TRATTO DA: "Sorelle nell'anima", capitolo 19, di cat_79 [TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A cat_79]
FEDERICO pov
Paola viene al mio fianco, come ai vecchi tempi. Il suo sorriso è sempre radioso, se non fossi così turbato da tutta la faccenda di Teresa sarei molto più contento in questo momento. Porca puttana, si ricorda di Lucy e Steve, mi sembra di ammattire, volevo tagliare la torta con lei, stringerla a me invece è rimasta in disparte. Se avesse saputo che le torte erano per me probabilmente c'avrebbe pensato su prima di farle.
Il suo "mi dispiace così tanto" di qualche minuto fa mi riecheggia ancora nella testa...al diavolo, non mi arrendo, sta ricordando e io ho un disperato bisogno di lei! Un'idea mi balena nel cervello, forse Giulio aveva ragione, un'emozione forte potrebbe darle la giusta scossa...non importa se mi odierà, capirà perché l'ho fatto.
Paola mi fa cenno che deve ritornare al bar, mi accosto al suo orecchio e le chiedo scusa per tutto...quando mi guarda le prendo il viso tra le mani e la bacio. Non ci credo nemmeno io, stringo gli occhi più forte che posso, incredulo di quello che sto facendo. Mi stacco da lei e la lascio andare senza dirle una parola, ma so che riesce a vedere le lacrime nei miei occhi, mi fissa in un modo che conosco alla perfezione. Si volta e si allontana mentre cerco di concentrarmi su quello che sto facendo.
Noto qualcuno che si sbraccia davanti a me, alzo la testa quel tanto che basta per vedere un Enrico incazzato che mi sbraita "Che cazzo hai fatto!!"
Si blocca un secondo dopo, notando la mia espressione. Anche la sua cambia, si passa le mani tra i capelli e imprecando corre via, di sicuro andrà a cercare Teresa.
-Fede ma che diavolo..??- mi dice Steve all'orecchio facendomi voltare verso di lui, ma non riesco a guardarlo negli occhi, mi sento troppo una merda anche se la speranza che Terry ritorni da me si fa strada dopo aver visto Enrico così arrabbiato. Si mette al mio fianco infilandosi l'altro paio di cuffie e mi aiuta a proseguire la serata prima che perda del tutto il controllo.
Giulio arriva all'improvviso picchiando sul vetro sopra il muretto, ha il fiatone:
-Presto amico, se ne sta andando!- dice d'un fiato.
Mollo le cuffie senza dire una parola a Steve, salto giù dalla console e corro al fianco di Giulio verso l'uscita.
-Perché cazzo mi ascolti sempre! E' più che furiosa! Mi sa che hai fatto centro!-
Corro fuori e noto subito gli altri che la osservano salire sul taxi, merda!
-Piccola! Ti prego aspetta!!- le grido con tutto il fiato che ho in corpo mentre la raggiungo. Si volta un attimo, l'ho quasi afferrata per il braccio, quando mi lancia in faccia il suo orologio. E' furiosa, come aveva dettoGiulio. Cerco di non far cadere il mio regalo, così riesce a chiudere lo sportello e farsi portare a casa.
Resto paralizzato dal suo sguardo, la rabbia ha preso il sopravvento...che cazzo le ho fatto, è sempre furiosa con me, per colpa mia, perché si ricorda finalmente e l'ho ferita senza alcun motivo.
Il taxi si allontana, al diavolo! Si ricorda di me! Attraverso la strada togliendo le chiavi dalla tasca e in men che non si dica sto già sgommando per raggiungerla!
Il taxi esce dal suo cortile mentre arrivo. Corro giù dall'auto senza nemmeno chiudere la portiera mentre cerca le chiavi nella borsa.
-Stai lontano da me!- m'intima alzando una mano.
-Terry, guardami!- le rispondo. Fanculo, stavolta non mollo, deve ascoltarmi.
-Non posso! Mi fai schifo in questo momento!-