VB1609

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TRATTO DA: "150 battiti al minuto", capitolo 7, di VB1609 [TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A VB1609]

Ore 6:15 mi alzo, e dopo essermi fatta una bella doccia sto molto meglio, mi preparo abbastanza velocemente e scendo in cucina per la mia dose di caffeina: in casa non si sente volare una mosca ed è una cosa fantastica.Guardando il display del mio iPhone con un sorriso da ebete stampato in faccia mi accorgo che sono già le 7:30 e se voglio arrivare in orario devo uscire di casa all'istante quindi afferro la mia borsa e corro fuori.Dove saranno mai finite le mie chiavi? Cavolo non ci voleva, le metto sempre nello stesso posto in borsa proprio per evitare queste cose alla mattina; devo averle imbucate da qualche parte rientrando ieri distratta da Harry.Svuoto il contenuto della mia borsa sul gradino d'ingresso e niente, le chiavi non ci sono, sto per avere un crisi isterica; al volo rientro in casa mi precipito in camera, guardo ovunque ma non ci sono nemmeno lì.Avevo dato le mie chiavi di riserva a Cody l'unico problema è che se entro in camera su ora mi ammazza, già mi odia abbastanza da quando ha scoperto che sono andata a letto con Nathan.Come diavolo faccio adesso? È ridicolo, sono talmente precisa che quando mi capita una cosa simile non ci credo nemmeno io, chiamò un taxi e nel frattempo mi avvio a piedi fino a raggiungere quasi la strada principale.Nonostante tutto arrivo in ospedale con soli tre minuti di ritardo, dopo essermi cambiata raggiungo come sempre gli infermieri e assegno loro qualcosa da fare; faccio un giro del reparto, è una mia abitudine ma oggi c'è una ragione in più.Pochi minuti dopo ecco la ragione in più di cui parlavo che si materializza davanti ai miei occhi.È infondo al corridoio e sta camminando verso di me, non so se ho mai visto qualcosa di così bello.Il camice bianco aperto non lascia nulla all'immaginazione, la casacca azzurra del suo camice mette in risalto le sue spalle larghe e gli evidenzia gli addominali asciutti, i pantaloni dello stesso colore sembrano essere stati fatti apposta per lui, sono certa che con questi pantaloni riuscirei a farmi un'idea del suo sedere; non vedo l'ora che si giri.Alza lo sguardo, mi vede e sembra illuminarsi, sento il battito del mio cuore accelerare mentre mi sorride; finalmente mi raggiunge e si ferma davanti a me.Harry si china su di me e mi deposita un dolcissimo bacio sulla guancia senza preoccuparsi del fatto che qualcuno possa vederlo, per fortuna sembra essere un tipo sicuro di se e che non bada ai giudizi altrui, meglio così."Buongiorno! Sei caduta dal letto? Ti cercavo appena arrivato ma non c'eri."Sospiro e rispondo "Lascia perdere, stamattina non ho trovato le chiavi della mia auto e sono dovuta venire in taxi. A proposito non è che per caso ti ricordi se le ho appoggiate da qualche parte ieri entrando in casa?" Speriamo che non pensi che io sia una di quelle disordinate che perdono sempre tutto perché in realtà sono proprio l'opposto. Inizia a ridere e mi prende in giro dicendomi "Certo che per te dev'essere un dramma aver perso le chiavi, ieri ho notato quanto sei precisa. In ogni caso mi pare tu le abbia messe in borsa, ma non potrei giurarlo." Ci pensa ancora un po' su e poi continua "Comunque c'è un lato positivo in tutto questo..."Cerco di guardarlo male e gli chiedo quale potrebbe mai essere il lato positivo di non trovare più le chiavi della mia auto."C'è eccome, quando finiamo ti riaccompagno a casa io" lo dice come se fosse un'ovvietà ed io non riesco più a trattenere il sorriso. "Non è detto che finiamo insieme, a volte mi tocca trattenermi per sbrigare delle pratiche." "Blair, è il mio primo giorno di lavoro, dubito finirò in orario e comunque se anche dovessi trattenerti un po' di più ti aspetto. Ora continuo il giro, a dopo?" "Certo a dopo, fai il bravo" facendogli l'occhiolino mi allontano e cerco di riprendere il controllo di me stessa prima di iniziare a lavorare sul serio.Le ore passano e tra un prelievo ed una medicazione non posso fare a meno di pensare a quelle maledette chiavi, vado al bagno e ne approfitto per mandare un sms a Jen chiedendole se per caso le ha trovate. La sua risposta non mi rincuora per niente, ma mi fa sorridere"Figurati se ho visto le tue chiavi,sei tu la precisina di casa, non dimenticare che io perdo tutto.Salteranno fuori figurati!Come procede con quel figo di dottore? La divisa gli dona? ;)"Digito velocemente la mia risposta "In camice è ancora più bello, ma sono sicura starebbe meglio senza :-PA più tardi."La giornata prosegue senza particolari intoppi, solo all'ultimo minuto un tirocinante mi chiede delle delucidazioni quindi mi fermo e gli spiego tutto quello che vuole sapere, è un ragazzo molto promettente carino ed educato, non è una cosa da tutti.Il mio orario è finito già da venti minuti ma non mi pesa perché vedo che Jeremy, questo studente, è molto interessato alla mia spiegazione; una volta finito alzo lo sguardo e trovo Harry già cambiato che mi osserva in tutto il suo splendore.Saluto Jeremy e mi raccomando di non esitare a chiedere quando ha qualche dubbio poi esco nel corridoio."Ehi dottore, com'è andata? Vieni devo solo cambiarmi poi possiamo andare.""Devo dire che è stata dura però è andata molto bene, ti racconto tutto in macchina" mi segue nello spogliatoio e aspetta finché mi cambio in bagno. Pochi minuti dopo usciamo dal pronto soccorso sotto lo sguardo curioso del personale di turno.Mentirei se dicessi di non sentirmi estremamente fortunata ad essere accompagnata a casa dal medico più carino del pronto soccorso; saliamo in auto e ci perdiamo nei nostri discorsi com'è successo ieri. La sintonia che si è creata mi stupisce parecchio ed è innegabile.Giunti nel parcheggio di casa mia lo invito ad entrare per bere qualcosa, accetta volentieri così prendo due birre dal frigo e ci accomodiamo a bordo piscina, io mi tolgo le scarpe e ci infilo dentro i piedi, non c'è nulla di meglio dopo una giornata di lavoro."Mi sento in dovere di aiutarti a cercare le chiavi, ti vedo davvero provata da questa cosa. Ma non hai il doppione?" deve averci preso gusto a ridere di questa situazione perché devo dire che se la sta proprio godendo.Non avevo notato prima le fossette che gli si formano ai lati della bocca quando ride e non avevo nemmeno notato quelle rughette attorno ai suoi occhi, le adoro.Si accorge che lo fisso e fa finta di imbronciarsi, si starà chiedendo perché non riesco a smettere di guardarlo anche se credo sia pienamente consapevole del suo aspetto fisico."Quanti anni hai dottor Reed? Comunque per la cronaca si ovvio che ho la copia delle chiavi, le ho date a quello stordito di mio fratello che chiaramente non le trova più e in ogni caso non ci parliamo da qualche giorno e non mi sembrava il caso di distrurbarlo così presto stamattina." "Capisco, dai dopo la birra le cerchiamo, nella peggiore delle ipotesi dovrò farti da autista per qualche giorno" ride talmente tanto che ha le lacrime agli occhi e poi dicono che gli inglesi non hanno il senso dell'umorismo."Non hai ancora risposto alla mia domanda, qual'è la tua età dottor Reed?" "Perché lo chiedi? Sai che è maleducazione?" Gli tiro una gomitata sul fianco "È maleducazione chiederlo alle signorine non ai maschi. Avanti parla!" "Mmmhhh non me la darai vinta vero? Ok ok, ne ho ancora per poco trentaquattro." "Pensavo fossi più vecchio ancora" scherzo io."Comunque non abbiamo tanta differenza d'età, io ne ho trenta, Il tempo incombe su di noi. E' inevitabile!" Harry a quel punto scoppia a ridere per l'ennesima volta si avvicina al mio orecchio e mi sussurra "Ti confesso un segreto, passati i trenta il tempo vola, ma è questa l'età migliore. L'età migliore per fare qualsiasi cosa, tutto quello che vogliamo!" Le sue parole sussurrate così al mio orecchio mi hanno fatto venire i brividi, mi girerei di scatto e lo bacerei ma mi sono ripromessa di andarci piano e non ripeterei l'errore che ho fatto con Nathan solo pochi giorni fa. Generalmente sono una persona molto razionale e abbastanza insicura quindi non mi apro facilmente alle altre persone, quella con Nathan probabilmente è stata un'azione presa d'impulso in un momento di stupidità e di frustrazione.Con Harry sto bene come non stavo da molto tempo, con lui sembra tutto facile e c'è stata una sintonia immediata fin dai primi momenti che abbiamo passato insieme al molo; non so cosa pensare, so solo che mi piace ogni singola sensazione che provo quando sono con lui.La sua voce mi riporta alla realtà, è in piedi a fianco a me, mi sta aspettando per cercare le maledettissime chiavi.Dopo quasi un'ora abbiamo rivoltato mezza casa, ho provato a chiamare Cody che ovviamente non mi ha risposto ed ora siamo nella mia stanza che continuiamo a cercare; per fortuna ho deciso di mettere un po' di musica altrimenti si sentirebbero solo le mie imprecazioni nella stanza.Sono in preda allo sconforto quando dalla mia playlist salta fuori una canzone reggaeton di cui non so nemmeno il titolo e Harry per farmi ridere improvvisa un ballo.() "Chequea como se menea. Ella es ese sueño que tuve despierto, Un recuerdo leve de esto que siento. Una sacudida, a mis salidas, La cima de un beso en un brinco suicida. Su fuente de energía cautiva mis sensores Pues no hay que la controle cuando baila encendía. Tiene dentro esa chispa que quema transistores, Vive de una elipsis que enciende sus motores. " Devo dire che ottiene l'effetto desiderato anche se si muove davvero bene e non riesco a fare a meno di fantasticare su altri generi di movimenti in cui sarebbe davvero bravo. Quando finisce la canzone mi fa un'inchino ed io inizio ad applaudire senza mai smettere di ridere."Complimenti dottore, hai sbagliato mestiere. Comunque che fai? Ti fermi a cena?" non so che fine abbia fatto Jen, tra poco la chiamo."Come posso rifiutare? Accetto solo se posso cucinare io così mi rendo utile e poi, diciamo la verità, non so se fidarmi della tua cucina." mi provoca."A dire il vero fai bene a non fidarti, non so cucinare. Sinceramente credo anche che il mio frigo sia vuoto, cosa vorresti mangiare?" "Mi bastano pochissimi ingredienti, cosa ne dici di pizza e film?" i suoi occhi verdi mi stanno ipnotizzando."Fatta! Se vuoi la ordiniamo" mi guarda male e mi ripete che vuole preparare lui la cena, sembra essere l'uomo perfetto.***Eccoci qua in cucina, uno dei posti che detesto di più, sono proprio negata ma non potevo lasciarlo cucinare da solo così mi sono offerta di aiutarlo.Il lato positivo di tutto questo è che ci stiamo divertendo un mondo, ridiamo e scherziamo; se c'è una cosa che ho capito è che Harry adora prendermi in giro e vedere le mie reazioni.E' così che ad un certo punto mi ritrovo la sua mano piena di farina in faccia, se l'avesse fatto qualcun'altra probabilmente avrei potuto ucciderlo, ma lui è qui davanti a me con quelle fossette ed io non riuscirei neanche volendo ad arrabbiarmi.Se vuole la guerra, la guerra avrà!Mi riempio le mani di farina e con l'aria più minacciosa che riesco a fare mi avvicino a lui che inizia a scappare e correre nella mia cucina, sembriamo due bambini che si fanno i dispetti; quando finalmente riesco a raggiungerlo gli prendo il viso tra le mani sporcandolo completamente, il risultato finale è una vera e propria guerra senza esclusione di colpi.La mia cucina è un disastro e noi ancora peggio, abbiamo i vestiti e perfino i capelli tutti sporchi, decido di fare un tregua e vado a sciacquarmi le mani, lo sento avvicinarsi a me quindi mi giro per prevenire qualsiasi sua mossa solamente che l'unica cosa che fa è proprio quella che non avevo messo in conto, mi prende le mani, mi attira a se e mi bacia.Un bacio dolce ma allo stesso tempo passionale, la sua lingua si spinge nella mia bocca e il suo corpo si spinge sempre più verso di me fino a che non mi appoggio al bancone della cucina, se continua a baciarmi così avrò bisogno di un sostegno. Ricambio il suo bacio e gli mordicchio il labbro inferiore, ha un sapore fantastico, le nostre lingue si incontrano ancora una volta e sento tutto il mio corpo andare a fuoco.Il timer del forno ci riporta alla realtà e senza parole ci stacchiamo l'uno dall'altra rimanendo entrambi imbambolati a fissarci ed è proprio in quel momento che dalla porta d'ingresso appaiono Nathan e Cody.* Guarda come si dimena.Lei è quel sogno che mi ha fatto svegliare,un lieve ricordo di quel che sento.Una scossa La cima di un bacio, in un salto suicida.La sua fonte di energia imprigiona i miei sensi.Non c'è nessuno che la controlli quando balla,dentro di sé ha quella scintilla che brucia i circuitivive di un ellissi che accende i motori.

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