però riesce a raggiungermi, mi mette una mano sulla bocca per non farmi gridare e mi porta via.
Sono spaventata.
Non riesco a vedere il suo volto perché si trova dietro di me.
Quando raggiungiamo un luogo ancora più appartato lo vedo.
Era un ragazzo della mia età se non più grande, ubriaco.

"Hey principessa, farai meglio a non opporre resistenza" Dice con voce roca.
Tenta di spogliarmi ma io, ovviamente, mi oppongo come posso.
Lui vince su di me. È più forte.
Cerco di gridare per farmi sentire da qualcuno ma lui mi tappa la bocca.
Non solo non riuscivo a emettere un suono ma non riuscivo memmeno a respirare.
Così continuo a dimenarmi e a lanciare pugni e calci a caso, senza però raggiungere i risultati che volevo.
Riesce a svestirmi quasi del tutto, ed io ero terrorizzata da quello che questo tizio avrebbe potuto farmi.
Le lacrime cominciano a rigarmi il viso, e lui continua. Sento il suo alito che puzza di alcool sul collo.
Io mi dimeno ancora. Niente.
Poi vedo arrivare qualcuno in lontananza, stava correndo.
Tra le lacrime avevo tutta la vista appannata, riesco a vedere solo due bagliori dorati venirmi incontro.
Era Theo?
Era tutta opera sua?
Arriva e con uno strano verso, come di animale, ed insieme a quello sguardo che avevo visto al mio compleanno, fa morire di paura il mio aggreditore. Il tizio cade per terra, si rialza velocemente e scappa.
Quindi mi stava dando una mano?
Prima mi minaccia e poi mi aiuta?
Sono troppo confusa.

Theo si gira dalla mia parte e mi guarda. Io nel mentre mi ero già quasi del tutto rivestita.
Mi viene vicino, era molto più alto di me, sarà stato più di 1,80.
Mi sentivo indifesa davanti a lui.

All'improvviso mi tocco il viso e mi accorgo che sto ancora piangendo.

"Andiamo" Dice lui freddo.
Io lo seguo senza fiatare.

Lo Sguardo Del MaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora