26.

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Afferro la mano di Theo.
Il suo tocco è come una scossa di elettricità che mi scalda il sangue nelle vene. Cosa significa?

Mi alzo in piedi senza staccare gli occhi dai suoi, quanto vorrei baciarlo, abbracciarlo, dirgli quanto mi è mancato, ma poi mi ricordo che era lui che mi aveva messa in questo casino. Mi vengono in mente l'incendio e la morte di mia madre; da una parte la colpa era anche sua se era morta.
Tutto questo mi compare come un flash che mi porta ad indietreggiare.
Ancora, e ancora, fino a quando non mi ritrovo a correre.
Mi sfugge una lacrima e continuo ad allontanarmi da lui, non so perché ma non riesco più a stargli vicino come facevo una volta.

Mi fermo e mi siedo vicino ad un albero, da qui riesco a sentire la musica di quella che doveva essere la più bella festa scolastica dell'anno.
Resto immobile fino a quando non vedo una figura avvicinarsi a me. Capisco subito chi è: Isaac.
Dio, quanto mi era mancato.

Mi alzo immediatamente e gli corro incontro, dopotutto non lo avevo ancora salutato e ringraziato.
Mi butto tra le sue braccia che mi accolgono forti come non mai.
L'abbraccio dura a lungo, circa un paio di minuti in cui restiamo così, in questa posizione, in silenzio.
Io inizio a piangere, piangere di gioia sta volta.

"Mi dispiace per quello che ti ho fatto.." Riesco a dire piagnucolando.
"È stata tutta colpa mia." Aggiungo più a me stessa che a lui.

"No, no, non dirlo neanche per scherzo, chiaro? Non è mai stata colpa tua Ali, non hai fatto niente di sbagliato." Mi rassicura.

"Che ti è successo?" Chiedo in preda al panico per la risposta.

"Quando pensavate che fossi morto, è arrivato Nathan. Lui mi ha salvato la vita e ha cercato di usare questa cosa per manipolarmi, per farmi fare quello che voleva..
Voleva farmi mettere contro di te, ma io non ho dubitato neanche un istante sulla tua fiducia. Non mi lascio comandare da un branco di bastardi, figli di.." Lascia la frase in sospeso.

"Puttana." Rispondo io lasciandomi sfuggire un sorriso tra le lacrime.

"Già." Afferma lui ridendo.

"Non ti hanno fatto del.. del male.. vero?" So che è una domanda azzardata ma ho bisogno di saperlo.

"No, no, affatto." Dice calmo.

"Che significa?" Chiedo.

"Che cosa?"

"Theo.." Sospiro.

"Senza di lui non ne sarei mai uscito vivo." Afferma deciso.

Io lo guardo in modo interrogativo, facendogli capire di continuare il discorso.

"All'inizio lui faceva davvero parte del branco di alfa, a tutti gli effetti. La sua missione era quella di tenerti d'occhio, sempre, lui però con il passare del tempo si è veramente innamorato di te. Non voleva ti accadesse niente, e così è stato." Fa una pausa e poi riprende.
"Ha iniziato a fingere di eseguire gli ordini del branco, che come sai ti voleva uccidere, e quando mi hanno catturato, io e lui abbiamo escogitato questo." Dice riferendosi all'attacco a sorpresa da parte delle persone che ci hanno aiutato.
"Lui mi ha salvato la vita, ha salvato la tua, senza di lui probabilmente noi non saremmo qui a parlare." Finisce.

Non so cosa dire.
Rimango ferma immobile.

"Dagli almeno una possibilità, Alissa..
È una brava persona." Detto questo Isaac sparisce nell'oscurità.

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Siamo tornati al party nonostante i nostri vestiti siano tutti sporchi e strappati.

Sono fuori dall'edificio quando vedo Isaac e Fey che entrano dentro, facendomi rimanere da sola con Theo.

Lo guardo negli occhi senza sapere minimamente cosa dire o fare.
La mia mente non è mai stata più confusa di così. Succede sempre la stessa identica cosa: lui sparisce, io mi rifaccio una vita e subito dopo lui riappare.
Non posso fare finta di niente.
Mi vengono in mente le parole che mi ha detto Isaac nel bosco; lui non mi ha mai, e dico mai, mentito.
Insomma, se mi ha detto quelle cose significa che le pensa davvero.
E io non so mai come affrontare la situazione.

Dopo un po che Theo vede che non dico una parola, comincia a parlare.

"Alissa.." Inizia.

Sentire la sua voce di nuovo mi fa crollare.
So che non dovrei cedere così, so che non dovrei fare quello che sto per fare, ma lo devo fare, lo devo fare per me.
Ne ho bisogno.

Cammino verso di lui, non so a cosa stia pensando in questo momento Theo; starà pensando che sono pazza, ma l'unica cosa che riesco a fare è fiondarmi tra le sue braccia.

Mi sono mancati i suoi abbracci che mi fanno sentire tanto al sicuro.
Lui non esita un istante: mi accoglie in lui, stringendomi forte, a lungo.
Come se fossi l'unica cosa importante per lui, e magari è così.

"Mi dispiace.." Lo sento sussurrare con il viso appoggiato tra i miei capelli. Lo sento piangere.
Lui non piange mai, riesce sempre a fare il duro esteriormente.
Mentre ora mi si spezza il cuore.
Quel "Mi dispiace" lo ripete altre mille volte, stringendomi sempre di più e piangendo sempre di più.

Continua a ripeterlo e mi sembra di impazzire, così mi libero dal suo abbraccio, gli prendo il viso tra le mani e lo bacio.
Lui ricambia con un bacio disperato.
In fondo lui se n'è andato per tenermi al sicuro.. E per salvare anche Isaac.
Come se mi leggesse nel pensiero mi dice:

"Non ho mai smesso di amarti Alissa Grey." Sussurra disperato e felice allo stesso tempo.

Quelle parole sono come un tuffo al cuore, e mi fanno sentire terribilmente debole.

Weilaaa;)
Come state?

Volevo ringraziarvi, di nuovo, per tutti i voti e i commenti:3
La storia ha superato 4k visualizzazioni!!

Spero solo di non deludervi:o
(Ho il terroreee)

Se vi e piaciuto il capitolo lasciate una stellina:3
Detto questo, vi amo tantooo:33

Byee:))

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