TRATTO DA: "Al di là dei tuoi occhi", capitolo 23, di paola55555 [TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A paola55555]
Non era possibile.Lo aveva detto davvero-Non l'hai ancora capito vero? Non puoi fuggire da me. Non ti permetteró di scappare da me come io non posso da te . E sai perché? Semplice Bech... perché sono innamorato di te. -Non poteva averlo detto sul serio.Era ancora ancorata al suo abbraccio.Come se stringerlo potesse impedirle di crollare completamente.Come se evitare quegli occhi azzurro azzerasse tutto.La riportasse indietro.Tremava.Per l'imminente discussione appena avuta, ma soprattutto per quella rivelazione.-È troppo Noah... troppe cose, tutte insieme... io non so... --Tranquilla, non devi dire niente adesso. Volevo solo che lo sapessi. Non potevo più tacere. --Non può essere vero... Non dopo come ti ho trattato... le cose che ti ho detto... non può. -Era sconvolta, quasi scioccata, come l'aveva vista quella sera al pub.Lei non riusciva a capacitarsi di quelle parole che continuavano a infrangersi nella sua mente come un'eco infinito.Intanto, contemporaneamente, avevano slegato quella morsa di corpi che li ancorava l'uno all'altra, rimanendo comunque molto vicini.-Ascolta. -Noah allungò la mano verso quella di Bech, appoggiandola al suo petto.Il ritmo del suo battito sembrava impazzito. -È solo per te. Succede quando mi stai così vicina, quando semplicemente di vedo, anche in lontananza, quando ridi.Dio, amo il suono della tua risata.È reale... non si può scegliere chi amare. E amo tutto di te.Amavo la ragazzina spaventata che mi ha mi ha baciato in questo stesso luogo prima che andassi via.Ho amato la ragazza con lo sguardo di ghiaccio che mi ha accolto su quelle scale. La ragazza che ha combattuto per farmi capire che era cambiata.Ti amo per come sei, Bech.E non voglio che tu cambi.Sei perfetta così.Perché al di là dei tuoi occhi esiste un mondo.Il tuo mondo...Con le tue spigolosità e con la tua dolcezza, e io voglio farne parte.Adoro la ragazza forte che non vuole cambiare per gli altri. Ma anche la ragazza fragile, che mi ha stretto tutta la notte dopo un incubo, che si è commossa per quella musica tanto importante per lei, che ha pianto per il ricordo doloroso e ancora vivido di una amica, che per lei ha abbandonato la sua passione. In quelle occasioni mi hai concesso una parte del tuo essere... e ora io faccio lo stesso. -Rimasero a fissarsi a lungo.Come se i loro occhi potessero parlare in un'unica conversione silenziosa.Il tempo per fuggire era finito.Lei sentiva l'autenticità di quelle parole, ma era pronta ad accoglierle, carpirne il vero significato e affrontare le conseguenze?Se si fosse concessa sapeva di doverlo fare senza remore e riserve, senza muri a proteggerla.Mostrare la sua vera essenza.Quella nascosta ed accantonata molto in profondità.Fidarsi.Condividere tutti suoi fardelli, sperando che lui non fuggisse.Ringraziò mentalmente la pioggia, giunta a smorzare la troppa intensità del momento.- Dobbiamo ripararci, vieni. - Le disse Noah con un sorriso gentile.Prese la sua mano e per una volta si lasciò condurre.In fondo quella era la loro radura.Il loro fiume.Il loro fortino.Percorrendo quella stradina ripensò a quanto forte potesse essere quel legame.Nonostante il tempo, gli anni trascorsi, la distanza, aveva sempre continuato a percepire la presenza di Noah in quei luoghi.Forse era proprio quello il motivo principale per cui continuava a rifiugiarsi lì.Avere la sensazione che lui l'avrebbe trovata sempre.Che ci sarebbe sempre stato, nonostante tutto.Zuppi e infreddoliti di pioggia era giunti alla casetta di legno.Noah era stato oltremodo premuroso accendendo il fuoco e preoccupandosi di cercare degli asciugamani e coperte.Non avevano parlato molto.Anzi lei quasi per nulla.Ma si sentiva così esausta.Aveva tirato fuori le sue paure.Le aveva urlate in faccia a Noah, quasi come un'indemoniata.Ma era ancora lì.In molti avevano tentato a tirare fuori una qualsiasi reazione, fallendo miseramente.A lui era bastato fare una domanda e insistere... e tutto si era riversato all'esterno.Doveva significare pur qualcosa? Le aveva confessato il suo amore.Aveva detto che la accettava così come era.La vecchia Bech era ormai un ricordo, che lui non rimpiangeva.Voleva lei e solo lei.Questo l'aveva a dir poco spiazzata.Non aveva fatto altro che allontanarlo e ferirlo di proposito, ma lui aveva visto sotto la superficie.Era riuscito a leggerla ancora una volta.Forse non aveva mai smesso.Stava solo attendendo il momento giusto, in cui anche lei avrebbe capito.E con queste emozioni in subbuglio si era addormentata.Ma al suo risveglio Noah non si trovava più steso accanto al fuoco.Era in piedi, di fronte alla finestra.Guardava la pioggia scendere veloce e ricoprire ogni cosa.Bech si chiese a cosa stesse pensando così profondamente da non accorgersi che lo aveva raggiunto.Doveva rassicurarlo.Voleva rassicurarlo. Ne sentiva il bisogno.Con uno slancio lo stesso avvolse con le braccia, appoggiando la guancia alla sua schiena.Noah aveva sussultato, sorpreso dal gesto.-Anche tu sei importante per me Noah. E so che posso fidarmi. -Così accadde nuovamente.Questa volta voluto e cercato da entrambi.Labbra bramose e corpi tanto vicini da fondendersi .Con quel bracio si dichiaravano reciprocamente le loro emozioni.La pauraLa sofferenza La fiduciaIl coraggio L'accettazioneL'amoreOra non si poteva tornare indietro.Noah lo sapeva.Bech lo sapeva...E ne era felice.