TRATTO DA "Il bosco", di FrancescoCarnicelli [TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A FrancescoCarnicelli]
"Dopo quella tremenda discussione con mio padre mi recaii in auto e per sfogarmi andai da Florinda, la quale mi accolse a braccia aperete.Dopo un paio d'ore mi squilló il telefono è vidi che era il numero della polizia «P-pronto, Sono il signor Liam Scozzi é successo qualcosa?» «Signor Scozzi, calmi e con la compagnia di qualcuno si reca nell'ospedale alla periferia di Milano, ma ripeto si calmi! » «Ok ma ditemi cosa è successo»dissi piangendo «Si calmi e venga subito» «ok». Arrivato in ospedale notai subito mio padre sulla barella che era privo di sensi, così corsi subito da lui «No,no non può essere, non può essere, no no noo!!»«Signore si calmi, stiamo facendo di tutto per riportare tutti i risultati nelle medie e ciò vuole del tempo» «Perché, COSA È SUCCESSO, perché perché perché, non mi abbandonare papy, ti prego»«Innanzitutto iniziatevi a calmare e aspetti»«Come faccio a calmarmi, come faccio mio padre sta morendo» DOPO DUE ORE«Signor Scozzi abbiamo una notizia piuttosto brutta, vostro padre è in coma neurovegetativo e non possiamo più fare niente, dobbiamo solo aspettare che si risvegli» «No, no non mi potete fare questo è l'unica cosa che ho, già ho perso mia madre vent'anni fa non voglio perdere anche lui, nooo». Così passai per una settimana piangendo e disperandomi per la vita di mio padre e ciò non era mai abbastanza per tutti i sacrifici che lui ha fatto per me, così iniziai a ricordare tutti i bei momenti trascorsi con lui iniziando così a piangere, fino a quando una mano non mi toccò il volto asciugandomi le lacrime e lì vidi che mio padre si era ripreso e potei finalmente trarre un respiro di sollievo."