Danyyxxx

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TRATTO DA: "Sono stata una cattiva ragazza", capitolo "La mia favola", di Danyyxxx [TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A Danyyxxx]

Steffy

Sono passati solo 5 giorni dall'incontro con Valerio ed io non faccio altro che fantasticare su di lui, lo conosco da pochi giorni e mi sembra di conoscerlo da sempre; oggi quando si è presentato sul set mi è quasi mancato il fiato, indossava un jeans con dei tagli alle ginocchia una camicia azzurra appena sbottonata che faceva risaltare il colore dei suoi occhi, era maledettamente sexy, quel suo modo così sicuro si muoversi mi mandava letteralmente in estasi. Scherza, ride, è molto socievole, amorevole, qui tutti lo adorano, soprattutto tutte gli sbavano dietro, non capisco perché mi infastidisce la cosa ma ogni qual volta che una assistente gli si avvicina con sguardo ammiccante io stringo i pugni e vorrei prenderla a sberle. No no no non è come pensate, io non mi sono invaghita di lui, non provo niente, solo una semplice attrazione ma suppongo sia normale, è un figo da paura.

Ero molto felice in sua presenza, mi faceva sentire viva in un modo che non mi era mai capitato prima. Oggi finalmente dopo quasi una settimana di sguardi rubati si è deciso ad invitarmi a cena, per un momento ho tentennato, non volevo fargli credere che non aspettavo altro da quando lo conosco, cosi l'ho tenuto sulle spine per po' e poi prima di andare via per la pausa pranzo, gli ho detto che avevo rivisto gli impegni e quella sera ero libera, rimasi schioccata nel vedere il suo sguardo illuminarsi come se avesse appena ricevuto la notizia che gli avrebbe cambiato la vita, be la mia sono sicura che l'avrebbe cambiata.

Quella sera volevo stupirlo, volevo essere l'unica attrazione della serata, volevo che i suoi occhi non si staccassero da me, volevo che mi trovasse irresistibile proprio come lui lo era per me.

Decisi di indossare un tubino nero senza spalline, era corto appena sopra il ginocchio, lasciava libere le mie gambe e decisi di indossare il mio ultimo acquisto, un paio di sandali louboutin con borchiette. Lasciai i capelli sciolti, in modo che i miei boccoli scivolassero sulle mie spalle nude.

Trucco leggero, non mi era mai piaciuto truccarmi forte, un po' di mascara e del gloss sulle labbra gusto ciliegia, chissà se questa sera avrà il coraggio di assaggiarmi.

Non lo nego più, lo voglio, lo desidero, non credo di aver mai desiderato così tanto un uomo, di solito sono loro che mi corteggiano e sono io che mi faccio desiderare e tante volte lo faccio perché non mi interessano, un momento ma se lui è così distante con me vuol dire che non gli interesso? Non prova nulla per me? Oh cielo, ma che stupida, io qui ha fantasticare per come conquistarlo e invece anche se mi presentassi nuda al suo cospetto, non mi degnerebbe di un solo sguardo, sono proprio un idiota. Mi avrà invitata a cena per riconoscenza o perché si sarà accorto che come le altre anche io gli sbavo dietro e vuole solo mettere le cose in chiaro. Maledette insicurezze!

Devo smetterla!

Nonostante i miei pensieri negativi, riuscii a prepararmi e ad essere impeccabile.

Ci accordammo per incontrarci direttamente al locale, non volevo far sapere a mia madre che stavo uscendo con lui, almeno non ora, non avrebbe approvato, anche se gli ho raccontato degli ultimi mesi con Matt e dei dubbi sulla nostra storia non voglio che pensi che l'ho già dimenticato e voglio già impegnarmi con Valerio.

Il taxi mi lascia davanti al ristorante, aveva prenotato da Sadler sui navigli, mi piaceva molto quel posto, un po' salotto un po' galleria d'arte e poi la cucina era buonissima. Aveva scelto il privè, be non mi sarei stupita del contrario, faccio il mio ingresso e mi pietrificai, oh cielo, lui era ...era un opera d'arte, stupendo, bellissimo. Mi osserva rapito, e per un attimo ho dubitato che stesse guardando realmente me, volevo girarmi per vedere se il suo sguardo si voltava altrove, ma non volevo fare la parte della sfigata insicura, avanzo ancora verso di lui , una visione per gli occhi , al lavoro indossa sempre abiti sportivi e casual, stasera è in un bellissimo abito sartoriale grigio, indossa una camicia bianca, non porta la cravatta e ha sbottonato i primi tre bottoni della camicia scoprendo un petto visibilmente curato, dandogli quell'aria proprio di bello e dannato. Si avvicina e il mio cuore perde un battito.

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