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"Questa sera ti andrebbe una pizza d'asporto?" Mi chiede una voce troppo familiare.

"Certo." Rispondo leggermente confusa.

La persona di fronte a me si volta nella mia direzione.

"Adoro la pizza." Aggiungo con tono innocente.

Pian piano la figura che ho davanti diventa sempre più nitida.
Lei mi guarda negli occhi.
Quegli occhi che mi hanno vista crescere.

"Mamma." Sussurro piano.

Mia madre, Clary, mi sorride in modo confortevole, rassicurante, come un genitore guarda il proprio figlio con tutto l'amore che ha.
Ed io ricambio quello sguardo.

Poi, inevitabilmente, corro ad abbracciarla.

"Mi sei mancata mamma." Dico senza trattenere le lacrime, che bagnano la sua povera spalla.

"Anche tu, tesoro." Conclude lei innocentemente.
"Alissa, tesoro, devi promettermi una cosa.."

"Cosa?" Chiedo disperata. Perché si, ho un disperato bisogno di un consiglio di mia madre. Anche solo una sua parola mi basterebbe.

"Alissa!" Un'altra voce mi chiama.
"Alissa!!!"

"Svegliati!"

Non capisco, che sta succedendo?

"Alissa, svegliati!" Fey mi strattona cercando di farmi aprire gli occhi.

Apro gli occhi di scatto.

"Che succede?" Chiedo confusa alzandomi piano dal letto a casa di Fey.

"Stavi.. Alissa, stavi piangendo nel sonno." Mi spiega preoccupata lei.

Mi porto velocemente una mano sulla guancia e sugli occhi e, con mia sorpresa, noto che Fey aveva ragione.
Ho tutto il viso umido e leggermente appiccicaticcio a causa delle lacrime.

"Ti ricordi cosa hai sognato? Riguarda Theo, non è vero?" Continua lei triste.

"N-no, no.. Era mia madre.." Inizio io.
"Mi stava dicendo qualcosa.. Non mi ricordo l'argomento di cui stavamo discutendo."

"Oh.. Ora però torna a dormire, ok?"

"Va bene, scusa se ti ho svegliata." Dico sinceramente a Fey, che oltre ad ospitarmi in casa sua deve anche farmi da baby sitter 24 ore su 24.

Lei mi sorride debolmente, e poi cerchiamo entrambe di chiudere occhio, anche se ci è terribilmente difficile.

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Da quel giorno sono iniziati gli incubi.

Ogni notte ne facevo almeno 4, tutti diversi, tutti incubi orribili che riguardavano mia madre, Theo, me, i miei amici, e perfino i genitori di Fey.
Sembrava di stare in un film horror, di quelli assurdi, che quasi sembrano surreali.

Ho ripreso un po a mangiare e a fare attività fisica, mi sono riscritta in palestra. Non perché mi importi di apparire bella agli occhi degli altri, semplicemente voglio cercare di distrarmi dalla realtà, di tenere occupato il tempo.

Mi continuo a ripetere che mi sto preoccupando per niente ma..
È passato quasi un mese da quando sono andati via, esattamente 27 giorni.

Ah e, ovviamente non sono più entrata nel nostro appartamento. Al contrario, ho ricominciato a fare la 'finta sorella' a casa di Fey.

Manca poco alla fine della scuola, perciò Fey ed io stiamo cercando di trascorrere più tempo possibile con Kayla e Hardin. E sto anche continuando a trascorrere molto tempo con Adrian che, a modo suo, mi tira su il morale, facendomi addirittura sorridere.

Quanto durerà ancora questa tortura? Questa terribile attesa?

Questo è quello che mi continuo a ripetere nella mia testa, costantemente.

Come trascorro il resto del mio tempo?
Aspetto.

Aspetto qualcosa che potrebbe non arrivare mai.
Mi mancano da morire. Sia Theo che Isaac. Poi mi ricordo di quella volta in cui Isaac è sparito, andando a trovare sua madre, stando via per dei mesi. Ed io ero in preda alla preoccupazione, alla tristezza. Pensavo davvero di aver perso il mio migliore amico.

Poi, però, quando meno ce lo aspettavamo, è tornato.

Questo piccolo miracolo deve accadere ancora una volta.

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Tock tock

Un qualche strano rumore fa svegliare sia me che Fey.

"Cos'è stato?" Mi chiede lei con i capelli ancora arruffati.

"Non lo so, viene dalla finestra." Asserisco calma.

Entrambe ci guardiamo negli occhi prima di fiondarci su di essa.
La apriamo e guardiamo nel giardino buio.

Una persona.

Ci fa segno di spostarci e noi lo facciamo. Si arrampica ed entra dalla finestra aperta.

Quando la persona davanti a noi alza il capo Fey ed io scoppiamo in un pianto bellissimo.
Gioia?
Paura?
Tristezza?
Felicità?
Confusione?
Insomma, troppe emozioni contrastanti ci colpiscono nello stesso momento.

"Isaac!" Come se qualcuno avesse ascoltato le mie preghiere, quando ormai pensavo non potessero tornare più, sono tornati.

Quando mi stacco dal suo meraviglioso e caldo abbraccio mi guardo intorno.
Guardo di nuovo fuori dalla finestra.
Faccio scorrere il mio sguardo ovunque.

"Dov'è?"
"Dov'è Theo?" Aggiungo con le lacrime sulle guance, le occhiaie scure sotto gli occhi e i capelli legati in una coda alta tutta arruffata.

Isaac potrebbe pensare che io sia appena uscita da un manicomio, talmente sono conciata male..

"Alissa.." Comincia lui.
E quando qualcuno pronuncia il tuo nome in questo modo, significa che non c'è niente di buono in arrivo.

"Dov'è Theo?" Sussurro pianissimo, in un modo quasi inudibile. Se non fossero lupi mannari non avrebbero di certo sentito quello che ho appena detto.
"Dove diavolo è?!?!?" Ora, invece, sto categoricamente urlando.
Non mi importa se i genitori di Fey ci sentono. Perché sto cominciando a sgretolarmi sotto quell'assurda situazione in cui ci siamo cacciati.

"Theo non ce l'ha fatta. Non è potuto tornare." Vedo che anche ad Isaac sfugge una lacrima. Perché tra di loro, ormai, erano diventati migliori amici già da un po.

"Cosa cazzo vuol dire che non è potuto tornare?!?!" Continuo io, lasciando che tutta la rabbia che ho dentro prenda il posto di qualsiasi altra emozione.

"Lui non tornerà più. Dobbiamo farcene una ragione. Mi dispiace, Alissa.." Cerca di spiegarmi lui.
Ha un tono troppo freddo, troppo distaccato.

Mi guardo intorno disperata, cercando qualcosa a cui aggrapparmi.
Fey ed Isaac cercano invano di consolarmi, ma io non riesco ad ascoltare una sola parola di quello che dicono.
Non sento più niente.

Questo significa che è morto?
Ma anche se non fosse morto, Isaac ha chiaramente detto che non tornerà più.

Presa dalla rabbia e da una disperazione atroce inizio a gridare e piangere contemporaneamente.

Perché sempre a me?
Perché diavolo deve capitare tutto a me? Perché c'è sempre qualcosa che va storto nella mia vita?

Dopodiché sento i genitori di Fey che entrano preoccupati ed assonnati in camera nostra.

E tutti mi guardano mentre crollo a terra, con un vuoto nel petto che nessuno potrà mai colmare del tutto.

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Lo Sguardo Del MaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora