cat_79

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TRATTO DA: "Sorelle nell'anima", capitolo "Sofia", di cat_79 [TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A cat_79]

"Esco da scuola dopo una giornata interminabile e inizia a piovere. Fantastico! Arriverò all'autobus completamente zuppa.

Sento qualcuno chiamare il mio nome, ma con tutta questa folla non riesco a capire...poi vedo il padre di Enrico che si sbraccia. Corro da lui sorridendogli pensando che sia venuto a salutarmi, in fondo ha un paio di clienti da queste parti, ma il mio sorriso si spegne subito quando vedo la sua faccia.-Paolo, cos 'è successo?- i suoi occhi si riempiono subito di lacrime e penso che in questo preciso momento la terra mi stia sprofondando sotto i piedi.-Vieni, dobbiamo andare, ti spiego strada facendo.-Dopo dieci interminabili minuti arriviamo all'ospedale, mi fiondo giù dall'auto e vorrei correre da Enrico, ma sono costretta a tenere il passo del padre, non so in quale reparto sia!Devo aspettare che l'ascensore salga cinque maledetti piani, prima di arrivare...mi manca l'aria e l'odore di questo posto mi sta facendo venire la nausea. Giorgia mi corre incontro tra le lacrime e mi abbraccia forte:-Sofia!!! Dio mio sei qui!!! E' stata tutta colpa mia Sofy, vorrei essere io al suo posto!!- e scoppia in singhiozzi tra le mie braccia.La madre di Enrico ci viene accanto e mi stringe la mano:-Sonia, novità?- ma lei mi fa cenno di no con la testa.-Posso vederlo?- chiedo, ma vedo solo teste scuotersi:-Lo stanno sistemando in reparto, ci faranno sapere qualcosa appena possibile.- dice Sonia con un filo di voce.Riesco a far sedere Giorgia al mio fianco e cerco nella giacca qualche fazzoletto, che ovviamente non ho mai!Sonia si siede al mio fianco porgendomi una scatola di fazzoletti, e poi mi accarezza la spalla. Giorgia non smette di piangere e di dondolarsi sulla sedia.-Giorgia, -dico prendendola per mano, - smettila, non è colpa tua! Calmati per favore!--Se non avessi fatto tardi questa mattina non sarebbe successo nulla!- e torna a singhiozzare forte! Restiamo in silenzio ad aspettare che qualche medico esca a parlare con noi.Mi vibra il cellulare, è un messaggio di Elena "Dove sei? Stai bene?" rispondo subito per poterlo mettere via "Sono all'ospedale, Enrico ha avuto un incidente, stiamo aspettando i dottori. Ci sentiamo appena ho notizie!". Lo spengo e lo rimetto nella tasca.Paolo continua a camminare avanti e indietro, Giorgia singhiozza con la faccia tra le mani e Sonia mi tiene per mano. Il tempo pare essersi fermato, non ho idea da quanto sto seduta qui e nessuno ci fa sapere nulla!Una porta si spalanca e sobbalziamo tutti, è Elena! D'istinto mi butto tra le sue braccia per soffocare i singhiozzi, non ce la faccio più a contenermi, voglio gridare e piangere disperata, senza che nessuno mi veda, sono tutti fin troppo scossi in questo momento per occuparsi di me! Mi abbraccia forte senza dire una parola accarezzandomi la schiena. Quando riesco a riprendere il controllo, mi guarda negli occhi prendendomi il viso tra le sue mani fredde, anche lei ha gli occhi lucidi e con un filo di voce mi chiede se voglio fare due passi o andare a bere qualcosa, ma riesco solo a fare no con la testa. Mi fa sedere e si accomoda al mio fianco dato che Sonia si sposta alla destra della figlia. Elena si presenta ai genitori di Enrico e poi resta al mio fianco, in silenzio, lasciando la mia testa appoggiata alla sua spalla, rendendomi incredibilmente serena!Finalmente qualcuno si decide a dirci una parola! Un dottore dall'aria stanca si avvicina ai genitori del mio amore, mi avvicino anch'io e sento le parole "commozione celebrare" e "trauma della spina dorsale". Oh no! Passerà la notte qui in terapia intensiva e domattina valuteranno il da farsi. Ha svariate fratture ma fortunatamente non ha lesioni esposte alla testa.Nessuno può entrare nella stanza, ma se vogliamo lo possiamo vedere dalla vetrata, fino a domani non si potrà stargli vicino. Il cuore mi sprofonda ancora di più nel petto, il mio amore! Muoio dalla voglia di vederlo e allo stesso tempo ho una tremenda paura...fratture, spina dorsale...mio Dio, fa che domani stia meglio e lo portino via di qui!Decidiamo di entrare e percorriamo il corridoio fatto da vetrate, osservo i pazienti stesi nei letti, sono tutti intubati e inermi...e le lacrime continuano a scendere copiose...tremo all'idea di vederlo e stringo più forte la mano di Elena. Improvvisamente le mie mani sono gelate quanto le sue . Arriviamo davanti alla sua stanza, ha la testa fasciata e il volto tumefatto, oddio il suo bellissimo viso! Ha un tubicino che gli esce dalla bocca, una gamba ingessata e fili attaccati dovunque! Giorgia appoggia le mani al vetro e se possibile scoppia a piangere ancora più forte scivolando a terra e rannicchiandosi accanto alla madre, mentre Elena mi circonda con un braccio e mi sussurra qualcosa all'orecchio, ma io non capisco più nulla, sono immobile, incapace di muovermi e parlare. Riesco solo a fissare il mio amore steso in quel letto, immobile...lui che ieri sera è rimasto con me fino a tardi per aiutarmi con chimica, che mi prendeva in giro, che mi rubava i pop corn... quando l'ho baciato l'ultima volta e gli ho augurato la buona notte! Era solo ieri dannazione!!Elena mi convince a tornare a casa, non c'è nulla che possa fare qui, e tra un po' non ci saranno nemmeno più autobus per tornare. Non mi capacito di aver passato tutto il pomeriggio chiusa qui dentro.I genitori di Enrico mi salutano abbracciandomi forte e cercando di darmi conforto...proprio loro, il cui figlio è intubato in un letto di terapia intensiva! Prometto di ritornare dopo cena se saranno qui, non voglio lasciarli soli, non ora! Giorgia mi abbraccia :-E' tutta colpa mia, mi dispiace...-ma le metto un dito sulla bocca per zittirla: -Smettila di dire queste cose, tu non c'entri niente, capito?-Mi fa un cenno con la testa e mi lascia andare. Riusciamo a prendere l'autobus delle cinque e riaccendo il telefono, ci sono una decina di messaggi di mia madre, dio sarà preoccupatissima anche lei.-L'ho avvisata io che eravamo in ospedale, le ho mandato un sms quando ho visto che non rispondevi al telefono.- mi avvisa Elena. -Ora mi spieghi cosa diavolo è successo? --Giorgia questa mattina non ha sentito la sveglia e ha perso l'autobus, così Enrico l'ha accompagnata a scuola. Mentre tornava a casa un deficiente ha fatto un sorpasso dove non doveva e ...- non riesco nemmeno a finire la frase perché rivedo la scena nella mia mente e rabbrividisco! Mi porto le mani al viso e cerco di fermare i singhiozzi che continuano imperterriti!!Quando arrivo a casa, mia madre mi aspetta sulla porta con le braccia aperte e mi asciuga le lacrime. Elena resta sulla porta, imbarazzata, è davvero un sacco di tempo che non veniva qui e sicuramente l'ultima volta che ha varcato questa soglia era al quanto diversa! Mia madre la ringrazia di avermi accompagnata e con un cenno della mano decide di andarsene-Chiamami se hai bisogno di qualsiasi cosa.- mi dice con un filo di voce. Annuisco perché io non ne ho più."

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