Gufetta25

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TRATTO DA: "We'll never lose each other", capitolo 21 "Incosciente passione", di Gufetta25 [TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A Gufetta25]

"...Colin..." un nodo mi si pianta in gola mentre gli occhi iniziano a inumidirsi, "non puoi" mormoro ingoiando quell'amaro groppo, una lacrima scorre repentina sulla mia guancia morendo poi sulla sua camicia bianca."Lasciami provare..." anche le sue parole sono sussurri, mi accarezzano leggere l'orecchio. "È tardi, Colin" scrollo il capo convulsivamente, slegando le mani dal suo collo, facendole scendere fino a raggiungere il suo petto, spintonandolo lontano dal mio.La presa sulla mia schiena si accentua, le sue braccia mi vincolano stretta fra di esse."Ti prego..." la sua voce s'incrina, le mie mani continuano a premere sul suo petto, bruciando a contatto con la sua pelle calda e familiare, le lacrime imperterrite pizzicano i miei occhi manifestando l'esigenza di liberarsi, le trattengo il più possibile.Riesco con fatica a svincolarmi dalla sua stretta, allontanandomi con una velocità impressionante da lui.Un tepore conosciuto abbandona il mio corpo permettendo al freddo denso di penetrarmi nelle vene.Intravedo appena i suoi occhi scuri e tersi, lui scruta i miei arrossati e scossi."È tardi..." ripeto in un sussurro se possibile ancora più impercettibile.Poi...scappo via...Prendendo a camminare concitatamente, con difficoltà a causa degli alti tacchi.Raggiungo ben presto il corridoio, lasciandomi alle spalle l'auditorium, ma non Colin che ostinato mi corre dietro, non intenzionato a finirla qui."Sono stanco di rincorrerti Meghan" ringhia qualche metro dietro di me."Smettila di farlo, allora" ribatto alzando anch'io di qualche ottava la voce."E tu smettila di scappare!" sibila raggiungendomi con due falcate, bloccandomi attirandomi dal polso. "Lasciami andare!" dico liberandomi con uno strattone dalla sua presa, voltandomi un istante dopo dandogli le spalle."NO!" mi attira di nuovo dal polso, tirandomi bruscamente contro di lui.Entro di nuovo in contatto col suo corpo caldo."Affronta la situazione, cazzo!" urla a soli pochi centimetri dal mio viso.Le sue labbra vacillano dalla rabbia, i suoi occhi si rabbuiano in un baleno, il limpido blu delle sue iridi si adombra."Vuoi davvero che lo faccia?" chiedo inclinando irritata la testa, assottigliando le labbra. Annuisce deciso."D'accordo!" sibilo liberandomi con un nuovo strattone dalla sua presa, lasciando che le braccia mi ciondolino lungo i fianchi e che i pugni si stringano con forza facendo sbiancare le nocche, "la mia serata era perfetta Colin, poi sei arrivato tu a rovinarla" sbraito adirata - e anche se non è esattamente vero glielo lascio pesare -."Davvero, Meghan? Ti stavi sbronzando con uno sconosciuto!" appura lui inarcando contrariato il suo solito sopracciglio, "ti dispiace così tanto che abbia disturbato la vostra conoscenza?" un piede batte nervoso sul pavimento, "poteva benissimo essere un pervertito!"Sgrano gli occhi."Non era un pervert-... Non è lui il problema, Colin!" sbotto."E quale sarebbe?" serra con forza la mascella."TU!" gli ringhio in pieno viso. Le sue iridi distaccate si dilatano sconcertate. "La mia vita andava a gonfie vele prima che... Prima che tu ritornassi a scombinarla!" sbraito puntando e battendo rabbiosa l'indice contro il suo petto.Il suo corpo inerme e impassibile viene scosso dai miei colpi muovendosi di poco all'indietro. "I-io ti ho scombussolato la vita, Meghan?" chiede passandosi irrequieto una mano tra i capelli, "sono ritornato per un fottuto matrimonio, per scoprire che tu..." anche il suo indice viene puntato furiosamente contro di me, le vene della sua fronte iniziano ad ingrossarsi, "t-tu ne sei l'organizzatrice" un risata isterica lo avvolge, "e IO ti ho scombussolato tutto? Mi sei praticamente caduta tra le braccia Meghan. Di nuovo!""Sul serio, Colin?" incrocio le braccia al petto, "sono inciampata cazzo!" asserisco muovendo un passo verso di lui.I nostri corpi sono a meno di un metro di distanza.I nostri respiri affannosi e affranti collidono."Appunto! Che colpa ne ho io?" sostiene con durezza il mio sguardo."Mi hai baciata!" ribatto con ovvietà issando i palmi in aria, alza gli occhi al cielo, "ti ho già detto che mi dispiace per quello!" assicura ripassandosi la mano fra i capelli. "Ti dispiace? Hai fatto una cazzata, giusto? Esattamente come ai miei 18 anni!" un sorriso nervoso incurva le mie labbra, "perché fai solo cazzate Colin?""Perché sono un idiota, ok?"Scrollo il capo mostrandogli il mio disaccordo."Cosa vuoi sentirti dire Meghan?" domanda lasciando che le spalle gli si abbassino sfiancate."La verità!" sibilo digrignando i denti.Fa un respiro decisamente profondo..."Volevo farlo Meghan, ok? Ti avevo ad un palmo dal naso, e le tue labbra...oddio le tue labbra...mi ossessionavano" si raccoglie la testa fra le mani lasciando che la lingua bagni la sua bocca, " e in realtà non mi dispiace, non mi dispiace per nulla e dovrebbe perché sto per sposarmi, cazzo, ma... Ma lo farei altre 100 volte Meg!" risponde stizzito.Rimango a fissarlo a bocca aperta e con gli occhi spalancati. Con il cuore che perde un battito appena udite le sue parole."Soddisfatta ora?" chiede digrignando i denti, lasciando che i suoi occhi glaciali mi scavino a fondo, perforandomi l'anima."Soddisfatta?" chiedo di rimando scorbutica.Un profondo moto di rabbia scaturisce dal centro pulsante del mio corpo, diramandosi irruento in ogni fibra di esso."SODDISFATTA, COLIN?" avanzo come una furia un atro passo verso di lui.Il suo alito caldo e ansante mi sfiora il volto, come una leggera brezza."DI COSA IN PARTICOLARE? SEI RIPIOMBATO NELLA MIA VITA DOPO 3 ANNI, 3 FOTTUTI ANNI SENZA DI TE..." le mie mani che prudono con foga vengono scagliate contro il suo torace, lo spintono con violenza, "DICEVI CHE NON SAPEVI AMARE, CHE NON POTEVI AMARE E TI RITROVO CHE STAI PER SPOSARTI CON UNA CHE CONOSCI APPENA."Le sue grandi mani repentine bloccano i miei polsi, arrestando le loro percosse, "SAPEVO AMARE... AMAVO TE, MEGHAN... VOLEVO SPOSARE TE!" urla stringendo la presa sulle mie braccia, sento indistintamente il suo indice e il suo pollice affondarmi nel derma.Ma il dolore in confronto alla rabbia, alle scintille che indomabili attraversano i suoi e i miei occhi è inesistente."E PERCHÉ MI HAI ABBANDONATA SU QUEL DANNATO PONTE?" commento arrovellando i pugni, le dita scricchiolano dall'intensità con cui vengono incurvate."PERCHÉ TU NON MI VOLEVI!" ribatte con un aspro ringhio.L'eco delle sue parole rimbalza sulle pareti chiare di questo corridoio desolato e appena illuminato. Le vene sulla sua fronte pompano a ritmo col suo respiro accelerato, le sue labbra sono assottigliate dall'ira, le rughe del suo volto sono inflessibilmente arricciate."SMETTILA!" il mio urlo inviperito porta la sua espressione corrucciata ad abbandonare il suo viso, i suoi lineamenti ritornano lentamente a distendersi. "Ti ho sempre voluto Colin, fin dal primo giorno... e così quella sera. Ti avevo solo chiesto del tempo, volevo fare le cose con calma andarci coi piedi di piombo." La mia voce si addolcisce, perdendo l'asprezza e la durezza di poco prima."Se ti avessi dato del tempo mi avresti sposato davvero?" anche la sua domanda risulta calma, il suo animo placato.I suoi immensi oceani blu viaggiano senza sosta sul mio volto, mi osservano dall'altro verso il basso, ritornando chiari e profondi.Socchiudo le palpebre, inspirando aria a grandi quantità e annuendo lievemente col capo.Il suo corpo sussulta scontrandosi col mio consenso, i suoi piedi incontrollabili compiono piccoli passi a ritroso. Le sue pupille vacillano, le sue labbra si socchiudono sconcertate."Se avessi saputo che ti avrei perso..." alzo rapida il viso mentre calde lacrime, ormai fuori controllo, rotolano giù sui miei zigomi ancora accaldati, esalando l'ultimo respiro sulle mie labbra, "SE AVESSI SAPUTO CHE TI AVREI PERSO PER SEMPRE...TI AVREI DETTO SI FINO ALLA SFINIMENTO."Un'espressione sbigottita si dipinge sul suo volto.Un sorriso amaro e rammaricato s'insinua sul mio."Se solo potessi tornare indietr-..." il continuo dei miei pensieri si arresta sulle sue labbra non appena agguanta la mia testa attirandola verso la sua.Improvvisamente e violentemente le sue labbra entrano in contatto con le mie.Resto con gli occhi spalancati, impossibilità solo semplicemente a pensare.Nella mia mente confusa i diversi pensieri si scazzottano e le mille domande si affollano.Non riesco ad allontanarlo dal mio corpo, né vorrei farlo.Ma non posso ricambiare... Non posso.Un suono grave si libera dalla sua gola, la morbidezza e il sapore delle sue labbra continua ad inebriare le mie, entrandomi nelle vene, le sue grandi mani continuano con fermezza a bloccare la mia testa. Percepisco l'aroma fresco del suo profumo scuotermi l'anima.Oh... Al diavolo... Mi aggrappo a lui portando le mani ad ancorarsi nei suoi capelli corvini, morbidi e folti e mi ritrovo a ricambiare il suo bacio. Le sue mani scivolano via dal mio volto bloccandosi intorno ai miei fianchi, stritolandomi fra le sue braccia.Le nostre bocche si riesplorano smaniose, riprendendo conoscenza di ogni angolo l'una dell'altra, rincorrendosi frenetiche, il contatto caldo delle nostre lingue porta il mio corpo ad incresparsi di brividi.I battiti irruenti pompano nella mia cassa toracica. Il petto si alza frenetico respirando irregolare.Ci fermiamo solo quando il nostro corpo ha completamente consumato tutto l'ossigeno ansimando l'uno contro le labbra dell'altro, interdetti dall'intensità del bacio appena condiviso."...Colin..." sussurro mestamente con le labbra impercettibilmente distanti dalle sue, espirando e inspirando aggressivamente per recuperare quanta più aria possibile."Non parlare..." mugugna appena per poi ritornare di nuovo con voracità a far sue le mie labbra. Riportandole nei più profondi abissi dell'inferno e allo stesso tempo all'apice del paradiso.Il mio corpo freme, debole vittima degli eventi, sempre saldamente sostenuto dalle sue braccia possenti, le sue mani lente si muovono sulla mia schiena, la sinistra traccia la linea retta e solcata della mia colonna vertebrale, la destra sale fino ad attraccare dietro la mia nuca - le sue dita lunghe si arricciano attorno ai miei capelli castani - premuta con vigore contro la sua mentre la passionalità del nostro bacio ci consuma, le labbra s'infiammano e si arrossano per il continuo sfregarsi.Mi allontano leggermente da lui, premendo con dolcezza le mani contro il suo torace, sentendo il battere forte e irrequieto del suo cuore contro il palmo aperto.Poggio la fronte contro la sua, mantenendo ancora gli occhi chiusi."H-ho bisogno di respirare" annaspo trafelata. "No. Non ne hai bisogno." Riprende instancabile le mie labbra, schiudendole di nuovo tra le sue. Mi scosto per la seconda volta, lasciandolo boccheggiare, cercare invano la mia bocca."Davvero Colin, mi fanno male i polmoni" affermo spalancando gli occhi che rapidi affondano nel blu cobalto dei suoi, così vicini da sembrare enormi, immensi."Va bene!" sbuffa roteando gli occhi, allontanandosi il minimo da me, lasciandomi respirare a pieni polmoni.Osservo anche il suo petto alzarsi e abbassarsi ad un ritmo accelerato, anch'esso soggetto alla mancanza d'ossigeno, mentre le sue braccia sono ancora arpionate attorno la mia vita.Un sorriso sincero e rilassato increspa le sue labbra, gonfie a causa dei baci di poco prima, portando i suoi zigomi all'insù, i suoi occhi ad arricciarsi. Sento le mie labbra bruciare, pizzicare, come se fossero sotto anestesia."Ok. Tempo scaduto"Inclino la testa fissandolo dubbiosa.Il suo sorriso viene a spegnersi sulle mie labbra che ancora con tenacia fa sue.

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