TRATTO DA: "150 battiti al minuto", capitolo 14, di VB1609 [TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A VB1609]
"Ore nove del mattino
Sono distesa a letto con gli occhi spalancati, non riesco a dormire nonostante sia andata a letto tardi.
Una volta arrivati in camera io ed Harry non abbiamo di certo giocato a carte, anzi, è stato davvero fantastico come del resto ogni volta che siamo in intimità.
Ogni volta che sono con lui mi sento davvero desiderata e ho notato che per lui è lo stesso visto che io non riesco a resistere all'impulso di toccarlo e di baciarlo appena ne ho l'occasione.
Ho dormito solo quattro ore eppure non riesco più a richiudere gli occhi, c'è qualcosa che mi rende inquieta, ieri sera con l'alcool che avevo in corpo i discorsi di Nathan non mi hanno toccata un granché, solo quando Harry è comparso mi sono preoccupata, pensavo avesse sentito tutto.
Non dovrei preoccuparmene è vero però io gli ho tenuto nascosta questa cosa e pensandoci bene è un comportamento sbagliato, bisogna essere sinceri.
Giro la testa dal suo lato e rimango un po' lì ad osservarlo, è davvero molto bello anche se dalla sua bocca semi aperta esce un rantolo tutt'altro che sexy, saranno gli effetti della bevuta di ieri sera. Non pensavo Harry reggesse così bene l'alcool, devo dire che non solo lo regge bene, ma diventa molto disinibito quando ha qualche bicchiere di più in corpo.
Allungo una mano e gli accarezzo la guancia, la testa e il collo, automaticamente compaiono quelle fossette che tanto adoro ad accendere un lieve sorriso nel sonno.
Mi alzo, lasciandolo lì a riposare, scendo in cucina e mi preparo il caffè mentre in questa casa ancora dormono tutti.
Decido di bere la mia bella tazza di caffè su una delle sdraio in giardino, mi avvio e a momenti prendo un colpo quando vedo Nathan a pancia in giù dormire su una di esse.
Mi distendo sulla sdraio a fianco alla sua e attendo che si svegli, voglio proprio sapere che diavolo ha combinato e perché non dorme nella sua stanza come tutte le persone normali.
Dopo circa mezz'ora la sua voce assonnata mi riscuote dai miei pensieri
"Blair che ci fai qui?" Ma è scemo???
"No che ci fai TU qui" accentuo il mio tono indicandolo "come mai hai dormito qui fuori?"
Conosco bene Nathan e so quando sta evitando di rispondere ad una domanda il che mi incuriosisce ancora di più.
"Avanti Nat sputa il rospo, perché hai dormito qui? Non dirmi che eri troppo ubriaco per fare le scale perché non ci credo" rido cercando di smorzare un po' la tensione che c'è tra noi.
Sospira rumorosamente "Magari! In quel caso si sarei andato in camera senza problemi. Se vuoi la verità non volevo salire subito nella mia stanza perché è attaccata alla tua e avevo paura di sentirvi, non so se mi spiego. Devo essermi addormentato nell'attesa" arrossisco non appena quella frase raggiunge il mio cervello risvegliatosi grazie al caffè.
Non so più che dire quindi mi limito a guardarlo con arroganza e dirgli che non è per niente divertente.
Rimaniamo un po' in silenzio entrambi a disagio fino a che non mi decido a parlare.
"Per quanto riguarda quello che volevi dirmi stanotte Nathan, credo non dovremmo parlarne più. Andare a letto insieme di per se' forse non è stato un errore, ma il nostro comportamento dopo, soprattutto il tuo, si!
Si è rotto qualcosa tra noi il che mi dispiace davvero molto, dovremmo cercare di rimediare e tornare amici, io ci ho riflettuto molto e credo che questo sia possibile."
"Cavolo Bibi, ricordati che mi sono appena svegliato non puoi bombardarmi in questo modo" così dicendo prende dalle mie mani la tazza di caffè e ne beve il residuo seppur freddo.
"Comunque se la pensi così ben venga, cerchiamo di rimettere insieme la nostra amicizia. Ma lasciatelo dire, non mi sembri nemmeno tu, smettila con questi bacini in pubblico cazzo" inizia a ridere.
"Sei sempre il solito stronzetto Nathan Davis, per una volta che mi comporto da persona normale con un ragazzo lasciami in pace."
Detto questo mi alzo dalla mia sdraio, gli deposito un delicato bacio sulla guancia e ritorno nella mia stanza a controllare se il mio bel Harry si sia svegliato.
***
Dopo aver visto che Harry dormiva ancora ho deciso di farmi una bella doccia.
Sono ancora in bagno con addosso solo il mio accappatoio quando Harry entra e dalla sua espressione non si aspettava certo di trovarmi là.
"Buongiorno amore" azzardo perché mi sembra si sia alzato proprio di cattivo umore e fin adesso non mi era mai capitato di vederlo così imbronciato.
"Si si buongiorno, se hai finito dovrei usare il bagno per favore" resto allibita, pare proprio avercela con me anche se non capisco, da stanotte ad oggi non è successo nulla che può averlo fatto infuriare in questo modo.
Quando esce dal bagno gli vado incontro e lo abbraccio, circondandolo appena sopra l'asciugamano che lo avvolge, adoro il contatto con la sua pelle, ma questa volta lui non ricambia il mio abbraccio.
Si scosta uscendo sul terrazzo, lo seguo...
"Oh guarda c'è Nathan di sotto, non vuoi correre da lui?" Mentre pronuncia queste parole, per me senza senso, non mi guarda nemmeno in faccia.
"Ma cosa stai dicendo?" Mi avvicino di un passo, lentamente, non vorrei si allontanasse di nuovo.
Sospira "Dai Blair, non fare la finta tonta. Ogni volta che giro l'angolo vi trovo appartati a parlare o a bisticciare, tipo ieri sera in cucina. Hai qualcosa da dire a riguardo?"
Queste parole mi arrivano come un fulmine a ciel sereno, non pensavo avesse sentito la mia discussione con Nathan ieri sera perché non aveva accennato a niente, anzi non aveva alcuna intenzione di parlare questa notte.
"Fammi capire, TU te la prendi ORA perchè ieri sera mi hai trovata a parlare con Nathan?" Resta in silenzio e continua a guardare il mare dal nostro balcone.
"Harry rispondimi!"
"Si! Pretendo delle spiegazioni." continua a non guardarmi.
"Ti darò tutte le spiegazioni che vuoi quando tu spiegherai a me come mai me lo dici solo ora. Stanotte eri tranquillo eppure tu ti stai riferendo a ieri sera, come mai non me ne hai parlato subito? Se vogliamo dirla tutta..." mi blocco per un secondo, ma poi decido di continuare "...abbiamo anche fatto sesso Harry, ti rendi conto? Tu eri già arrabbiato con me? Perché se vuoi ti rinfresco la memoria con le paroline che mi dicevi nel mentre."
Non so più cosa pensare, se ce l'aveva con me già ieri sera come ha fatto a non far trasparire nulla? Il cuore mi martella nel petto.
Harry si gira di scatto e legandosi i capelli mi viene in contro, i suoi occhi verdi in questo momento sono spenti, come se qualcuno gli avesse appiccicato sopra una patina scura.
"Ma cosa stai dicendo Blair? Mi prendi in giro? Potrei farti lo stesso discorso io. Ieri sera ti trovo con Nathan, andiamo a letto, facciamo L'AMORE, mi sveglio e non ti trovo. Mi alzo e indovina un po'?" lo guardo interrogativa
"...ti vedo in giardino con Nathan che per giunta beve il caffè dalla tua tazza."
"Allora è per questo, Harry io ero scesa di sotto a bere il caffè perché non riuscivo a dormire. L'ho trovato lì che dormiva da ieri sera, non posso farci niente." questo è quello che mi limito a dire, sono arrabbiata e allo stesso tempo mi sento anche in colpa. Forse dovrei raccontare al mio ragazzo che io e Nathan siamo stati a letto insieme appena prima che io uscissi con lui e chiudere finalmente questa situazione di merda.
"Eh si, POVERINO! Come potevi non andare immediatamente in suo soccorso? Quando ho guardato dal terrazzo sembravate una di quelle coppiette così carine, forse dovrei fare io da Cupido" una risata amara esce dalla sua bocca, ma i suoi occhi sono così tristi che non riesco neppure a guardarli.
"Questa non dovevi proprio dirla, non è successo niente e tu all'improvviso fai una scenata così? Sai che cosa ti dico? VAFFANCULO HARRY, ora sei contento?"
Giro sui tacchi o meglio sulle infradito che ho ai piedi e me ne vado dalla mia camera raccogliendo al volo la borsa, sbatto la porta e scendo le scale nel momento esatto in cui le lacrime iniziano a scendermi incontrollate sulle guance."