L'aereo atterra.
Decido di mettere tutti i miei problemi da parte per un attimo e mi dedico ad ammirare la bellezza della città. New York è luminosa, colorata, movimentata e soprattutto è enorme, sembra infinita.
Theo ed io camminiamo con le valigie a portata di mano fino al nostro Hotel.
Theo, accorgendosi che ero triste, prima di partire si era già preoccupato di prenotare un bellissimo Hotel a 5 stelle proprio nel centro di New York.
"Non siamo un po' troppo in vista qui?" Chiedo incuriosita.
"Il miglior modo per nascondersi è mostrarsi." Dice Theo al mio fianco.
La sua risposta mi stupisce, può sembrare stupida o scontata ma aveva pienamente ragione.
La conversazione termina qui e camminiamo ancora per una ventina di minuti. Raggiungiamo la nostra nuova casa ed io prima di entrare tiro fuori dalla tasca un pacchetto di sigarette e l'accendino.
Mia madre mi avrebbe fatta fuori se mi avesse vista fumare, o magari lo sapeva già ma aveva deciso di non dirmi niente. Non mi importa, basta che mi arrivi il fumo ai polmoni, tanto per danneggiarmi ancora un po'. Perché in fondo sono danneggiata: ho scoperto di essere un lupo, ho scoperto che un branco di alfa mi vuole a causa del passato di mio padre e ora mi sono dovuta allontanare da mia madre, i miei amici, la mia vita.
Il danno è fatto, no? Ormai ero consapevole che avrei perso gli anni che sarebbero dovuti essere i migliori della mia vita.Finisco la sigaretta ed entro insieme a Theo. Andiamo allo sportello.
"Abbiamo prenotato la stanza n. 64." Si limita a dire Theo, aggiungendo poi varie informazioni.
"Prego, da questa parte." Ci dice la donna dell'hotel.
Prendiamo l'ascensore e raggiungiamo la camera.
Ci troviamo davanti alla porta e la donna ci porge le chiavi.
"A proposito, mi chiamo Irina. Se avete bisogno di qualunque cosa chiamatemi." Ci dice gentilmente rivolgendoci un sorriso smagliante.
Poi se ne va e ci lascia soli.
Theo apre la porta ed entriamo.
Noto subito le lenzuola di seta liscia posate sul grande letto matrimoniale.
A fianco c'è un bagno, anch'esso molto grande e luminoso. Poi giro l'angolo e vedo anche un piccolo angolo cottura.
"Wow" Sussurro e Theo ride.
"Certo che New York ha mille sorprese." Aggiungo ridendo.
Guardo Theo e la sua espressione non mi convince.
"Perché quella faccia?" Chiedo sospettosa.
"Non ti avevo più vista ridere così da quando.. Beh lo sai." Dice.
Okay, non mi aspettavo per niente questa risposta.
"Così come?" Continuo a chiedere.
"In modo naturale, senza sforzarti di farlo per far piacere agli altri." Dice.
Io accenno un sorriso timido e proseguo con le perlustrazioni della mia nuova e temporanea casa.
Dopodiché comincio a disfare le valigie e a sistemare le mie cose, tanto per cercare di distrarmi facendo qualcosa.
All'improvviso mi accorgo di sentire la mancanza di tutto e di tutti nella mia vecchia casa. Mi manca anche Cane, chissà come se la sta passando lui. Devo solo abituarmi al cambiamento.
Ma questa parola mi spaventa da morire e non so come riuscire ad abituarmi a questo: è soltanto il primo giorno.Quando siamo arrivati era già pomeriggio tardi ed ora è calata la sera, ho sempre desiderato vedere New York di notte, in cui la città viene illuminata da tantissimi colori vivaci.
Però in questo momento ho solo voglia di dormire.
Mi metto una maglia lunga grigia che mi fa da pigiama e un paio di pantaloncini morbidi. Successivamente mi infilo sotto le coperte e Dio se quel letto era comodo.
Una giornata lunga e faticosa deve concludersi con una bella dormita, ed è quello che avrei fatto.
Poco dopo arriva anche Theo, lui indossava un paio di boxer blu e una lunga t-shirt bianca.
Spengo la luce e chiudo gli occhi.
Niente.
Riprovo.
Niente.
Cambio posizione.
Niente.
Nonostante tutta la stanchezza che ho non riesco ad addormentarmi, così inizio a rigirarmi nel letto agitata e arrabbiata per il fatto che non riuscissi a dormire.
"Hey che hai?" Mi chiede Theo a fianco a me.
"Non riesco a dormire, voglio essere sul mio letto a casa mia. Qui non ci riesco." Dico incazzata con me stessa e poi sbuffo rassegnata.
"Alissa tanto so che è una scusa per dormire più vicina a me." Dice e gli scappa un sorriso provocatorio.
No sta volta non è vero, sta volta non riesco a dormire veramente.
Così, sempre arrabbiata, mi giro dall'altra parte e faccio finta di addormentarmi, tanto per non dargliela sempre vinta.
Sono un po' orgogliosa forse? Nah.
Dopo un paio di minuti mi sento avvolgere da lui.
"So che stai fingendo di dormire." Mi sussurra all'orecchio. Ero tentata di ribattere ma poi decido di lasciar perdere, lui aveva già vinto in partenza.
E poi, forse, riesco ad addormentarmi.Ciaoo!:)
Ecco il nuovo capitolo, spero sia di vostro gradimento:)
Il bello deve ancora arrivare muahah Ok basta**
Lasciate una stellina hehe:3
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Lo Sguardo Del Male
Hombres LoboAlissa Grey, una ragazza trasgressiva, dai capelli rosa, e cresciuta solo dalla madre; si ritrova ad una festa a sorpresa organizzata dai suoi tre migliori amici per il suo diciassettesimo compleanno. Era tutto perfetto, all'inzio. Quando tra la fol...